Mi alzo alle 6 del mattino, metto delle scarpe da corsa, dei pantaloncini e una canottiera, poi esco dalla veranda e inizio a correre, entro nel bosco e continuo a correre fino alla fine della strada. È una giornata meravigliosa, mi fermo sulla riva del lago, il sole splende proprio sopra l'acqua e non ci sono nuvole nel cielo, vorrei fermare il tempo e rivivere questo momento ancora tante volte. Peró devo tornare indietro così mi rimetto a correre.
Alle 10 vado in piscina dove trovo Sara e gli altri. Vado da lei, che super felice di vedermi, inizia a raccontarmi tutto quello che è successo ieri sera.
Così dopo un po' le chiedo:"Ma hai visto Simone cosa ha fatto per tutta la sera?"
"Ecco.. Appunto di questo ti volevo parlare, sono successe tante cose mentre non c'eri, tra cui, Greta e Camilla si sono baciate, perchè Simone glielo ha chiesto, e non so se lui si è unito, o è rimasto solamente a guardare. Martina, devi lasciarlo perdere." Dice Sara dispiaciuta.
E cosa dovevo aspettarmi se non una cosa così. Simone è solo un bugiardo, quasi mi stavo dimenticando che è fidanzato e che abita a 400 chilometri da me. Il problema é che mi sto innamorando di lui anche se non lo voglio ammettere, e questo è il problema più grande, perchè non è assolutamente vero che a lui importa qualcosa di me.
È quasi mezzogiorno quando arriva in piscina Simone con Daniele. Faccio finta di non averlo visto inizialmente e poi lo evito completamente. Prendo Sara per un braccio e la costringo a correre con me verso la piscina. "Martina ma cosa stai facendo?" Mi chiede lei.
"Volevo solo allontanarmi da lui, ti va di fare un bagno?"
"Si certo!"
Dopo una mezz'ora torniamo dagli altri, Simone è steso a pancia in su e appoggiato sui gomiti, mi sta seguendo con lo sguardo. Io prendo le mie cose saluto tutti tranne lui e torno in roulotte.
Mangiamo tutti insieme con calma e verso le 3 prendo in mano il telefono che stranamente prende. Noto un messaggio in particolare.
Simone:•È successo qualcosa?•
Visualizzo e non rispondo.
Simone:•Ok ho capito, ti hanno raccontato di ieri sera•
Simone:•Lo so ho sbagliato, mi faró perdonare.•
Dopo aver letto quei messaggi prendo il telefono e lo spengo. Accetto l'invito di Sara di andare in spiaggia insieme a Emanuele e Alessandro.
Ci sono tantissime nuvole nel cielo e un gran vento caldo, le onde sono altissime, e anche se potrebbe venire a piovere da un momento all'altro decidiamo di fare un bagno.
Emanuele continua a provarci con Sara e lei dopo un po' cede e si lasciano qualche bacio dolce sulle labbra.
"Quindi per il mio compleanno cosa facciamo?" Chiedo eccitata.
"Potremmo fare un gioco della bottiglia fatto a penitenze tutti insieme!" Dice Emanuele.
"Si! Potremmo scrivere sopra un pezzo di cartone molto grande tagliato a cerchio tutte le penitenze e poi usiamo come freccia una bottiglia di birra vuota!" Dico io.
"Poi ci faremo il bagno in mare e ascolteremo un po' di musica, che ne dite?" Aggiunge Sara.
Annuiamo tutti d'accordo con le nostre idee. Poi ormai tardi, usciamo dall'acqua e ci asciughiamo con i telo da mare.
Decidiamo di tornare in campeggio quando ancora mi suona il telefono in notifica di un messaggio.
Simone:•Spero almeno stasera tu possa evitare di non parlarmi nemmeno.•
Non sapevo cosa fare, sapevo solo che Simone mi stava iniziando a piacere veramente e sarebbe stato la causa ti tanti guai.
Stasera non mi sento forte per niente, sono sicura che se vedo Simone con un'altra ragazza esplodo, e c'è il rischio che mi metta a piangere davanti a tutti come una bambina, vorrei proprio evitarlo.
Prima di cena ha piovuto e ora fa un po' freddo così metto un paio di jeans lunghi, una felpa rossa e un paio di snakers.
Alle 8 vado in bagno per l'appuntamento quotidiano con Sara per truccarci e prepararci per la sera. Metto una linea di eye-liner e un po' di mascara, un rossetto rosso e della terra. Poi asciugo i miei capelli ricci e lunghi.
Quando siamo pronte io e Sara decidiamo di andare al Baretto. Mi arriva un messaggio sul telefono.
Simone:•Dove sei?•
Martina:•Non ti deve interessare.•
Chiudo il telefono e lo metto in tasca. Io e Sara andiamo con calma, decidiamo di passare dalla parte del fiume e chiacchierare un po'.
Arrivate al Baretto ci sono già tutti che ci aspettano.
"Ragazze che ne dite di andare in torretta?" Ci chiede Manuel.
Sara risponde subito di si senza darmi il tempo di replicare, ovviamente anche Simone viene.
Io mi stringo nella felpa e cerco di tranquillizzarmi. Sento gli occhi di Simone su di me per tutto il tempo.
Arrivati in torretta ci sediamo e alcuni dei ragazzi iniziano a fumare, io mi stringo le ginocchia al petto cercando di sembrare più piccola possibile.
Simone si siede accanto a me, sapevo sarebbe arrivato quel momento.
"Non puoi continuare ad evitarmi, io non lo posso permettere." Dice lui in tono fermo.
Mi sposta una ciocca di capelli dal viso e io lo fulmino con lo sguardo.
"Dai piccola, non puoi fare così con me, lasciati andare, come hai sempre fatto." Dice lui.
"No, io non sto più al tuo gioco, mi sono stancata di essere sempre presa in giro da te." Dico tutto d'un fiato.
"Dovevi essere consapevole di quello in cui ti stavi cacciando quando mi hai baciato per la prima volta."dice lui sorridendo.
"Ma consapevole di cosa?! Tu sei solo un bugiardo che vuole stare con mille ragazze tutte insieme, a te non frega assolutamente un cazzo di me, vuoi solo che io faccia quello che mi chiedi."
Alzo la voce.
"Ed è qui che ti sbagli piccola, quando io ti ho detto di essere fidanzato tu sei tornata da me, ció significa che ti andava bene. Quindi io non ho nulla per cui scusarmi." Dice il moro presuntuoso.
"Ah, quindi io non posso andare con altri ragazzi ma tu si giusto? Come ieri sera?" Dico io
"Ieri sera ho fatto un grosso errore, mi sono reso conto di aver sbagliato perchè avevo in testa solo te ma tu non c'eri."
"Beh allora ogni volta che non ci sono devi fare così?" Dopo questa frase mi tappo la bocca con una mano, non sono la sua fidanzata, non ho il diritto di dire queste cose, mi sento nuovamente una stupida. Così cerco di troncare il discorso.
"Senti Simone, è la tua estate, divertiti no? Fai ció che vuoi! Non devi rendere conto a me, non sono nessuno nella tua vita."
Simone mi guarda un attimo, poi risponde:"Devi capire una cosa Martina, se io voglio una qualcosa, in un modo o nell'altro me lo prendo, hai capito?"
Poi si alza con un sorriso sfacciato e se ne va. Così anche io decido di tornare in roulotte, le sue parole mi frullano per la testa e come una ninna nanna mi fanno addormentare.
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Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)
Novela JuvenilAbbiate il coraggio di guardare, oltre la riva, l'infinito del mare♥️