6 agosto

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Mi sveglio in tarda mattinata, nonostante ció che è successo la sera prima mi sento bene, perchè a volte mi dimentico completamente dove sono, poi mi concentro un attimo e mi ricordo di essere nel posto più bello del mondo.

Il mio campeggio è la mia casa, sin da quando ero bambina questo posto ha sempre significato tantissimo per me, è sempre stato molto di più di un semplice campeggio, è semplicemente il posto in cui io sono felice. In cui sono felice di vivere e in cui i problemi sono un po' meno pesanti, fanno meno male.

Poi ripenso a Simone, penso che forse quel ragazzo mi ha fatto perdere troppo la testa, che non va assolutamente bene, ripenso a Francesco che mi dice che è fidanzato e Simone che dice che non è vero. Cosa devo fare? Devo lasciare perdere tutto? Devo concentrarmi su altro? Su altri? Non lo so, più penso a Simone più mi sento male, così decido di andare in spiaggia con Sara e non pensarci, indosso il mio costume preferito che si abbina alla perfezione con la mia abbronzatura e seguo Sara verso la strada della spiaggia.

Arrivate al mare siamo in pochissimi del nostro gruppo di amici, ma dopo la sera precedente immaginavo che molti di loro sarebbero rimasti a dormire fino a tardi.

Io, Sara e Gaia facciamo un bagno in mare quasi infinito, rimaniamo tutto il tempo a galleggiare sull'acqua e a raccontarci di come ci piacerebbe che agosto non finisse mai.

Tra sei giorni esatti è il mio compleanno e noi non ci lasceremo sicuramente sfuggire una settimana piena di festeggiamenti per i miei 16 anni.

Alle 12:30 torno in roulotte e Sara mi accompagna, saluto mio papà con un caloroso abbraccio e lo aiuto nel preparare il pranzo, nel frattempo chiacchiero un po' con Andrea, il mio vicino di roulotte, una persona fantastica, biondo, occhi azzurri, riservato e con un bel fisico. Stiamo fantasticando su come sarebbe bello appendere un'amaca sopra l'altra, io sopra lui sotto e passare tutte le giornate a rilassarsi e guardare il cielo.

Verso le 14 io, Andrea e Sara andiamo in piscina, io non ho tanta voglia di stare in compagnia, cosí prendo il mio quanderno e inizio a scrivere una canzone. Ho la melodia che mi frulla in testa quando una voce mi chiama da dietro:"Martina!"

Mi alzo e mi volto verso la strada e vedo Manuel in bicicletta arrivare verso di me. "Hai visto per caso mio fratello?"

"No" gli dico abbastanza tranquillamente "l'ultima volta che l'ho visto è stato ieri sera." Dico

"Non è che potresti provare a chiamarlo o a inviargli un messaggio, magari a te risponde.." Dice Manuel evidentemente preoccupato.

Prendo il telefono e digito il suo numero, il telefono suona ma nessuna risposta, così gli scrivo un messaggio.

Martina:•Simone dove sei? Tuo fratello è proccupato, ti sta cercando!•

Rimango con il telefono tra le mani tutto il tempo aspettando una risposta quando dopo un'ora finalmente arriva un suo messaggio in risposta.

Simone:•Tanto a lui non frega un cazzo di me.•

Martina:•Perchè dici così?•

Simone:•Ora non voglio parlarne.•

Martina:•Okay, scusa.•

Simone:•Ti devo chiedere una cosa.•

Martina:•Dimmi•

Simone:•Hai baciato o hai intenzione di baciare qualcuno?•

E adesso come glielo dico che voglio solo lui? Che vorrei baciare solo lui per il resto della vacanza, che lui è tutto quello di cui ho bisogno?

Martina:•No e non ho intenzione di farlo, mi interessi tu adesso, ma ancora non ho capito quali siano i tuoi problemi nei miei confronti•

Simone:•Gli altri si mettono sempre in mezzo a rompere.•

Non mi lascia nemmeno il tempo di rispondere che:

Simone:•Vai a ballare stasera?•

Martina:•Si tu vieni?•

Simone:•Non lo so, sto decidendo...•

Martina:• Ma fregatene degli altri e vieni•

Simone:•Boh•

Martina:•Quindi dobbiamo fare finta di non conoscerci?•

Simone:•No ma figurati, non dico questo.•

Martina:•A me farebbe piacere conoscerci meglio e passare del tempo insieme a te...•

Simone:•No, non vengo a ballare, rimango in campeggio e se torni che sono ancora sveglio stiamo un po' insieme sennó ci vediamo domani.•

Martina:• okay•

Mi dispiace che Simone non viene a ballare, peró da una parte sono più tranquilla perchè so che posso scatenarmi senza dovermi preoccupare di che effetto faccio sotto i suoi occhi.

Io e Sara abbiamo passato le ore in bagno a prepararci, ci siamo messe a posto i capelli, il trucco, le unghie, ci siamo cosparse di crema per il corpo e di profumo, abbiamo scelto come vestirci e ora siamo pronte per uscire.

Andiamo al baretto a salutare i ragazzi che non sarebbero venuti alle Hawaii a ballare tra cui Simone che non mi degna neanche di un suo sguardo.

Quel ragazzo mi nasconde qualcosa, ne sono sicura.

Decido di lasciarmi andare e passare quella serata con tranquillità.

Alle 22 usciamo dal campeggio e la mamma di Sara ci accompagna in macchina, mentre i genitori di altri ragazzi li accompagnano a loro volta.

Arrivati al locale già si sente la musica altissima provenire dall'interno, con i ragazzi non vediamo l'ora di entrare e di scatenarci.

Partiamo subito in cerchio a ballare, qualcuno al centro e tutti che imitano le sue mosse. Dopo poco si gira un ragazzo e mi dice qualcosa:"hey tu! Come ti chiami? Interessi al mio amico"

"Non mi interessa grazie!"

Dico e poi ritorno a ballare insieme ai miei amici. Andiamo al bar e io e Manuel ci dividiamo il primo drink, poi il secondo e al terzo decide lui di consigliarmi qualcosa da bere, prendiamo un Long Island, un esplosione di adrenalina. Mi sento decisamente più sicura di me e anche un po' brilla, ma non ha importanza, mi scateno sulla pista da ballo e salgo a ballare anche sul cubo.

Sarà che è stata una serata stupenda, sarà che mi sento così bene, quando torno in campeggio e vedo Simone con il broncio riesco a non farmi trasmettere quella sua negatività.

Mi siedo sulle sue gambe e lo saluto, smetto di pensare al nostro patto, io ho voglia di un bacio, e faró di tutto per prendermelo.

Cerco di stampargli un bacio sulle labbra, ma lui con arronganza mi rifiuta.

Non mi sento male perchè capisco solo che persona è, semplicemente avrei voluto saperlo prima, così raccolgo la mia borsa da terra, mi alzo e ne me ne vado.

Torno il roulotte e rimango sveglia ancora un'ora a scrivere qualcosa sulle note del telefono, poi mi copro con la coperta fin sopra alla testa e mi addormento.

Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora