CAPITOLO 14

101 6 0
                                    

Lui è lì ,vicino la porta con un espressione di rabbia, preoccupazione e disgusto, un uragano di emozioni.

Alec, Alec è qui attraversa il corridoio quasi correndo con le nocche bianche a furia di stringere i punti. Jack invece lo vedo che comporre dei numeri, sicuramente quelli per chiamare la polizia. Ha un'espressione strana, come se si sentisse in colpa per aver lasciato entrare Chaz non sapendo però le sue intenzioni.

Proprio mentre Alec si fionda su Chaz le mie palpebre iniziano a diventare pesanti fino a chiudersi completamente.

-'Non so se ha ingerito qualcosa, so solo che quel figlio di puttana l'ha violentata quindi vi chiedo di aiutarla. Per favore.' Dice una voce. Quella voce così profonda che pure avendola sentita raramente la ricordo alla perfezione.

-'Si calmi, adesso le prepareremo una camera e dei dottori la visiteranno, vi faremo sapere al più presto. Avvertiremo la sua famiglia.' Dice una voce femminile.

No la mia famiglia no, non riesco nemmeno a parlare, solo a pensare, vorrei urlare, gridare tanto forte da rimanere senza voce ma non ci riesco...

Quando riapro gli occhi lentamente vedo Alec con la testa abbassata sul mio letto e lo sento russare anche quando dorme è bellissimo
Sei in ospedale potresti evitare di fare certi pensieri.
Già.. Difficile non fare certi pensieri.
Difficile ma non impossibile.

-'A..Alec.' Dico quasi sussurrando.

Alec con uno scatto improvviso alza la testa e i miei occhi i incontrano i suoi color mare..
Sei in ospedale cerca di non sbavare, già non hai un bel aspetto poi sbavi pure...
Grazie mille per i consigli..Stronza

-'Ehi.' Dice cercando di mostrarmi un sorriso ma fallisce miseramente.

-'Come stai?' Mi chiede.

-'Uno schifo...' Rispondo sinceramente.

-'Dopo che..beh..ehm hai trovato me e Chaz cosa è successo?' Chiedo.

Lui prima di rispondere chiude gli occhi e fa un grande respiro.

-'Io sono corso in ospedale dopo che il tuo portinaio, guardiano, quello che è, ha chiamato la polizia spiegandogli tutto e hanno portato via Chaz e anche me dato che ce le stavano dando di santa ragione. Credimi Clary io non so che dire, se solo lo avessi capito o saputo prima le cose sarebbero andate diversamente, non ho fatto altro se non avvertiti ma non di più.' Dice mettendosi le mani fra i capelli.

-'Lui..ehm..lui ti ha..ti ha violentata?.' Chiede.

Annuisco ma subito cado in un pianto isterico.

-'Lui..lui..lui mi ha fatto del male, mi ha fatta sentire sporca, senza dignità.' Dico singhiozzando .

-'Ehi ehi, shh adesso sono qui. È tutto finito. Te lo giuro sulla mia vita Clary, nessuno più ti farà del male.' Mi dice accarezzandomi i capelli ed io non posso che ritenermi fortunata ma anche terribilmente imbarazzata per questo mio 'crollo'.

-'Che cosa hanno detto i miei genitori?' Chiedo.

-'Ho convinto i dottori a non avvisarli, così puoi farlo direttamente tu per evitare di preoccuparli.' Dice quasi come se avesse paura di una mia reazione negativa.

-'Grazie...' Dico io

-'Vuoi qualcosa?vedo che qui il cibo non è dei migliori, magari scendo a prenderti un frappé, un gelato, non so dimmi tu.'

-'Veramente prima vorrei parlare un po' di cosa hai fatto con la polizia.' Dico io

-'Allora quando la polizia ci ha portati in centrale, Jack il portinaio gli ha spiegato la situazione e quindi mi hanno lasciato andare pagando la cauzione, mentre per Chaz ci sarà un processo la prossima settimana in cui dovrai esserci anche tu per testimoniare.' Spiega lui.

-'Alec ho paura, se dovesse uscire ? Cosa potrebbe farmi? Cosa potrebbe fare a te?' Dico io versando qualche lacrima.

-'Ehi, mi sento offeso. Di me non ti devi preoccupare so badare a me stesso e posso badare anche a te.' Mi dice ed io non posso evitare di mostrargli un sorriso, un sorriso vero.

-'Non ho bisogno di qualcuno che badi a me.' Dico con tono di sfida e alzando gli occhi al cielo.

-'Okay niente frappé.' Dice, fa per alzarsi ma io gli afferro il braccio.

-'Rimetti le tue belle chiappate qui.' Dico io.

-'Lo faccio solo perché mi fai paura però a questo punto niente frappé lo stesso.' Dice lui con tono malizioso.

-'Daii Alec.' Dico facendo la faccia da cucciolo.

-'Eh va bene madame, ma solo perché non riesco a resisterti.' Mi dice ed io subito divento rossa..
Ci credo Alec ti ha appena detto che non riesce a resisterti, menomale che eravate solo 'amici'. Oh andiamo coscienza stai zitta, fammi godere questo momento. 'Come desidera 'madame.'

_____________________
Spazio Autrice
Ragazze/i so che non è molto lungo ma oggi è stata una giornata pesante, inoltre è nata mia sorella quindi tra ospedale e casa non si è capito nulla! Un bacio e grazie ancora a tutti ❤️

Stay.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora