CAPITOLO 21

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Il grattacielo azzurro cioè quello più alto è uno dei luoghi in cui si svolgerà il seguente capitolo. Buona lettura!

-'Clary raggiungimi in spiaggia, dobbiamo parlare.'

Entro una 10 di minuti arrivo alla spiaggia. Quando mi levo le scarpe iniziò a passeggiare sulla riva del mare osservando la meravigliosa luna piena che riflette nell'acqua intravedo Alec sdraiato su un lettino.

-'Ehi...' Dico io.

-'Ehi, come stai?'

-'Abbastanza bene...'

-'Meglio così.' Dice lui e improvvisamente un silenzio imbarazzante cala su di noi.

Dopo svariati minuti decido di rompere quest'aria di imbarazzo.

-'Alec...'

-'Clary?' Dice lui aggrottando le sopracciglia.

-'Non sono riuscita a reagire, quelle scene mi passano avanti agli occhi in continuazione e..' Emetto un singhiozzo prima di cadere in un pianto disperato.

Con uno scatto lui si alza dal lettino e mi stringe a se mentre mi sussurra fra i capelli.

-'Shh, lo so, lo so. Giuro che andrà tutto bene.' Mi dice con un tono dolcissimo, un tono che da parte sua non avevo mai sentito. Siamo così vicini che riesco a sentire il suo profumo, un profumo che molto probabilmente non scorderò mai.

Dopo essermi ripresa andiamo sulla 'nostra' collina e ci sdraiamo uno affianco all'altro.

-'Clary, ho trovato un avvocato per la causa.' Dice lui improvvisante.

-'Cosa?'

-'Ho trovato un avvocato per la causa.' Dice ridendo.

-'Si cioè avevo capito ma perché ti sei scomodato.'

-'Mio padre mi ha aiutato, diciamo che ha molte conoscenze . Questo avvocato che da come ho capito si chiama Marcus è uno dei migliori.' Dice lui soddisfatto.

Io alzo gli occhi al cielo -'Alec apprezzo il tuo aiuto ma se è uno dei migliori sicuramente il prezzo non è basso e purtroppo io non posso permettermelo. Ho tante spese da fare.'

-'Su questo non ti devi preoccupare, mio padre pagherà lui.'

-'Ma sei impazzito o cosa? Non voglio assolutamente che tuo padre paghi per me.' Sbotto io irritata.

-'Clary cristo santo, non hai scelta. Se quel maniaco verrà rilasciato passerai tanti guai ed io insieme a te.' Dice lui alzando il tono della voce.

-'Alec non lo so...'

-'Senti diciamo che lo fai per me, se esce ci prenderemo a pugni ogni giorno e non posso prendermi questo lusso.'

Questa sua risposta un po mi rattristisce.

-'Eh va bene.' Dico infine io.

-'Okay allora domani abbiamo un appuntamento con lui alle 16:00, avvisa Carol che non andrai a lavoro.'

-'Conosci Carol?'

-'Non che ci voglia molto a sapere il nome del proprietario di uno dei chioschi più famosi ma comunque ha avuto serate piccanti con mio padre.' Ride lui.

Inizio a pensare se il padre di Alec abbia il suo fisico, i suoi addominali, i suoi muscoli e...

-'Clary, ci sei? Alec chiama Clary!'

Mi risveglio dal mio stato di trans e immediatamente divento rossa per i miei pensieri.

-'Che ore sono?' Chiedo io cambiando discorso.

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