Io e Fey passavamo il nostro tempo insieme a giocare a calcio, io creavo delle super tecniche, così anche lui.
I miei non mi dedicavano molto tempo, quindi crescevo con la servitù e Fey.
Quando lui non giocava con me, io rimanevo a casa. La servitù mi insegnava mille cose, per non starmene lì senza far nulla, cercavo sempre di dare una mano.
All'inizio non volevano, ma poi avevano capito che lo facevo con il cuore.
Erano passati tre anni dall'incontro con Fey, perciò avevo nove anni e sentivo qualcosa in me cambiare.
<<Signorina, venga a pranzare>>mi ordinava Grenny.
<<Grenny, quante volte le ho detto di non chiamarmi signorina?>>.
<<Tante signorina>>.
<<Ecco, allora basta, mi chiamo Nikky, non signorina>>.
<<Va bene, Nikky>> mi rispose Grenny.
<<Perfetto>>.
Dopo aver mangiato dovevo studiare.
Dopo qualche oretta avevo finito di fare tutto, allora mi cambiavo e mettevo dei leggings neri e una maglia bianca, con una felpa verde sopra.
<<Allora io vado da Fey>> urlai a Grenny per avvisarla.
<<Si certo Nikky>>.
Corsi, finchè non arrivai alla casa di Fey.
<<Fey, Fey! Dove sei?>>
Cercai, cercai, cercai, ma non lo trovai.
<<Fey, dove sei?>>
Allora incominciai a prendere paura, i lacrimoni mi stavano per venire, finchè una lacrima mi scappò e anche un singhiozzo.
All'improvviso sentii qualcuno che mi toccò la spalla e mi urlò.
<<Boooh!>>
Era Fey, che cercava di farmi paura, ma guardandomi si era accorto che stavo piangendo e che mi ero preoccupata per lui.
<<Perché piangi?>> mi domandò.
<<Sei cattivo Fey!>> gli urlai.
<<Perché? Cosa ho fatto?>>
<<Mi hai fatto prendere paura, pensavo che ti avvessero portato via da me>>.
<<Mi dispiace, scusami, prometto di non farti più questo scherzo>>.
Lo abracciai forte forte, continuando a singhiozzare.
<<Ti va di giocare a calcio?>> mi domandò.
Calmandomi, avevo accettato il suo invito.
<<Ho imparato una cosa nuova, guarda...>>
Schioccò le dita e fece apparire delle persone.
<<Come ci riesci? Ma chi sono?>>
<<Non lo so. Ieri sera mi sentivo triste e volevo qualcuno accanto, ho schioccato le dita e sono apparsi questi bambini>>.
<<Wow, mi insegni?>> gli chiesi.
<<Si, certo>>.
Ci sedemmo, appoggiammo il pallone a terra.
<<Concentrati>> mi ordinò.
<<Okay>>.
<<Non parlare, pensa di essere sola, vuoi qualche amico con cui giocare. Quando sei pronta, schiocca le dita>>.
Cercavo in tutti i modi di provare quelle emozioni, allora schioccai le dita, ma niente.
<<Riprova, però questa volta non schioccare le dita>>
Fey aveva messo un sasso per terra.
<<Perché metti lì il sasso>> gli chiesi.
<<Tu lasciami fare>>.
Cercai di concentrarmi: tenevo gli occhi chiusi, mentre Fey li tiene aperti per guardarmi. Solo che lui vide altro: non potevo far apparire i bambini come lui, ma potevo spostare il sasso.
<<Wow... Nikky! Nikky!>> mi chiamò, ma io ero troppo concentrata dal sentirlo. Stavo diventando una scintilla. Stavo per prendere il volo.
Fey mi afferrò, mi abbracciò, io mi sconcentrai e incominciai a calmarmi.
<<Cosa... è sucesso?>>
<<Hai mosso il sasso e poi hai incominciato a diventare fuoco d'artificio e stavi volando>>
<<Veramente?>>
<<Si, sei stata brava, hai dei poteri magici come me>>.
<<Davvero?>>.
<<Si, secondo me dovremmo esercitarci ogni giorno, magari abbiamo altre doti>> mi disse Fey.
<<Okay, allora adesso noi promettiamo sulla nostra amicizia che da oggi noi ci alleneremo per trovare in noi nuove doti>>.
<<Lo giuro>>mi rispose.
<<È una promessa la nosta>> gli dissi.
In quel momento ci abbracciammo, poi andammo a casa.
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Inazuma Eleven Go: La Storia di Nikky
FanfictionLa protagonista, Nikky, racconta quello che è sucesso nella sua vita,degli incontri che fa, della passione che ha per il calcio e degli strano eventi che accadono