Dopo che la mamma ci ha detto che non dovevamo usare i nostri poteri, io e Fey ci incontravamo solo per giocare a calcio.
Mamma stava sempre a casa ad aiutare la servitù.
Passano i giorni, ed era arrivato il compleanno di Fey, stava per fare dieci anni.
Io avevo organizzato tutto: avevo messo dei tavoli in giardino, su di esso c'erano stuzzichini e dolci, tutti per Fey.
Mi preparo con dei leghins neri, con una maglia bianca e sopra una felpa verde con la cerniera bianca, con il capuccio con le corde quatrate bianche.
Verso le undici sono andata a trovare Fey a casa sua.
<<Ciao Fey, puoi venire un attimo?>> gli chiedo.
<<Si certo, perchè?>> mi domanda.
<<Tu vieni e basta>>.
Lo prendo per mano, corriamo fino a casa mia.
<<Ora chiudi gli occhi>> gli dico.
Lo porto nel giardino tenendogli gli occhi chiusi.
<<Ora aprili>> gli ordino.
Lui li apre e rimane ad occhi aperti.
<<Tanti auguri Fey!>>
<<Cosa vuol dire?>> chiede.
<<Questa è la tua festa di compleanno>> gli spiego
<<Wow, grazie mille>>.
Incominciamo a giocare in casa a nascondino
<<18!19!20! Arrivo!>> urla Fey tutto contento, mentre io rimango nascosta nel ripostiglio.
Fey mi cerca ovunque, ma non mi trova, io mi mettevo a ridere, finchè decido di uscire dal nascondiglio per andare in un altro; dallo spogliatoio corro verso il bagno, dal bagno corro in camera mia mettendomi sotto al letto. Nessuno mi avrebbe trovata, ma all'improvviso Fey passa per il corridoio e dice una cosa che mi aveva fatto saltare il nascondiglio:
<<Ah, non troverò mai Nikky qua dentro è peggio di un labirinto>>.
In quel momento ero scoppiata a ridere, lui se ne accorge ed entra nella stanza, si distende per terra per vedere se sono sotto a letto, alza le coperte che erano strascinate per terra, mi guarda e mi dice:
<<Ma cosa ci fai sotto al letto?! Dai vieni fuori!>>.
Io esco dal letto, ma lui non si spostava, quindi ero con la testa di fuori e con le gambe sotto al letto; lui era inginocchiato (come quando ti propongono di sposarti), ci guardiamo negli occhi intensamente, poi cerco quindi di leggergli la mente, subito divento rossa.
<<Sei diventata tutta rossa>> mi dice Fey prendendomi in giro.
Poi lui si sposta e io esco fuori dal letto; di seguito vado in bagno a risciacquarmi la faccia piena di polvere. Ripenso a quello che ha detto Fey mentalmente:
<<Quanto è carina con i suoi occhioni grandi>>.
A quelle parole mi sciolgo e raggiungo Fey.
<<Fey, visto che è ora di pranzo, mangiamo qualcosa?>> gli chiedo.
<<Okay>> mi risponde.
Quindi pranziamo insieme, poi aspettiamo un po' e andiamo in giardino, ci distendiamo per terra a guardare le nuvole.
<<Guarda Fey, quella assomiglia ad un coniglietto bianco e soffice>> gli indico.
<<Hai ragione e quella ad...>> mi mostra Fey.
<<UN GATTO!>> urliamo assieme.
Ci mettiamo a ridere, io appoggio la mia mano sull'erba e Fey appoggia la sua sulla mia, io lo ammiro timidamente, lui mi guarda; mi sentivo strana, ero incantata dai suoi occhi color verde, ma mi facevano anche paura.
<<Fey!>> lo chiamo, ma lui mi mette il suo dito davanti alla bocca inzittendomi.
<<Non parlare, immortala questo momento>>.
Poi si avvicina a me alza solo la testa e la mette sopra alla mia per baciarmi sulla fronte, abbracciandomi e dicendomi:
<<Ti avrei baciato anche prima, in camera, e tutte le occasioni che ho avuto>>.
Dopo un po' torniamo al tavolo, mano nella mano; gli consegno il mio regalo.
<<Aprilo!>> gli dico.
Lui scarta il regalo, apre il pacco e dentro c'era una maglia rossa da calcio con delle strisce bianche.
<<Grazie Nikky, è magnifica>> mi ringrazia abbracciandomi.
<<Andiamo a giocare a calcio al parco?>> mi chiede Fey.
<<In realtà Fey, non saprei>> gli rispondo.
<<Dai ci divertiremo>> mi dice tirandomi per la maglia bianca, portandomi davanti al cancello.
<<Okay Fey, non tirare>> gli rispondo.
Andiamo al parco, prendiamo il pallone e iniziamo a fare dei pasaggi.
<<Uffa, che noia>> si lamenta.
Poi usa i suoi poteri per usare i doppioni.
<<Fey, che stai facendo?>> gli chiedo preoccupata.
<<Ti fidi di me?>> mi domanda facendo l'occhiolino.
<<Si,ma...>>
<<Allora non preoccuparti>> ordina.
Quindi usa i suoi doppioni e abbiamo creato due squadre: la mia contro la sua, io stavo in atacco come Fey.
Abbiamo fatto proprio una partita divisa in due tempi: nel primo tempo Fey era in vantaggio, aveva segnato col suo spirito guerriero: "Robin, signore della velocitá".
Nel secondo tempo volevo vincere a tutti i costi, sará stato forse per quel sentimento lí se ero riuscita a risvegliare il mio spirito guerriero:"Armony, dea delle dee", segnando con la "spada di giustizia".
Così la partita era terminata 1-1; io e Fey abbiamo festeggiato, poi ci raggiunge anche mamma.
<<Bambini, per fortuna siete qui! Ho preso uno spavento quando non vi ho trovati in giardino>> ci dice la mamma.
<<Scusa mamma, sai che io e Fey abbiamo giocato a calcio e io ho uno spirito guerriero>> le spiego.
<<Si è vero, c'è l'ho anche io>> aggiunge Fey.
<<Bravi bambini, ma ora torniamo a casa>>.
Sentiamo e vediamo qualcuno che si nasconde dietro al cespuglio.
<<Non credo proprio>> urla una voce.
Era un uomo che cercava di catturare me e Fey. Per fortuna c'era la mamma che prova ad allontanare l'uomo.
<<Scappate>> urla.
Fey mi afferra la mano, corriamo per un tratto di strada, la mamma era dietro di me, poi il braccialetto che mi aveva regalato il papà di Fey mi cade, io mi abasso a raccoglierlo e l'uomo che cercava di prendermi era lì vicino. La mamma raccoglie il bracciale, afferra me e Fey in braccio seminando l'uomo.
<<Ma questo è il braccialetto che sta costruendo il benefattore X>> dice la mamma guardando il mio braccialetto.
<< Nikky, chi ti ha regalato il braccialetto?>>mi chiede la mamma.
<<Un signore che mi ha detto di conoscere te e papà>> le rispondo omettendo davanti a Fey che era stato suo padre.
<<Mmm. Nient'altro? >> mi richiede.
<<No,perché?>> le domando.
Poi prende il mio braccialetto e lo sintonizza su una data specifica. L'uomo era tornato con altri colleghi.
<<Nikky, quando ti dico di premere il pulsante, premilo, così tornerai nella casa di quando eri piccola. Così almeno ti salverai>>.
<<Ma mamma, tu e Fey?>>.
<<Non ti preoccupare>> risponde mamma sorridendo.
Gli uomini ci ataccano.
<<Fey! Corri, porta Nikky via da qui e poi digli di premere il pulsante. Poi corri in un posto dove non ti troveranno. Corri!>> gli ordina la mamma.
<<Mamma!>> urlo io con i lacrimoni agli occhi.
Fey mi tira e mi porta dietro un cespuglio.
<<Premi il pulsante!>> mi obbliga Fey.
<<Non ce la faccio>> gli rispondo.
<<Allora premo io il pulsante>>.
Dopo averlo premuto, lui mi abraccia e mi bacia dicendomi:
<<Ci vedremo molto presto Nikky. Non ti preoccupare, andrá tutto bene. Ti amo!>>
<<Anche io Fey Rune. Non ti dimenticherò mai>>.
E poi dopo queste parole scompaio, lui corre verso una casa; io invece stavo viaggiando nel tempo.
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Inazuma Eleven Go: La Storia di Nikky
FanfictionLa protagonista, Nikky, racconta quello che è sucesso nella sua vita,degli incontri che fa, della passione che ha per il calcio e degli strano eventi che accadono