18. Il salvataggio

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Sono passati un po' di giorni,forse quasi due mesi da quando ho conosciuto Simeon e i suoi amici. Non andavo ancora d'accordo con lui,continuavo a rispondergli a manetta,non lo potevo vedere.
Mi sveglio,Simeon mi aveva messo nella sua squadra. Indosso la divisa,cioè maglia a maniche lunghe nera come i pantaloni,con sopra una maglia a maniche corte verde.
<<Buon giorno!>>dico correndo tutta contenta per andare a far colazione.
<<Buon giorno anche a te!>>risponde Simeon.
<<Ma chi parlava con te?!!>>gli rispondo. Poi vado subito dalla mia amica dai capelli fuxia. Facciamo colazione,poi ci dividiamo nei vari gruppi.
<< Nikky ! Perché mi tratti così?!>>mi domanda irritato Simeon.
<<Così come?! Ah ho capito come! Ma non hai ancora capito che non posso vederti?!>>esclamo spazientata.
<<E tu non hai ancora capito che ci tengo a te?!>>mi risponde.
<<Tu che ci tieni a una persona?! Hai almeno nel tuo vocabolario questa parola?!>>rispondo irritata.
Lui mi guarda dritto negli occhi,fa un ghigno che mi da una parte faceva ridere e da l'altra faceva paura.
<<Smettila!>>esclamo alzando la voce.
<<Di fare cosa?!>>domanda facendo un'altro ghigno.
<<Di fare i tuoi maledetti ghigni>>rispondo.
<<Ti danno fastidio,vero?!>>domanda.
<<Si! Mi irritano>>rispondo sottolineando la parola irritano.
<<Bene! Vuol dire che continuerò>>risponde dinuovo con un ghigno.
<<Vecchietto! Ti arriva un pugnietto sul cerveletto se non la smetti!>>ribatto arrabiata.
<<Io non sono vecchio,i miei capelli sono...>>
<<Al naturale! Lo sappiamo tutti ormai!>>esclamo io finendogli la frase.
<<Bhe io vado ad allenarmi,ci vediamo Vecchietto!>>rispondo congedandomi.
Inizio a fare due tiri da sola,intanto nelle partite di allenamento rimanevo sempre in panchina,quindi non serviva che io mi allenassi così tanto. Arriva la Garu,una squadra di calcio.
<<Vi va se ci sfidiamo>>chiede uno della Garu.
<<Sì!>>risponde uno della nostra squadra. Simeon non era ancora arrivato,quindi i membri volevano che io prendessi il suo posto. Inizia il primo tempo,noi avevamo la formazione 2-4-4,gli avversari 5-2-3. La palla era della Garu,partono bene,ma vengono subito scartati,mi passano la palla,io attivo il mio spirito guerriero e tiro la palla in rete,ma il portiere riesce a pararla.
Uno della squadra mi dice:
<<Prova a indossare la tua armatura>>
E come si faceva? Io non sapevo,però tentavo lo stesso. La Guru era in vantaggio di ben cinque goal,noi eravamo ancora a zero,suona la fine del primo tempo. Dopo esserci dissetati,riparte il secondo tempo,la palla era amcora loro,ma riusciamo a scartarla,io parto in quarta, ero sicura che dopo sei tentativi, potevo indossare la mia armatura,infatti ce l'avevo fatta. Alla fine avevo vinto io. Vado subito a farmi una doccia,dopo essermi cambiata,non avevo più vestiti da usare,in un vecchio cassetto avevo trovato in vestitino bianco.
<<Uffa! Proprio un vestitino?! Io li detesto!>>esclamo sbuffando. Quindi prendo un paio di calzetti bianchi e delle ballerine dello stesso colore. Sento dei piccoli lamenti provenire dall'esterno. Esco,cerco di seguire il suono della voce di quel lamentio.
<<Un gatto che non sa scendere da un albero?! Ma questo è un colmo>>rispondo. Cerco di salire sull'albero.
<<Hey piccolo,non preoccuparti, ci sono io qui!>>poi penso:cavolo,sto rassicurando un gatto,ma che sono,pazza?!
Simeon dalla finestea vede che sono in una cima dell'albero abastanza alta. Io affero il gatto.
<<Ora sei al sicuro con me!>>
Metto il piede su un ramo,ma le ballerine mi fanno scivolare e cado nel vuoto,tenendo sempre il gatto stretto,stretto tra le braccia,sentivo qualcosa in me che cambiava. Per fortuna Simeon mi prende al volo,ero sul suo braccio,addirittura con un vestito bianco. Divento rossa per l'imbarazzo
<<Grazie! Ma posso scendere da sola dal tuo braccio>>rispondo scurbuticamente mentre scendo.
<<Hai ottenuto il mixi-max da un gatto!>>risponde Simeon ridendo come un matto.
<<Il mixi che??>>domando inalibita.
<<Il mixi-max! Il gatto ha donato a te la sua aurea!>>risponde. Lui continua a ridere,finche io non gli calpesto il piede per poi farlo piangere,ma non dalle risate.
<<Aia! Perché lo hai fatto?!>>domanda.
<<Perchè continuavi a prendermi in giro>>rispondo.
<<Ora vatti a cambiare e a risciacquare! Sei piena di rametti piccoli in testa! Ti ho messo i vestiti sul letto>>mi ordina Simeon.
Guardo il gattino,lui mi guarda e miagola,era un gatto bellissimo,bianco e nero.
<<Andiamo mister sono un gatto spauracchio?!>>dico al gatto mentre torno a casa con lui.
Tolgo i rametti dai capelli,intanto decidevo che nome dare al gatto.
<<Cookie? Ti piace?>>il gatto a quel nome sembrava schifato.
<<No è!>>ruspindo.
<<Allora Napnap!>>il gatto si gira dall'altra parte.
<<Allora Puka!>>il gatto mi salta adosso lecandomi la faccia.
<<Okay! Allora tu ti chiamerai Puka!>>esclamo entusiasta. Dopo essermi cambiata e tutto,raggiungo Simeon.
<<Simeon! Lui è Puka. Puka! Lui è quel rompiscatole di cui ti ho parlato!>>dico facendo le presentazioni.
<<Ciao Puka!>>saluta Simeon accarezzandolo.
<<Ora! Porta il tuo micietto in camera. Noi avremmo cose più urgenti da fare!>>mi ordina Simeon. Allora riporto il gatto nella stanza,ovviamente rassicurandolo prima.
Torno da Simeon,che intanto distrugge l'edificio dell'El Dorado. Guardo dei ragazzi della mia stessa etá che erano li vicino,a guardare due di quelli,mi sembravano familiari. Dopo aver costruoto un campo da calcio,riguardo uno dei quei ragazzi,uno dai capelli acqua marina. Avevo sempre più mal di testa e anche quel ragazzo. Io svengo e Simeon mi porta subito a casa.

Inazuma Eleven Go: La Storia di NikkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora