17. Simili

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Mi sento alzare da terra,ero nel braccio di qualcuno,forse il magiordomo che mi portava casa. Cammina,cammina e cammina,non potevavessere qualcuno della servitù,mi avrebbero portata in macchina,quindi chi mi portava in braccio? E soprattutto, dove mi portava? Non riuscivo ad aprire gli occhi,ero troppo stanca e distrutta,mi addormento ancora di più.
Dopo qualche minuto,forse qualche ora,apro gli occhi,ero su un letto dalle coperte verdi,la stanza era vuota. All'improvviso si apre una porta,io veloce mi ri distendo lateralmente verso destra e faccio finta di dormire;si avvicina qualcuno.
<<Hey! Svegliati dormigliona!>>mi dice una voce. Apro gli occhi e alzo la testa,mi giro per guardarlo bene.
<<Buon giorno! Anzi,buona sera!>>mi saluta un ragazzo dai capelli bianchi con degli occhialini sopra, indossava una maglia a maniche lunghe nere con sopra un'altra maglia smanicata arancione che gli arrivava fino a sopra il ginocchio,una specie di sciarpa verdolina quasi sull'azzurro,una cintura strana con una mezza sfera color verde acqua, e dei pantaloni neri e portava anche dei guanti bianchi.
Io mi alzo spaventata e mi metto vicinissima al muro con il cuscino,adosso avevo solo una maglia bianca da "uomo" a maniche corte,avevo le gambe scoperte,che vergogna.
<<Chi sei? Cosa vuoi da me? E perché indosso solo questa maglia?>>domando spaventata e con molta vergogna.
<<Calmati! Io sono Simeon e ti ho trovata in cimitero. Avevi preso la pioggia,così ti ho portato qua! Ti ho tolto il vestito,non preoccuparti,non ho visto niente! Ho cercato qualcosa in casa,ma ho trovato solo quella maglia. Comunque stai bene vestita così>>a quel "non ho visto niente", divento rossa e stavo anche per tirargli una sberla,perchè mi ha detto che stavo bene con quella maglia che copriva solo il busto e sopra alle ginochia,ma lui mi blocca e mi stringe il polso.
<<Ma che caratterino!>>risponde.
<<Saresti anche tu così se ti avessero tolto i vestiti e avertene messi degli altri mentre dormi>>dico seccata.
<<Mollami! Non vedi che mi stringi il polso?!>>Lui molla la presa,appena gli mostro la schiena,lui mi spinge contro il muro,per fortuna riesco a non sbattere la testa,ma mi giro di scatto per dargli un cazzotto in testa,ma lui allunga il braccio e dalle dita, esce una luce verde,la stessa che ero capace fare,mi stava lentamente cancellando la memoria,gli afferro il braccio e gli dico giù di tutto.
<<Non osare mai più toccare i miei ricordi o toccare me! Hai capito vecchietto?!>>
<<Come fai a sapere che ti stavo cancellando la memoria?! E io non sono un vecchietto! I miei capelli sono naturali>>chiede spaventato.
<<Pensi che io non abbia quel potere?! Se lo dici tu! Per me sei un vecchietto!>>dico incavolata. Lui comincia ad arrabiarsi.
<<Volevo solo aiutarti!>>esclama.
<<Se vuoi aiutarmi,portami dei vestiti decenti!>>gli ordino. Lui esce dalla stanza sbattendo la porta,non volevo stare li,volevo tornare a casa. Cerco di aprire la finestra,ma era troppo in alto,allora cerco di saltare riesco ad aprirla ma non riesco a scappare,allora decido di prendere la rincorsa dalla parte del muro dove c'era la finestra aperta,saltare sul muro difronte per poi riuscire con un salto uscire dalla finestra. Se celavevo fatta? Sì,ma pultroppo Simeon vede la sciena e riesce a riaciuffarmi e mi riporta in casa sulle spalle,mi mette sul letto e mi butta dei vestiti adosso.
<<Cosa sono?>>domando scorbuticamente.
<<Secondo te?! Sono abiti!>>risponde.
<<Grazie!>>rispondo seccata.
Mi cambio,ovviamente i vestiti non erano come me li aspettavo,ma evevo una T-shirt gialla e un paio di jeans corti corti,un paio di calzini bianchi e delle scarpe da ginastica nere.
Esco dalla stanza,Simeon mi aspettava.
<<Cosa sei?! Una guardia del corpo?!>>chiedo infastidita.
<<No! Ma dovrai cenare con noi sta sera!>>mi dice Simeon.
<<Come noi?! Non dirmi che ci sono altre persone?!>>domando preoccupata. Lui fa il suo solito ghigno. Non lo potevo vedere. Arriviamo in un salone enorme,più grande di casa mia,giá casa mia,ecco che mi ritorna l'aria triste,i miei non c'era più,maledetto incidente! Lui mi guarda,si ferma,mi prende una spalla e mi volta.
<<Perché quell'aria triste?!>>mi domanda,stranamente me lo domanda dolcemente.
<<Perchè,ti intaressa?!>>gli chiedo a testa bassa.
<<Sinceramente?! Si! Se no,non ti avrei aiutata!>>risponde.
<<Ora dimmi perchè hai quell'aria malinconica!>>mi ordina. Lo guardo dritto negli occhi,io stavo piangendo.
<<Non sono tenuta a rispondere! E poi non capiresti mai!>>urlo per poi correre in giro per cercare un'uscita. La trovo,di fuori era buio,io correvo lo stesso,sotto alla luna piena. Mi fermo sotto a un bellissimo albero,mi siedo e incomincio a piangere interrotamente. All'improvviso sento qualcosa di caldo che mi copriva,sento qualcuno che mi tocca la testa,vedo una luce verde anche se ho gli occhi chiusi,penso che sia un sogno e quindi non considero niente. Durante la notte sento una voce che chiama.
<<Hey tu! Hey! Mi senti?!>>
Apro gli occhi,era quel antipatico di Simeon.
<<Che cavolo vuoi?!>>
<<Ero preoccupato! Non ti trovavo più,poi sei scappata senza neanche dare una spiegazione. Aspetta! Non mi hai neanche detto chi sei! Come ti chiami?!>>mi domanda.
<<Sono Nikky !>>rispondo.
<<Bene Nikky ! Dove abiti?!>>mi domanda. Ci rifletto e sinceramente non me lo ricordavo,ero confusa. Mi fermo,lui fa due passi avanti e poi si gira.
<<Sinceramente,non so dove abito!>>rispondo disorientata. Lui fa un ghigno,molto malefico.
<<Perchè quel ghigno?!>>domando.
<<Quale?!>>chiede.
<<Quello che hai appena fatto!>>rispondo
<<Non ho fatto nessun ghigno>>si giustifica il ragazzo.
<<Visto che non hai dove andare,ti va di fermarti con noi?!>>mi propone.
<<Io,abitare con te e i tuoi amici?!! Ma neanche per idea,preferirei girare in giro per le strade!>>rispondo.
<<Dai! Giocheremo a calcio!>>risponde Simeon. In quel momento mi si illuminano gli occhi dalla felicitá.
<<Veramente?! Non è uno scherzo vero?!>>domando entusiasta
<<Si,potrai giocarci quanto vuoi>>risponde
<<Va bene accetto,se non sono di disturbo ovviamente!>>esclamo.
<<Non preoccuparti,una ragazza bella come te non credo che sia di disturbo!>>dice Simeon.
<<Vuoi che ti arrivi un cazzotto tra i denti?!>>rispondo aggressivamente.
Torniamo in quella casa,in una stanza,c'erano dei ragazzi,tutti avevano quella stranissima cintura.
<<Sentite! Lei è Nikky ,da oggi fará parte di noi!>>esclama Simeon. Poi si mette dietro di me e mi mette quella orribile cintura.
<<Ti consiglio di tenere questa cintura!>>mi ordina.
Poi mi lascia li,tra i ragazzi,andavo d'accordo con una ragazza dai capelli fuxia. Poi lei mi mostra la casa,il campo di calcio, io corro subito li,era come se qualcosa mi chiamasse,incomincio a pallegiare la palla,per poi fare una capriola in aria e tirare la palla in rete.

Inazuma Eleven Go: La Storia di NikkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora