Passano un po' di giorni,mi allenavo ogni giorno,imfatti ogni giorno riuscivo a camminare. Incomincio a conoscere Victor,ma sapevo che mi nascondeva qual cosa. Mi chiedevo ancora cosa volevano gli uomini di papà. Un giorno Alex Zabel,mi viene a trovare.
<<Ciao Papà>> urlo felice
<<Ciao tesoro>>mi saluta sorridendo.
Victor era per entrare,ma si accorge che c'è Alex Zabel,origlia alla porta.
<<Papá,com'è andata oggi a lavoro?>>domando.
<<Bene! Ti chiedo scusa se in questo periodo non sono riuscito a venirti a trovare>>dice.
<<Non ti preoccupare. Sai che ti ho visto alla TV? Anche a me sarebbe piaciuto partecipare all' "Holy Road">>rispondo. Lui mi abraccia e mi dice:
<<Vedrai che guarirai e potrai tornare a giocare a calcio>>
Victor rimane male e corre via. I medici mi portano a fare riabilitazione. Incomincio a fare qualche passo,ma avevo male.
<<Aia>>dico.
<<Aia??>>chiedono Alex e l'infermiere.
<<Si! Ho male. Aspetta,provo dolore!>>dico intusiasta. Ero felicissima,peccato che non camminavo ancora in modo perfetto. Alex torna a casa,io torno in camera. Victor mi raggiunge.
<<Tu sei la figlia di Alex Zabel. Vero?>>mi accusa Victor.
<<Si! Vero. Perché?>>domando.
<<Sai cosa fa lui?>>mi chiede.
<<Si,lui organizza le partite di calcio>>rispondo.
<<Sai cosa sono io? Io sono un Imperiale>>mi dice.
<<Tuo padre,se non faccio quello che mi chiede,mio fratello non può guardare.>>mi racconta.
<<Mi dispiace,non lo sapevo>>rispondo.
<<Ma non solo,lui decide già che perde o chi vince,e sai cosa ho dovuto fare con la Reimon?! E ora fioccio parte della loro squadra. E non vogliamo perdere ogni partita!>>racconta.
<<Mi dispiace Victor,ma io non posso fare niente. Capirai alla fine>>spiego. Lui esce dalla stanza arrabiato e seccato. Io mi distendo sul letto e le lacrime incominciano a scendere.
Il giorno seguente ero da sola,solo Vladimir era venuto a trovarmi.
<<Hey,come va? Andiamo a fare una "camminata"?>>chiede.
<<Scusa Vlad,ma oggi non me la sento>>rispondo girandomi dall'altra parte,lui diventa serio.
<<Cos'hai?>>domanda.
<<Niente!>>rispondo aggressiva.
<<Dai,sono tuo amico. Racconta>>chiede.
<<Ti prego,lasciami>>ribatto. Lui con aria triste,lascia la stanza. Dopo un'oretta,arriva Alex. Lui si mette alla finestra,io ero sulla sedia a rotelle.
<<Guarda che bella giornata da passare fuori>>dice Alex
<<Papá!>>lo chiamo.
<<Dimmi,perché hai voluto diventare Alex Zabel?>>domando un po' scocciata.
<<Come mai questa domanda?>>chiede
<<Tu rispondi e basta!>>
<<Mi dispiace,ma non posso risponderti>>dice.
<<Come immaginavo. Tu non vuoi mai rispondere>>ribatto.
Esco dalla stanza sbattendo la porta,le porte dell'ascensore si aprono,stava uscendo Victor,io con i lacrimoni agli occhi non lo vedo;entro nell'ascensore,esco dall'ospedale. Iniziano a cercarmi,pensano che io sia al campo al fiume,ma non ero li,ero in un posto che solo io conoscevo e che avevo notato da un po',la casa di quando ero piccola,li non c'era tornato nessuno.
<<Sono a casa>>dico.
Con i miei poteri mi trasportavo da una stanza all'altra,sistemavo le cose,la polvere era sparuta,le ragnatele non c'erano più,l'odore di chiuso era uscito dalle finestre,i fiori erano appassiti,na con un pi di pazienza li avevo risistenati. In quel ambiente stavo benissimo,iniziavo a cantare,la gente che pasava di li rimaneva stupita perché li ci abitava qualcuno. Julia passa per li,sente la mia voce ed entra.
<< Nikky !>>chiama.
<<Chi è?>>chiedo.
<<Sono io,Julia>>
<<Ciao Julia!>>la saluto.
<<Ma che ci fai qui?>>mi chiede.
<<Potrei farti la stessa domanda. Questa è stata la mia prima casa! >>rispondo.
<<Veramente Nikky ?>>
<<Giá>>
Mi guarda,vede che guardavo un quadro,nella foto c'erano i miei genitori;lei mi si avvicina.
<<Chi sono?>>mi domanda.
<<Sono i miei genitori quando avevano finito di sistemare la casa. Lei è mia madre,lei si chiama Freya,è lei che mi ha salvato. Mentre lui è mio padre,non lo vedevo quasi mai. Non ho mai capito perché non mi stava vicino,ma va bhe!>>
<<Lo sai che quando eri piccola eri veramente dolce?!>> poi si accorge di qualcosa.
<<Ma chi è quel bambino li?>>mi chiede indicandoli col dito.
<<Non mi ricordo sinceramente>>le rispondo.
Julia sapeva che ero scappata,ma non voleva che sapessero che io ero li. Julia mi aiuta a mettermi per terra,parliamo per un po',gli chiedo se possiamo tornare in ospedale. Lei mi aiuta a rimettermi sulla sedia. Torniamo,mi porta nella stanza,tutti erano preoccupati,io mi distendo sul letto e faccio finta di dormire. Ascolto tutto quello che dicono gli altri. Poi mi addormento veramente.
Mi sveglia, accendo la TV,c'era una partita,giocava la Reimon,dicono i nomi dei giocatori,ma Victor non c'era, allora corro da Vladimir urlando:
<<Vlad,tuo fratello non è alla partita!>>
Entro nella stanza,i due fratelli stavano litigando. Allora io esco,si accorgono che c'ero,Victor esce e mi parla.
<<Victor! Perché non sei alla partita?>>domando.
<<Ieri sono venuto a dirti che se mi ribellavo,mio fratello non sarebbe mai guarito>>risponde.
<<Scusa,se ti dicono di ucciderti,lo fai?>>domanda.
<<Senti! Tuo fratello sta male se non vai alla partita,se faranno qualcosa a tuo fratello,se la vedranno con me. Ora andate a fare pace e vai alla partita e porta la vittoria. Mi fido di te!>> gli ordino. Lui torna da suo fratello,esce e mi da un bacio sulla testa. Corre via,io vado da Vlad che mi invita a guardare la partita dalla TV. Stiamo li a guardarla,alla fine,Victor porta la vittoria. Torna in ospedale la sera tarsi,festeggiamo il suo trionfo.
<<Bravo Victor!>>urliamo io e Vladimir mentre lui entrava.
<<Grazie!>>risponde.
<<È merito vostro!>>ribatte.
Ci abbraccia,io torno in camera e mi addormento,ma subito vengo svegliata dal medico.
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Inazuma Eleven Go: La Storia di Nikky
FanfictionLa protagonista, Nikky, racconta quello che è sucesso nella sua vita,degli incontri che fa, della passione che ha per il calcio e degli strano eventi che accadono