16. La brutta notizia

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Passano settimane,il cammino imperiale stava per finire,mancava una partita. Io camminavo come prima,i medici dicevano che ero guarita e quindi mi avevano dimessa. Io e Victor non ci vedavamo molto spesso,ci incontravamo al campo al fiume certe volte. La mamma chiamava ogni giorno,parlavamo per ore. Io e Julia uscivamo molto spesso insieme,io andavo a scuola con lei,ma non era la Reimon. Axel non si vedeva più. Io andavo ogni giorno a giocare a calcio con i miei amici.
Mi sveglio,mi preparo per andare a scuola,indosso la divisa,e dopo aver fatto colazione lavo i denti,io e Julia corriamo per andare a scuola,arriviamo e dopo varie ore di studio,ritorniamo a casa.
<<Com'è andata a scuola?>>domanda la mamma di Julia.
<<Io ho preso una A in storia>>risponde Julia tutta contenta.
<<Cosa?!>>le chiedo sconvolta.
<<Perché, tu quanto hai preso?>>mi domanda.
<<Io ho preso una F>>dico malinconicamente.
Poi io mi cambio e dopo aver pranzato e aver fatto i compiti,vado al campo. Gioco con i bambini,ora io però non facevo l'arbitro,ora partecipavo come giocatrice. Verso la sera incontro Victor.
<<Ciao!>>lo saluto.
<<Ciao!>>mi saluta.
<<Come stai?>>gli chiedo.
<<Bene, tu?>>mi risponde
<<Bene!>>gli rispondo.
<<Ora devo andare! Ma ti prometto che domani ci vediamo>>stronca così il discorso.
Io torno a casa,faccio una doccia e vado dritta a letto.
Il giorno dopo,di pomeriggio,mi ritrovo con Victor e andiamo a mangiare un gelato.
<<È buono il nuovo gusto ciocomenta?>>mi chiede.
<<Sì! È squisito!>>
<<Posso assaggiarlo?>>mi domanda
<<Certo!>>rispondo
<<Oggi sei strana>>si accorge Victor
<<Ma che dici?!>>gli dico.
<<Di solito se ti chiedo se posso assagiare il gelato,sei subito pronta a mettermi il como in fronte>> mi fa notare Victor.
<<Ma cosa dici?!>>gli rispondo.
<<Se quel gelato ti fa stare così bene,dovrò compraterne ancora!>>dice Victor.
<<Senti! Al pomeriggio,quando ti invito,usciamo insieme e compriamo il gelato. Va bene?!>>mi chiede mettendo il suo gelato come per brindare.
<<Okay!>>rispondo sorridende mettendo il mio gelato accanto al suo,mentre i due gusti si scontrano,io e lui ci baciamo. Mi accompagna a casa,mi da un bacio sulla guancia e poi se ne va.
Durante la notte mi suona il bracciale che sveglia Axel e Julia.
<<Che succede?>>chiede Axel entrando nella camera.
<<Non lo sappiamo>>rispindiamo io e Julia.
Clicco il pulsante
<<Lei è la signorina Nikky ?>>mi domanda un signore.
<<Si,sono io. Ma perchè mi ha chiamato? Dov'è mia madre?>>
<<Mi dispiace ma i suoi genitori sono morti!>>dice l'uomo.
<<No! Non può essere! Ho sentito mia madre ieri!>>
<<Mi dispiace! Sono morti qualche ora fá in un incidente stradale>>mi risponde.
La linea si disconette. Incomincio a piangere a dire che era un'ingiustizia,nessuno sapeva come calmarmi,incomincio a urlare, Axel mi abbraccia forte a se cercandomi di calmare,Julia mi accarezzava la testa,tutti e due mi ripetevano che andava tutto bene.
<<No! Non va bene!>>urlo.
<<Axel! Julia! Vi ringrazio tanto per l'aiuto che mi avete dato,ma io devo ritornare a casa mia>>dico.
<<Abbiamo capito! Ma tornerai,vero?>>chiede Julia.
<<Non lo sò>>rispondo.
Mi vesto,faccio le valige,era mettina,faccio colazione,lavo i denti,continuo a preparare le valige,a mettere ogni foto tra i vestiti. Vado all'ospedale,vadoa salutare Vlad,dicendogli che sarei partita. Lui mi abbraccia.
<<Se lo cerchi,è agli allenamenti>>mi tisponde.
Vado alla Reimon,trovo Victor,per fortuna era da solo.
<<Victor!>>lo chiamo.
<<Ciao Nikky !>>mi saluta. Lo abbraccio.
<<Che hai?>>
<<E che devo partire,e sapere che forse non tornerò,sto male>>
<<Come parti?>>mi chiede
<<Si! I miei genitori sono morti qualche ora fa e ora devo andare>>rispondo
<<Mi dispiace molto>>mi dice
<<Non è colpa tua!>>
<<E quando parti?>>mi domanda
<<Credo tra un po'>>rispondo
<<Prima però,ti porto a mancisre il gelato>>
Quindi mi afferra la mano e andiamo a mangiare un gelato. Guardo l'orologio,era ora di partire.
<<Victor, devo andare!>>gli dico. Lui mi porta a casa,dopo avermi dato un bacio,scappa via. Io prendo le valige e dopo aver sistemato il bracciale e aver premuto il pulsante,saluto Axel e Julia,Julia stava piangendo.
<<Tornerò!>>dico mentre scopaio.
Torno nel mio arco di tempo,cioè duecento anni dopo. Torno nella mia villetta. La servitù era in pianto e quando arrivo,mi accolgono in un abbraccio caloroso. Poi scoppio a piangere con loro. Iniziano a sistemare la casa,sarebbero arrivate molte persone che conoscevano mamma e papà per fare le condoglianze. Grenny,una donna che mi faceva da balia quando ero piccola,mi da un vestito nero lungo fino ai piedi,con le maniche a tre quarti. Mi ero seduta sul divano a piangere,con in mano tutti gli oggetti che mi ricordavo i miei genitori. Suonano solo il campanello,persone sconosciute mi si avvicinano,dicendo sempre la stessa cosa: <<Condoglianze>> oppure <<Mi dispiace molto per la vostra perdita!>> Erano solo parole,nessuno poteva riportarmi i miei genitori.
Lin domani era il giorno dei funerali,ero stata sveglia tutta la notte,in più era il giorno più brutto,anche il tempo stava male,pioveva a dirotto,non la smetteva più. Finito il funetale,mi dicono di tornare a casa
<<Signorina,andiamo!>>mi chiama il maggiordomo.
<<Mi lasci pure l'ombrello,io rimango qua ancora un po'. Per tornare a casa,preferirei fare una passeggiata>>rispondo.
<<Come vuole signorina>>lui va via e mi lascia li.
Incomincio a piangere,inizio a parlare con loro che sono a tre metri sotto terra
<<Mi dispiace mamma e papà. Vorrei che voi foste qui,con me,in questo momento!>>
Dalla stanchezza,mi addormento sulla tomba con le lacrime agli occhi. Avrei voluto che fosse tutto un sogno,ma purtroppo era la veritá,ero orfana,non avevo nessuno,la casa senza loro era vuota,non volevo più tornare in quella enorme casa senza loro. Mi mancavano,e sapendo di essermi addormentata li,sulla loro tomba,sotto alla pioggia mi rattristiva.

Inazuma Eleven Go: La Storia di NikkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora