12. Nuovi incontri

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Dopo aver detto la verità ad Axel mi sentivo meglio,la mamma si contattava con noi ogni tanto grazie a il bracciale.
Mi sveglio verso le dieci e mezza,ma volevo dormire ancora,Axel che era li mi dice di svegliarmi.
<<Scusa,ma che ci fai qua? Non dovresti essere a lavoro>>gli chiedo
<<Si,ma tu sei più importante>> mi dice faccendo l'occhiolino.
<<Ma ora devo andare>mi dichiara.
<<Come? Ti ho appena salutato>>gli rispondo.
<<Sono qua dalle otto!>>esclama e poi dopo un bacio in fronte che lascia,se ne va. Con i miei poteri avvicino i vestiti a me e mi cambio,metto una maglia rosa con il numero 3 sulla schiena e un paio di pantaloni blu. Avvicino anche la sedia,mi siedo e poi esco dalla stanza,vado verso la sala di riabilitazione,la porta era aperta quindi entro,ma c'era un ragazzo dai capelli blu,lui era sulla sbarra,cercava di camminare,dall'altra parte della stanza aveva la sedia a rotelle. Ero rimasta male,poi si siede dopo la fatica che aveva fatto. L'infermiere si era accorto che ero li.
<<Buon giorno Nikky ! Sei venuta per provare? Non è che lo fai di nascisto comr le altre volte?>>mi chiede.
<<No,no! Cosa dici? Volevo solo sapere quando devo fare gli rsercizi,vi sto che avete cambiato>>rispondo.
<<Un secondo,rimani li,non muoverti. Vado a controllare>>risponde.
<<Ciao!>>mi saluta il ragazzo.
<<Parli con me?>>chiedo. Annuisce.
<<Io mi chiamo Vladimir,ma se vuoi puoi chiamarmi Vlad>>risponde.
<<Ciao! Io sono Nikky >>mi presento.
<<Domani alle due>>interrompe l'infermiere.
<<Okay rispondo.>>metto le mani sulle ruote per uscire dalla stanza,ma Vladimir mi chiede di aspettarlo di fuori,così ci conosciavamo. Passati cinque munuti arriva.
<<Scusa! Seguimi>>mi dice. Lo seguo,anche lui si spingeva da solo. Arriviamo nella sua stanza.
<<Dimmi,come mai sei su quella? >>mi domanda.
<<Ma sono cose da chiedere?!>>rispondo incavolata.
<<Scusa,hai ragione>>dice.
<<Sono stata investita. Finita la partita di calcio della mia squadra,mi sono buttata sulla strada per salvare un bambino,per fortuna lui non si è fatto niente. È sucesso tutto qua dovevo avere dieci anni.>>racconto.
<<Io invece stavo salvando mio fratello che stava cadendo dall'albero. Stavamo giocando a calcio,lui per sbaglio aveva mandato la palla sull'albero,insistentemente gli ho detto di non andare,recuperata la palla,lui scivola,io mi butto sotto per prenderlo,mi faccio male e adesso sono qui,in queste condizioni.>>spiega.
<<Mi dispiace. Ma tutti e due era per salvare qualcuno è questo è una bellissima cosa>>dico. Parliamo per un po',ci mettiamo a ridere. Poi io dovevo andare via. Ritorno nella mia stanza,e come al solito mi metto a dormire. Invece Vladimir aspettava suo fratello,dopo qualche minuto arriva.
<<Ciao Vlad!>>lo saluta il fratello minore.
<<Ciao Victor!>>ricambia il saluto. Il fratello si siede sulla sedia.
<<Dimmi come è andata oggi?>>chiede Victor
<<Bene,ho conosciuto una ragazza della tua stessa età?che ha il mio stesso problema>>gli risponde.
<<Anzi,mi potresti portare da lei?>>chiede il fratello maggiore.
<<Certo!>>risponde il minore.
Si dirigono nella mia stanza,Victor legge il nome
<<Blaze?>>pensa il ragazzo.
Entrano,mi trovono addormentata li,i capelli erano a penzoloni,avevo caldo,Vladimir mi si avvicina all'orecchio
<<Hey! Svegliati, Nikky >> mi chiama.
<<Chi è?>>chiedo.
<<Sono Vlad e con me c'è mio fratello,Victor>>mi dice.
<<Okay,io ritorno a dormire>>rispondo girandomi dall'altra parte.
Arriva Camelia,sempre con quel maledetto termometro.
<< Nikky ,svegliati. Devi misurare la temperatura>>mi ordina.
<<Vladimir,tuo fratello ha la voce da donna>>rispondo. Victor si arrabbia.
<<Io non ho la voce di una donna,hai capito?!>> io apro gli occhi
<<Ah ma sei tu Camelia! Ma potevi anche dirmelo>> rispondo.
<<Misura la temperatura>>mi comanda.
<<Uffa,sempre a misurare la temperatura,so che sono "fragile",ma mi sto stufando>>rispondo con il mio sorriso e ridendo.
Camelia esce,Vladimir mi presenta suo fratello.
<<Ah,sei tu la voce da donna>>rispondo.
<<Io non ho la voce da donna>> si lamenta arrabbiato Victor.
<<Lo so,è per scherzare>>gli rispondo mettendomi davanti a lui indicando il suo naso. Lui arrossisce. Incomincio a conodcere Victor,Vladimir ad un certo punto esce che io e Victor non ci eravamo resi conto. All'aspetto sembra un ragazzo antipatico,agressivo,ma in realtà, lo devi saper conquistare,io e lui ridavamo di continuo,ioe lui ci salutiamo,lui raggiunge suo fratello. Vladimir chiede a Victor se riesce a venire per le due per lin domani,il fratello risponde che riesce.
Il giorno seguente io dovevo andare alla sbarra per iniziare a camminare,ma avevo paura,tanta paura. Le due arrivano in fretta,mi presento davanti alla porta,stavo per bussare,ma la paura mi circondava. Vladimir arriva da dietro alle spalle.
<<Non avere paura! Andrà tutto bene!>>mi incoraggia,bussa lui al mio posto,in quel momento volevo correre via,ma la porta si apre,mi chiamano,mi mettono in piedi togliendomi dalla sedia,continuavo a ripetermi "Devo rimanere in piedi",le gambe cedevano e cadevano.
<<Ti aiuto,fai attenzione>>mi ripete l'infermiere.
<<Lasciami,devo farcela da sola,mi alzo da sola!>>quindi mi alzo,faccio un passo,ed ero super felice,intanto arriva Victor che trova suo fratello che mi guardava mentre cercavo di camminare.
<<Guardala!>>gli ordina il fratello. Io cercavo di fare un passo,ma cadevo,ma mi alzavo da sola. Altri minuti e avevo finito,mi rimettono sulla sedia,mi portano in camera e mi mettono distesa sul letto,avevo giramento di testa,mi addormento. Mi risveglio che è il tramonto,mi metto sulla sedia a rotelle e scendo per prendere una boccata d'aria. Ma volevo tornare dai miei amici,avevo la necessità di tornare la,Victor vede che "scappo",lui scende veloce,ma quando si trova li,mi perde di vista e inizia a cercarmi,io ero al campo.
<<Hey piccoli,vi va se vi racconto cosa mi è successo oggi?>>chiedo.
<<Si!>>urlano.
<<Oggi dovevo camminare,sono riuscita a fare un passo. Ma pultroppo,sono caduta come una pera>>in quel momento i piccoli si mettono a ridere,Victor mi trova e corre verso di me.
<< Nikky ! Ti ho cercato dappertutto!>>urla mentre corre.
<<Piccoli,aiutatemi. Spingetemi,non dovete farmi prendere da lui,capito?>>dico.
<<Si,noi ti difendiamo>>rispondono. Mi spingono,Victor li inseguiva,io ridevo come una matta,ma anche i piccoli. Poi si fermano,Victor continua a correre e non si ferma,infatti urta la sedia e così mi fa cadere dalla sedia,cadiamo assieme giù per la collina,lui mi abbracciava,proteggeva la mia testa. Lui si trovava sopra di me,i bambini erabo imbarazzati che corrono via. Lui si alza,io rimango distesa per terra a guardare il cielo. Lui si distende vicino a me,le stelle stavano per arrivare,il cielo si faceva più nero,la sedia a rotelle era rotta e quindi non potevamo tornare all'ospedale, lui si toglie la sua giacca viola e la da a me.
<<Fa freddo! Mettila su!>>mi dice. Lui rimane con una leggera maglia rossa,poi si gira e rinane a fissarmi mentre io guardavo le stelle.
<<Non ti va di vedere più le stelle?>>gli chiedo.
<<Sto già guardando uno spettacolo ancora più bello!>>risponde.
<<Ah si? Dov'è?>>chiedo. Lui mi abbraccia come per riscaldarci,passiamo la notte fuori,sotto al cielo stellato noi due insieme.

Inazuma Eleven Go: La Storia di NikkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora