20. Vicino di casa

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Mi sveglio nella camera di Julia.
<<Buon giorno!>>mi saluta Julia.
<<Ciao Julia!>>
<<Andiamo a fare colazione?>>mi domanda Julia.
Facciamo colazione come una volta,mi preparo e faccio una richiesta:
<<Scusate! Ma io vorrei ritornare a casa mia!>>
<<Perché da noi non ti trovi bene?>>mi domanda Julia.
<<No,non dico questo! È solo che ho bisogno di stare la e ho paura di darvi lavoro in più!>>spiego.
<<Sei libera di fare quello che vuoi! Ricorda che troverai sempre la porta aperta da noi>>risponde Axel.
Quindi prendo le mie cose e le metto nelle scatole,Axel e Julia,mettono le scatole nella macchina di Axel,mi danno un pasaggio fino a casa. Io e Julia spolveriamo e spaziamo,poi Axel porta i scatoloni pesanti in casa. Dopo qualche minuto finiamo.
<<Grazie mille!>>dico abbracciamdoli.
Dopo alcuni saluti,loro vanno via. L'unico che mi faceva compagnia era Puka! Il mio tenero e dolce gattino bianco e nero. Preparo qualcosa da mangiare sia per me che per Puka. Io e lui ci distenfiamo sul divano,accendiamo la TV,lui si addormenta sulla mia pancia e subito dopo mi sono addormentata io con il libro un faccia. Mi sveglio tuttobad un tratto.
<<Puka! Che combini?!>>rimprovero.
Lui graffia la porta,poi fa un salto e riesce ad aprire la porta,io rimango a bocca aperta e poi lo inseguo,lui corre e corre,finchè lui entra in una villa vicina,il gatto magro com'era,passa perfettamente per il cancello.
<<Puka dove vai?! Torna qui!>>
Il cancelli era socchiuso,allora entro,inseguo Puka che entra nella casa.
<<Accidenti! Cosa faccio? Entro o no? La porta è aperta,cosa devo fare?>>continuavo a domandarmi. Alla fine decido di entrare,giravo per una stanza all'altra continuando a chiamare Puka. Mi abbasso per vedere se è sotto a un mobiletto,pet sbaglio starnuto per colpa della polvere,quell'ammasso di roba grigia mi assale la faccia. Una voce mi attira.
<<Scusa! È tuo questo gatto?>>mi domanda un ragazzo,io mi giro,ero tutta sporca. Lui si mette a ridere,la servitù era già da un po' che rideva. Lui aveva i capelli color grigio scuro-marroncino,occhi marroni.
<<Sì è mio!>>rispondo arrabbiata togliendogli Puka dalle sue mani.
<<Adesso ti dico dov'è il bagno così ti risciacqui la faccia!>>dice seccato.
<<Non ce ne bisigno! Vado dritta a casa mia!>>rispondo aggressiva.
Esco da quella villa arrabbiata,torno a casa mia,chiudendo la porta a chiave. Risciacquo la faccia,mi distendo sul letto,ma subito bussano alla porta.
<<Ma chi è che viene a disturbare?!>>mi dico sbuffando. Apro la porta,era il ragazzo di prima.
<<Cosa vuoi?>>chiedo scontrosa.
<<Ciao! Quindi abiti qui?>>mi domanda.
<<Si!>>rispondo.
<<Accomodati>>gli doco
Lui entra in casa,gli dico di sedersi sul divano,gli chiedo se vuole qualcosa da bere,ma lui si rifiuta,poi si alza e gironzola per la casa,si ferma in un determinato punto,il quadro. Sta li a fissarlo,poi lui si accorge che lo stavo guardando.
<<Perché guardi quella foto?>>gli domando.
<<Mi ricorda la mia infanzia>>mi risponde.
<<Quindi io e la mia famiglia dovremmo farti ricordare la tua infanzia?>>
<<Come la tua famiglia?>>
<<Si! Lei è mia madre e lui è mio padre,però quel bambino non so chi è>>spiego.
<<Quel bambino sono io,quindi vuol dire che... Nikky ! Tu sei tornata!>>esclama entusiasto,per poi abbracciarmi.
<<Cosa fai? Nemmeno mi ricordo di te! E come fai a sapere il mio nome?!>>gli urlo contro.
Lui mi afferra la mano,io subito ie la tolgo.
<<Ma cosa fai?!>>chiedo seccata
<<Voglio farti ricordare la nostra infanzia!>>esclama
<<Non serve che mi afferri la mano!>>rispondo.
Andiamo a casa sua,mi fa accomodare nella sua stanza,li c'era un bellissimo pianoforte,mentre lui esce un momento,io mi metto a suonare lo spartito che era li davanti. Quando avevo finito,era giá da un po' che lui era arrivato,mi aveva sentito. In mano aveva un paio di album,mi dice di sedermi sul divanetto,lui si siede vicino a me,prende un album e incomincia a farmi vedere le foto di quando "eravamo" piccoli. Le foto erano tante e incominciavo a ricordare.
<<Riccardo,sei veramente tu?>>domando incerta.
<<Ora ti ricordi di me? Del tuo Riccardo?>>domanda.
<<Pensi che non mi ricordi del mio migliore amico?!>>chiedo.
Ci mettiamo a ridere,riguardiamo le foto,ce n'era una super imbarazzante,io e lui a fare il bagnetto a sieme,che imbarazzo. Poi lui mi chiede se mi ricordo di una promessa:
<<Ti ricordi delle nostre promesse?>>
<<No! Sinceramente no! Scusa!>>
<<Non importa,ora te li elenco.
1. Potevi tornare quando volevi,però dovevi tornare e io ti avrei cercata.
2. Avremmo giocato a calcio e avremmo suonato insieme al pianoforte
3. Quando saresti tornata io sarei venuto a trovarti e ti avvrei abbracciato forte>>
<<Sei sicuro che abbiamo fatto queste promesse?!>>domando.
<<Si!>>
<<La prima e la terza promessa si sono giá avverate. Giusto?>>chiedo.
<<Si! Ora manca la seconda>>risponde lui. Allora ci mettiamo al piano e cominciamo a suonare. Subito dopo andiamo a giocare a calcio.
<<Io e la "mia" squadra stiamo facendo di tutto per entrare nell' Inazuma Japan>>mi spiega Riccardo.
<<Che bello! Mi piacerebbe tanto partecipare>>esclamo.
<<Perchè non tenti?!>>mi dice.
<<No! No!>>
Dopo qualche minuto torno a casa,mi distendo sul letto e penso a tutti i ricordi che mi legavano al mondo. Chi sá se Victor teneva ancora a me? Allora corro in ospedale per andare a trovare anche Vladimir. Arrivo,busso ed entro.
<<Ciao Vlad!>>
<<Ciao Nikky !>>mi saluta Vladimir
<<Ho una bella notizia da darti! Dopo che sei partita,sono stato operato e adesso,piano piano,cerco di camminare>>spiega.
<<Ma è fantastico,ma non ti faticare troppo>>
Parliamo per un po',Victor non si era fatto vedere. Dopo qualche saluto vado e in corridoio trovo Victor.
<<Victor!>>
Lui si accorge che ero li e mi guarda. Lui mi passa davanti senza salutarmi e va da suo fratello. Io vado a casa,guardo la TV,bussano alla porta. Apro.
<<Ciao! Abbiamo portato qualcosa da sgranocchiare!>>dice tutta felice tenendo un sacchetto in mano
<<Axel! Julia!>>esclamo.
<<Ciao Nikky !>>saluta Axel.
Si accomodano,preparo la tavola e mangiamo tutti assieme.
<<Axel! Stai bene con i capelli legati!>>dico.
<<Grazie! Ma visto che adesso le ciocche colorate,li lascieró slegati perchè lavorerò come presidente dell'Associazione Giapponese Calcio Giovanile>>
Dopo aver cenato,ci mettiamo a parlare,io lavo i piatti e loro si erano offerti di darmi una mano.
Julia si ferma a dormire da me,allora anche Axel rimane.

Inazuma Eleven Go: La Storia di NikkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora