Capitolo 21.

5.7K 360 226
                                    

'Signor Styles, mi sente? Signor Styles?', gli sussurrava una voce che però sentiva lontano.
Tutto ciò che riuscì a fare fu aprire un po' l'occhio destro che fu subito colpito da una forte luce.
'I segni vitali sono stabili, il battito è un po' lento, si sta risvegliando', sentiva dire.
'Avete controllato il bambino?', continuò la voce.

Bambino? Quale bambino? Si chiedeva Harry..

Subito dopo sentì un qualcosa di freddo proprio sopra il suo addome, insieme a un qualcosa che premeva.
'È vivo e sta bene, vede dottore? È ancora una nocciolina. Questo bellissimo ragazzo sarà felice di sapere che sta per diventare papà, una volta volta sveglio', ed il riccio si svegliò, sorprendendo tutti.
'Ben svegliato, Signor Styles, come si sente?' gli chiese un uomo brizzolato che doveva essere al massimo sulla sessantina, rivolgendogli un gran sorriso.
'M-mi fa male la testa ma sto bene, penso, mi sento solo tango strano', disse il piccolo tutto d'un fiato, guardandosi l'addome.
'È il bambino, per quello si sente strano, Signor-'
'Harry, mi chiami Harry, per favore', gli disse.
'Vede Harry, lei-lei è incinto, so che può essere strano ma guardi qui', il dottore gli indicò il macchinario per l'ecografia, per poi continuare: 'questo è il suo bambino, o bambina magari, ma per ora è solo una nocciolina e-', si bloccò, 'perché piangi?', chi chiese l'uomo in camice.
'Il mio bambino avrà solo me, e io non potrò farcela da solo, come farò a crescerlo senza l'aiuto e l'amore di Louis, come?', e si coprì il viso con entrambe le mani, singhiozzando.
'Louis, Louis Tomlinson? Il paziente che è stato ricoverato un paio di giorni fa?', buttò fuori il sessantenne.
'S-sì, lui-lui è il mio compagno e Dio, come posso vivere senza di lui? Come?'.
Il dottore si avvicinò a quell'ammasso di ricci e lacrime, iniziando a massaggiargli il cuoio capelluto cercando di calmarlo in quel modo, e ci riuscì, in parte.
'Se mi prometti di stare calmo, ti faccio una sorpresa, okay?', il riccio si fidò, annuendo.

*
*
Il dottore rientrò in camera sua una decina di minuti dopo, spingendo una carrozzina in era seduto Lou-
'Louis!', urlò il riccio, balzando giù dal letto e lanciandosi tra le braccia del suo amore. Iniziò a lasciargli dolci baci su tutto il viso, per poi passare alle labbra e lasciandogliene uno, poi due, poi tre, poi iniziarono ad entrare in gioco le lingue e denti e-
'Ehm ehm', tossì il sessantenne, richiamandoli a sé.
Il riccio diventò completamente rosso dalla vergogna e nascose il viso nel collo del liscio  che strinse a sé. Gli era mancano così tanto Harry, così tanto.

'Signor Tomlin-', iniziò.
'Mi chiami semplicemente Louis', gli rispose di getto il liscio.
'Oh, accidenti a voi due anime gemelle', urlò il dottore, facendo ridere i due innamorati, per poi riprendere.
'Louis, volevo farle i miei più sinceri auguri, tra meno di nove mesi avrà un'altra personcina da amare', e gli sorrise.
Il maggiore subito non capì. Poi si concentrò su quel: nove mesi e si girò subito in direzione di Harry, che non lo stava guardando.
'Diventerò papà, oddio!', e appoggiò una mano sul ventre del suo piccolo amore.
'Diventerò papà insieme a te, diventerò papà e..', scoppiò a piangere.
'Harry, Cristo amore, guardami, diventeremo papà, diventeremo papà!', urlò a tutti polmoni, facendo piangere e ridere il minore insieme a lui.
'Come faremo, Lou? Riusciamo a malapena a mantenere noi stessi, non riusciremo mai a..', il liscio lo fermò.
'Mi troverò un lavoro, due, tre, quanti ne serviranno, ma non ho intenzione di rinunciare a quel piccolo esserino bellissimo che cresce dentro di te, non ho intenzione di fare a meno di qualcosa di così bello e nostro, non ho intenzione di rinunciare ad amare lui o lei, non ho intenzione di rinunciare a tutto ciò, io voglio tutto ciò, voglio una famiglia con te, Harry. Sposami.' gli disse in un sussurro.

Ed il riccio pianse, sussurrandogli un sulle labbra screpolate.

______________________

Non uccidetemi, ho la connessione orrenda, scusatemi.
Anywaaaay, ecco a voi.
Ora mi amate tanto, vero.

S.

Il club dei vergini.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora