Capitolo 10.

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Louis picchiò quell'uomo talmente forte da fargli perdere i sensi.
Se Niall non fosse intervenuto per separarli, avrebbe sicuramente ucciso quel figlio di puttana.
Poteva ancora sentire Harry gridare il suo nome in cerca di aiuto, poteva ancora sentire la voce incrinata del riccio, poteva ancora vedere le dita di quel mostro dentro il suo..
Harry, cazzo, Harry!
Si inginocchiò a terra vicino al corpo del piccolo riccio che era ancora privo di sensi.
C'era del sangue per terra.
Louis guardò il volto di Harry, gli guardò le braccia, le gambe, ma poi capì.
La penetrazione era avvenuta talmente così violentemente da lacerare i tessuti del suo piccolo.
Il liscio scoppiò in lacrime, cominciò ad urlare e a sbattere pugni sul pavimento.
'Non lui, cazzo, lui non lo doveva toccare!'.
Continuò a piangere per un tempo che gli sembrò infinito, fino a quando una mano che conosceva fin troppo bene, non gli si appoggiò sulla spalla destra.
Era Niall.
'Lou, amico, portalo in camera e prenditi cura di lui, a quel figlio di puttana ubriaco ci penso io'.
Il liscio semplicemente annuì.
Prese tra le braccia Harry e lo portò nella LORO stanza.
Gli tolse i vestiti sporchi di dosso e lo lasciò nudo sul letto.
Louis si mise dietro di lui e lo intrappolò tra le sue braccia, Harry era il suo piccolo, e lo avrebbe protetto da tutto e tutti.
Coprì entrambi e, rinchiuso in tutto quel calore, si addormentò.
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Harry si svegliò provare un dolore immenso.
Cercò di alzarsi dal letto, ma solo dopo si accorse delle due braccia che lo stringevano.
Louis.
E subito gli tornò in mente tutto.
Quell'uomo lo aveva stuprato, lui aveva perso sangue, sentiva male, sentiva urla.
Quella braccia strette intorno a lui gli diedero improvvisamente fastidio.
Non voleva essere toccato.
Harry aveva paura.
Scansò quelle braccia e si alzò dal letto, notando di essere nudo.
Perché era nudo? Quell'uomo l'aveva scopato? Louis l'aveva spogliato? Cos'era successo?
Tutti quei dubbi e quelle incertezze lo portarono a crollare a terra sulle proprie ginocchia, per poi scoppiare in un pianto disperato, che svegliò Louis.
Quest'ultimo saltò in piedi come una molla e subito andò ad abbracciare il riccio, che però si scanso.
Vedere Harry con le ginocchia al petto e ad abbracciare se stesso, lo rese di una tristezza infinita.
'Harry, piccolo, sono io', gli sussurrò il liscio, cercando di avvicinarcisi.
'No, no, no! Non mi dovete toccare, no! Vai via!, urlò a pieni polmoni, Harry.
Il cuore di Louis si spezzò.
'Harry, amore, non ti farei mai del male, ti prego.'
Il riccio fissò gli occhi del liscio, sembravano sinceri.
Lui sapeva che poteva fidarsi di Louis, ma non riusciva, non voleva che nessuno lo toccasse.
'No, non mi devi toccare, sono sporco, sono orribile, mi faccio schifo, voglio morire, mi sento male, volevo essere solo tuo.'
Louis pianse.
Harry pianse.
Piansero entrambi dentro quella stanza.
Piansero perché i loro cuori e le loro anime sarebbero sempre rimasti uniti, ma i loro corpi no, o almeno, non in quel momento.
'Tu sei solo mio, Harry, lo sarai sempre.'

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