Capitolo 5.

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Lali's pov.
Suona la campanella della seconda ora, ed il prof di matematica esce. Io sto a sedere sul banco e guardo fuori dalla finestra mentre Eu mi guarda.
-Devi dirmi qualcosa?- chiedo. Lei nega con la testa, facendo si che la sua chioma bionda si scompigli un po.

-Volevo sapere cos'è successo con Peter fuori.- dice passando una mano tra il ciuffo.

-Ho scoperto che fuma. Lui non voleva fumare, aveva paura dei tumori, ed ora fuma. Bella roba, no?- dico stringendo il pugno. In quel momento entra il ragazzo di prima in classe, mi giro a guardarlo. È un bel ragazzo, moro, riccio, alto, bel fisico. Ha uno zaino dell' Eastpack blu sulle spalle, con indosso una sola spallina. Jeans, maglietta bianca, vans nere e, come tocco finale, porta degli occhiali da sole della Rayban. Dalla maglietta bianca si riescono ad intravedere gli addominali. Quando toglie gli occhiali, riesco a vedere i suoi occhi. Sono di un colore particolare, direi un verde. Non verdi come quelli di Peter, ma vabbè.
-Li c'è un posto libero.- dice un ragazzo della classe. Lui sorride calorosamente.

-Grazie, ma io ho già il mio posto.- dice avvicinandosi alla cattedra e poggiando lo zaino per terra. Prende un agenda e un libro da esso, e si siede sulla cattedra.
-Bene, io sono Mariano Martinez, il vostro nuovo professore di italiano e filosofia.-
Tutti lo guardano perplessi, è giovane per essere un prof.
Io mi giro a guardare Peter, e lo vedo leggermente rosso in viso, ha appena fatto una figura di merda con il suo nuovo prof.
-Ora farò l'appello, e voi mi parlerete un po di voi.- dice. Prende il registro e inizia a leggere i nomi, arriva al mio. -Esposito Mariana.- dice.

-Qui.- dico alzando il braccio. Sono ancora seduta sul banco e non mi ha richiamato.

-Ah, ciao.- dice sorridendo.

-Salve.- dico ricambiando il sorriso.

-Bene, Mariana...-

-Mi chiami Lali.-

-Ah, si, voglio che mi diate del "tu", non sono poi cosi tanto vecchio.- dice lasciando una lieve risatina. -Ok, Lali, mi parli di te?-

-Non c'è molto da dire su di me, in italiano e filosofia sono andata sempre abbastanza bene.- dico io fissandolo.

-No, parlami di te come persona, fuori da scuola.-

-Preferisco non parlare di me con i prof.-

-Dai, puoi fidarti di me.- dice portandosi le ginocchia al petto.

-No...ehm...- cerco di dire.

-Ti ha detto che non vuole parlarti di lei. Ti è chiaro o no?!- sbraita Peter.

-Ah, guarda chi si rivede, Lanzani. Decidi tu per lei?- dice Mariano sfidandolo. Oh merda, non sa in che guaio si sta cacciando.

-Non decido io, faccio solo quello che vuole lei, e se ti ha detto che non vuole parlarti di lei, tu non insisti, ti è chiaro?!- urla mettendosi a sedere sul banco.

-Cos'è, sei il suo fidanzato?-

-E se anche fosse?! Ti da fastidio?!-

-Certo che no.-

-Bene. Allora fatti gli affari tuoi.- dice Peter con uno sguardo pieno di odio.

-Peter, smettila.- dico io. -Sono affari miei quello che faccio o no.-

-Va a farti fottere.- dice uscendo dalla stanza.

-Fa sempre cosi?- chiede Mariano.

•Se l'amore non sei tu, allora non esiste.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora