Capitolo 23.

240 20 9
                                    

*E la vita continua anche senza di noi, che siamo lontani ormai da tutte quelle situazioni che ci univano, da tutte quelle piccole emozioni che bastavano, da tutte quelle situazioni che non tornano mai. Perché col tempo cambia tutto lo sai, e cambiamo anche noi.*

Peter's pov.
-Racconta figliolo.- mi incita.
Sospiro, poso il bicchiere sul tavolino mezzo rotto e rispondo: -Ci siamo innamorati.- dico solo.

-Ah, e i vostri fidanzati non vogliono farvi vedere?- azzarda ad indovinare.

-No, io mi sono innamorato di lei, e Lali di me.- dico infine.

-E dov'è il problema figliolo? Siete giovani, belli, e, soprattutto, potete stare insieme. Avete tutto per amarvi.-

-Ma non possiamo.- biascico. Sento inumidirmisi gli occhi. Non devo piangere, non devo piangere. -È perfetta lei, sarebbe perfetto. Ma ho promesso di essere come un fratello per lei. E poi, Dio, ho una confusione in testa: non so più cosa provo per la mia ragazza.-

Il signor Rodriguez mi guarda stranito e poi mi dice: - Potresti alzare quel vecchio tappeto?- indica il tappeto accanto a me, ed io annuisco. Una fumata di polvere si propaga nell'aria e mi fa tossire. -Bene, prendi quella chiave di legno.- io faccio come mi dice e poi lascio il tappeto, procurando altra polvere. Gli porgo la chiave e lui sorride nostalgico. -Questa è la chiave dell'amore eterno.-

-L'amore eterno? Non esiste, l'eternità non esiste.-

-Se sapessi la storia di questa chiave ci crederesti, ne sono certo. Anche io dissi così la prima volta.- risponde sorseggiando il suo whisky.

-Lei è così convinto che una stupida storiella possa cambiare i miei pensieri?- chiedo ridendo.

-Si, ne sono convintissimo.- ribatte il signor Rodriguez deciso.

-Okay, allora sentiamo, dai.-

-Oh no, non è così che si fa. Posso raccontarti la storia solo se tu fai qualcosa di pesante, un sacrificio abbastanza grande.-

-E cosa dovrei fare allora?-

-Non lo so ragazzo, deve venire dal tuo cuore.-
Ci penso, cosa cavolo posso fare per lui? Guardo la sua casa e trovo la soluzione.

-Le riparo la casa. Che ne dice? Beh, non sono un muratore professionista, ma posso cavarmela se me lo lascia fare.-

Mi guarda sorridente. -Perfetto. Quando hai intenzione di venire?-

-Beh, le va bene il sabato?-

-Ragazzo, dev'essere un grande sacrificio. Non devi venire qui solo quando sei libero, ma ogni singolo giorno.- risponde calmo, con un tono pacato.

-Oh, andiamo, non è serio v...-

-A che ora arrivi domani?- si alza dalla poltrona e rientra in casa. -Giusto per farmi trovare pronto.-

Penso un po' ai miei impegni, cordino il tutto e propongo un orario. -Dalle 5 all'orario di cena, più di così non posso.-

-Va bene, allora...-

-Mi inizia a raccontare la storia?-

-Che? Certo che no figliolo.-

-Ma...- cerco di dire.

-Ci vediamo domani, Peter!-

-A domani- dico tra i denti leggermente amareggiato.

•Se l'amore non sei tu, allora non esiste.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora