Capitolo 16.

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Lali's pov.

-Lali stasera vieni al ballo?- mi chiede Eugenia mentre camminiamo verso casa all'uscita di scuola. Stasera c'è il ballo d'autunno. Vi starete chiedendo come mai è già autunno. Beh, sono passate tre settimane da quando Peter si è risvegliato dal coma. I medici ci hanno fatto uscire pochi giorni dopo, a quanto pare lui stava bene, ed io dovevo solo mangiare, nulla di tanto importante per farmi restare in ospedale. 3 settimane da quando non parlo con Peter, 3 settimane di uno schifo. Lui sta molto bene, si è ripreso del tutto, 2 giorni fa gli hanno anche tolto il gesso alla gamba. Io? Beh, sì, anche io sto bene. Ho solo perso 15 kg. Tutto normale insomma. Per quanto riguarda Pablo diciamo che la mia cotta per lui è passata, per dirla tutta non mi piaceva più. Era solo perché lui è uguale a Peter, tutto qui. Non che mi piaccia Peter, sia chiaro. Ma è solo che sarebbe il ragazzo perfetto, piacerebbe ai miei genitori,  piacerebbe a me,  mi capirebbe e tutto il resto. Forse prima, ora non vuole nemmeno vedermi. Lo so, mi ha dato della troia, non dovrei parlare bene di lui, dovrei dire le cose peggiori, ma non ci riesco. No, non ci riesco proprio. È che ha ragione, è stata tutta colpa mia. Se non c'avessi litigato per telefono, non avrebbe avuto l'incidente. Si sarebbe beccato solo una polmonite, ed invece io gli ho causato un coma. Ha ragione in tutto, è colpa mia. E poi, lui rimane sempre il ragazzo perfetto, il bimbo biondo che voleva diventare un campione di boxe, che c'è sempre stato per me. Ed io rimango una cretina, ho perso la persona più importante della mia vita per una cazzata. 

-Lali?- mi richiama la mia migliore amica dal mio stato di trans sventolandomi una mano davanti alla faccia.

-Ehm dicevi?-

-Ti ho chiesto se stasera verrai al ballo. So che ci saranno tutti. Pablo viene con Mary, Cande con Vico, Agus ha rimorchiato una del quinto, poi Gas, finalmente, ha chiesto a Rochi di andarci insieme e lei ha accettato. A me lo ha chiesto Nico e Peter di sicuro verrà con Martina.- spiega lei passandosi una mano tra i capelli.

-Ti sei risposta da sola. Non ho un accompagnatore, cosa diamine vengo a farci?-

-Vieni per divertirti, non devi per forza stare con un ragazzo. Ci sono io, ci divertiremo.-

-Si Euge, come no. Tu ti ubriacherai come al solito, e starai a ballare con Nico ed io starò seduta al tavolo a bere punch.-

-Punto numero 1) stasera dormo da te proprio per non far scoprire ai miei che mi sono ubriacata. Punto numero 2) l'alcool non ha mai fatto male a nessuno se usato in piccole quantità, non devi mica ubriacarti.                                                                                                                                   Punto numero 3) lo sai quanti ragazzi troveresti se solo non fossi una monaca di clausura?-

-Non mi va di venire China, tutto qui. Non voglio essere l'unica sfigata senza accompagnatore.-

-Ma...- cerca di ribattere lei. Troverà più di mille scuse pur di farmi andare a quel ballo, ma no, io non cederò, non ci andrò e non perché non ho un accompagnatore, ma perché non voglio vederli insieme. Non mi ci sono ancora abituata, non è bello vedere il tuo migliore amico mentre si bacia e fa cose che con te non farà mai con la sua ragazza. 

-Cristo, Eugenia ho detto di no. Ora se gentilmente aumenti il passo perché avrei un certo appetito.- constato facendo un sorrisetto sarcastico. Lei mi guarda, alza gli occhi al cielo e sospira come per disapprovo. -Muoviti cretina.- dico dandole una spinta e lasciando una risatina. 

-Stronza.- dice contro cambiando la spinta. Continuiamo a spintonarci per almeno 10 minuti, poi vedo la macchina di mio fratello venirci incontro. 

•Se l'amore non sei tu, allora non esiste.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora