Lali's pov.
Ormai sono due settimane che Peter sta in coma, due settimane che io sto in questo orrendo ospedale. Mi hanno ricoverato, anoressia dovuta a stress. Non mangio nulla, in momenti come questi credo che nessuno avrebbe fame. Sto al quinto piano, ma diciamo che ormai, l'ottavo piano è molto gettonato. Non posso lasciarlo da solo, non se lo merita. Solo Eugenia, oltre alla mia famiglia, sa della storia dell'anoressia, per tutti sono in viaggio. A volte, quando può viene a farci visita. Diciamo che i nostri genitori ci hanno tipo abbandonato, no Peter? Ma non è colpa loro, è il lavoro. Tanto noi ce la caviamo piuttosto bene. Si, come no. Starò bene solo quando lui si sveglierà, non può restare così. Io non vivo senza di lui, mi manca troppo. Sono circa le 10:00 comunque, io come ogni mattina, mi alzo dal letto e corro a prendere l'ascensore. Arrivo all'ottavo piano, e vado alla stanza di Peter, ma mi accorgo che stranamente la camera è vuota, lui non c'è. Oddio, ditemi che non è quello che sto pensando. Per favore, no.
-Ciao Lali, oggi non puoi vedere Peter, mi dispiace.- Dice Carla, l'infermiera che ho incontrato il primo giorno qui dentro, sbucando da dietro di me.-Dimmi che sta bene, ti prego.- la scongiuro io sul punto di piangere.
-Oh, si si, tranquilla. Devono fargli dei controlli, pare che stia meglio.- dice mettendomi una mano sulla spalla e sorridendo calorosamente. -È meglio che torni in camera, ti riposi un po, mangi qualcosa e guardi la TV.- propone lei.
-Non ho fame, mi sono appena svegliata e poi non mi piace guardare la TV.- ribatto io.
-Hmm...complicata la ragazza. Se chiami quella tua amica biondina?-
-Eugenia è a scuola.-
-Hmmm, non lo so. Ti piace scrivere? Non ho altre alternative.-
-Va bene, grazie.-
-Vieni, andiamo a prendere dei fogli di là.- inizia a camminare verso la segreteria del piano e, non appena arrivate prende una penna e dei fogli.
-Tieni Lali, mi raccomando, cerca di distrarti. Per qualsiasi cosa, io sono in giro per l'ospedale, magari più tardi passo a trovarti.--Grazie mille Carla, a dopo.- sorrido e mi avvio verso l'ascensore. Appena le porte si aprono, riconosco Mariano. Che cazzo ci fa lui qui? Oddio, non devo farmi vedere. Mi lancio nella stanza di una signora, anche lei in coma. I familiari che le stanno attorno si girano a guardarmi sorpresi.
-Ehmm, scusate, credo, beh, di aver sbagliato stanza.- dico impacciata. Non appena Mariano sorpassa la stanza, esco da lì con il viso completamente rosso. Prendo l'ascensore e vado nella mia stanza. Mi siedo sul letto ed inizio a scrivere, una canzone. Mentre scrivo parole a caso, i momenti con Peter mi tornano in mente, non può lasciarmi, ne ora ne mai. Accartoccio il foglio e lo lancio contro il muro, ne prendo un altro ed inizio a scrivere. Scrivo tutto quello che voglio dirgli.
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•Se l'amore non sei tu, allora non esiste.•
RomantizmLali e Peter sono due ragazzi di 16 anni che frequentano la stessa classe sin dall'asilo. Sono come fratelli. Sono entrambi molto popolari nella scuola. Hanno una band, i "Teen Angels", insieme ai loro amici: Eugenia, Nico e Gaston. Lali è una ragaz...