Capitolo 11.

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Lali's pov.
Suona la campanella ed io e Euge entriamo in classe. Alla prima ora abbiamo matematica, quindi inutile dirvi che è una noia.
-Che palle.- sbuffa Euge mentre giochiamo a tris.

-Già.- mi limito a dire io.
Tutto tranquillo, come al solito. Ad un certo punto entra la bidella.

-Buongiorno professor Lopez. Scusi il disturbo, ma ci sono dei nuovi studenti.- esclama quest'ultima lanciando occhiataccie a tutti gli studenti.

-Li faccia entrare, signora.- dice il prof togliendo gli occhiali e prendendo una penna per aggiungere i nomi al registro.
Spostiamo tutti lo sguardo sulla porta. Entrano due ragazzi con la pelle olivastra e i capelli marroni, uno più alto mentre l'altro un po più basso, entrambi due bei ragazzi.

-Niente male...- esclama Euge facendo scoppiare a ridere tutta la classe.
Poi entrano tre ragazze, una mora e molto magra con i lineamenti perfetti, una con i capelli color miele e gli occhi di un colore simile ai capelli, ed una alta con i capelli castano chiaro, quasi sul biondo.
-Oooh..- urlano tutti i maschi.

-Ragazzi, basta!- li richiama il prof Lopez. E, come ultimo, dalla porta, entra un ragazzo alto, moro, i capelli morbidi, gli occhi di un verde chiaro, fisico perfetto, ed un profumo stupendo. Un ragazzo che io conosco fin troppo bene.

-Pablo!- urlo alzandomi e correndo ad abbracciarlo.

-Cucciola, non sai quanto mi sei mancata.- dice prendendomi in braccio e stringendomi a se. Lui mi chiamava cucciola.

-Anche tu.- sussurro al suo orecchio.

-Esposito, a sedere!- mi richiama quel coglione. Io scendo da dosso a Pablo e lancio un'occhiataccia al prof. Torno al mio posto ed Euge mi guarda con una faccia da "ringraziami."

-Lo sapevi?-

-Si, anche Peter. Infatti hanno dormito da lui.-

-Perché non me lo avevate detto prima?-

-Sorpresina!- dice cercando di fare un sorriso compratore, mal riuscito.

-Ok.- dico lasciando una risata.

-Suárez, Esposito, silenzio. Ragazzi, presentatevi.- ma quel prof sente solo noi? Intanto, gli altri iniziano a presentarsi.

-Io sono Agustin Sierra, ma potete chiamarmi Agus.- dice il ragazzo più basso.

-Victorio D'Alessandro, preferisco Vico.- dice quello più alto.

-Ciao a tutti, io sono Candela Vetrano, per gli amici Cande.- dice la moretta.

•Se l'amore non sei tu, allora non esiste.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora