5. Tonfo

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Hermione mai avrebbe potuto credere che a volte assistere e soprattutto ascoltare le lezioni potesse essere così impegnativo e difficile. Il suo corpo era presente ma la sua mente completamente assente. La cosa che più preoccupava la ragazza però era colui a cui erano rivolti tutti i suoi pensieri negli ultimi giorni. Come era potuto accadere? Dopotutto aveva sempre creduto che alla fine Ron si sarebbe finalmente fatto avanti con lei e che sarebbero finiti insieme, come tutti pensavano. Ma ora non ne ora poi così sicura, nonostante cercasse di ripetersi continuamente che non sarebbero stati due sogni a sconvolgerle l'esistenza. Allora perchè quella mattina durante la lezione di Pozioni, che i Grifondoro avevano avuto con i Serpeverde, il suo cuore aveva perso un battito non appena Malfoy aveva fatto la sua entrata in classe? Sicuramente si era fatta solo condizionare da ciò che le stava accadendo. Non era certamente interessata ad una serpe come lui, nonostante il suo fascino fosse innegabile.

Hermione non fece altro che ripeterselo per tutto il giorno ma non riusciva a liberare la mente da quei pensieri. Una sola persona aveva affollato la sua mente per tutta la giornata e non ne poteva più. Durante il pranzo e anche durante la cena, più e più volte i suoi amici le avevano chiesto che avesse e cosa la tormentasse tanto. Per ora poteva ancora cavarsela con la scusa del ritorno a scuola e della già pesante mole di lavoro a cui non era più abituata. Harry e Ron sembrarono cedere, non le chiesero più niente ed Hermione potè tirare un sospiro di sollievo. Ora aveva solo bisogno di svagare un po' la mente, così si alzò da tavola, e dopo aver dato inconsapevolmente un'occhiata alla tavolata dei Serpeverde, si diresse verso i dormitori. Cercò tra i suoi libri preferiti una lettura rilassante e si diresse verso il bagno dei prefetti. Lì avrebbe potuto finalmente avere un momento tutto per lei per poter svuotare la propria mente da tutti quei pensieri indesiderati.

Il bagno dei prefetti era veramente meraviglioso: costruito in marmo bianco, con al centro una vasca rettangolare sulla quale sporgevano vari rubinetti d'oro, i quali, aperti, lasciavano scorrere all'interno della vasca diversi tipi di saponi, producendo centinaia di bolle colorate. Hermione scelse accuratamente i rubinetti da aprire e mentre l'acqua calda e il sapone riempivano velocemente la vasca, iniziò a spogliarsi lentamente. Si sciolse prima la cravatta rossa e oro, per poi sbottonarsi la camicetta bianca e rimanere in reggiseno. Con la mano dietro la schiena si slacciò anche quello e per un attimo i suoi capezzoli si indurirono al contatto con l'esterno. Poi la ragazza si sfilò la gonna e le calze. Rimasta con solo le mutandine addosso, si girò per vedere a che punto era arrivata l'acqua. La vasca era piena. Così Hermione chiuse i rubinetti, si sfilò velocemente le mutandine e si immerse nell'acqua calda. Se solo fosse stata più attenta, avrebbe sicuramente scorto il ragazzo che la osservava da dietro una colonna.

Draco aveva visto tutto, non era riuscito a staccarle gli occhi di dosso. Quando era salito al quinto piano per usufruire del bagno dei prefetti, non aveva minimamente pensato di poterci trovare qualcuno. A quell'ora erano quasi tutti in giro per i corridoi a sorvegliare gli alunni e a togliere punti alle case avversarie. Men che meno avrebbe mai pensato di trovarci la Mezzosangue, sempre così disgustosamente diligente. Stava per andarsene quando lei aveva iniziato a slacciarsi la cravatta e lui non aveva resistito. Mentre era rimasto dietro la colonna ad osservare si era chiesto il perchè, avrebbe tranquillamente potuto trattarla male come era solito fare e cacciarla di lì, così avrebbe potuto farsi un bagno in santa pace. Ne aveva veramente bisogno dopo tutti gli avvenimenti che avevano sconvolto la sua vita. E invece era rimasto lì come un baccalà a fissare quella Sanguesporco. Che diavolo gli stava succedendo?

Hermione nel frattempo si era già immersa da un po' nell'acqua calda, si era girata verso il bordo della vasca, lì aveva appoggiato il suo libro, per iniziare a sfogliarlo svogliatamente. Dopo qualche minuto lo chiuse e si immerse completamente all'interno della vasca. Riemerse poco dopo per riprendere fiato ma non fece in tempo ad ispirare che un urlo le si strozzò in gola. "Hey, hey, Mezzosangue calmati. Non ti aspettavi visite?" chiese Draco con un ghigno. Per la prima volta la Granger non sapeva veramente cosa dire. Riuscì a malapena a balbettare. "M-Malfoy?! Che che ci fai qui?". Draco se la rise di gusto. "Beh, sono qui nel bagno dei Prefetti per farmi un giro sulla mia scopa! Cosa vuoi che ci faccia qui? Sono qui per il tuo stesso motivo, non credi?" e detto questo iniziò a spogliarsi lentamente. Hermione lo guardava con gli occhi spalancati, senza fiatare. Lui era nudo, completamente nudo davanti a lei. Immerse lentamente la sua pelle candida nell'acqua.

Un tonfo. Hermione aprì gli occhi di scatto. Dopo essere riemersa dall'acqua si era appoggiata al bordo della piscina, finalmente rilassata. Forse troppo, in effetti. Dopo pochi minuti il sonno l'aveva completamente rapita. Però un tonfo l'aveva fatta svegliare di soprassalto. Ancora stordita per il sogno appena fatto e per lo spavento preso, si asciugò, si rivestì in fretta e si diresse verso i dormitori per poi lasciarsi cadere in un sonno pesante, senza sogni. Nel frattempo Draco si malediceva per essere inciampato mentre cercava di uscire dal bagno, approfittando del sonno che aveva colto la Grifondoro all'improvviso.

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