14. Sangue

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Draco rimase imbambolato di fronte alla fuga della ragazza, mai nella vita gli era capitata una cosa del genere. Si diresse svogliatamente verso i dormitori e per il primo sabato sera degli ultimi anni si ritrovò solo nella sua grande camera, il letto vuoto e freddo. La Mezzosangue l'aveva lasciato lì come un coglione. Doveva immaginare che quella maledettissima frigida non si sarebbe lasciata andare così facilmente, nemmeno se lui era Draco Malfoy, il ragazzo più desiderato di Hogwarts. Con Pansy bastava così poco: non doveva nemmeno abbassarsi a delle stupide moine romantiche. Quando aveva voglia, bastava uno schiocco di dita e qualsiasi ragazza era pronta a gettarsi ai suoi piedi, letteralmente in ginocchio. Nessuna si doveva far pregare per essere toccata da lui. Il suo orgoglio era a pezzi dopo essere stato rifiutato per la prima volta, e per di più da una con il sangue sporco. Ma poi se l'era sempre chiesto quale importanza avesse la discendenza e quale differenza facesse. Iniziò a pensare ad Hermione, dopotutto lei era una Nata Babbana, eppure tra gli studenti migliori di Hogwarts, se non la migliore di tutta la scuola. Era praticamente sicuro che senza di lei, lo Sfregiato e Lenticchia, sarebbero morti da un pezzo. Lo notava durante le lezioni che frequentava con i Grifondoro, la Granger non era una secchiona qualunque, lei era intelligente e brillante. Inoltre il suo sangue infetto non sembrava aver penalizzato il suo aspetto, era cresciuta davvero molto bene. Si ricordò del corpo nudo della ragazza, quella sera nel Bagno dei Prefetti: era perfetto. Il suo sesso iniziò ad indurirsi. Ogni sua curva era al posto giusto e aveva una bella così morbida, calda. Avrebbe voluto morderla e leccarla tutta. La sua erezione iniziò a spingere forte con la lampo dei pantaloni. La lingua di lei gli era sembrata così abile, il suo sapore afrodisiaco. Il solo ricordo di quel gusto gli fece vorticare la testa e non riuscì più a resistere. Si calò velocemente pantaloni e mutande con un solo, rapido movimento della mano, liberò la sua eccitazione pulsante e con l'immagine di lei nella mente, si toccò fino a venire e cadere tra le braccia accoglienti di Orfeo.


SPAZIO AUTRICE

Chiedo scusa a tutti i miei lettori per la brevità del capitolo e per la mia momentanea assenza da Wattpad. Purtroppo non sto passando un momento felice e il mio scrivere ne risente parecchio. Spero che continuiate a seguirmi, a commentare e a mettere stelline. Io cercherò di aggiornare più spesso e lasciare i problemi al di fuori della storia. Un bacione a tutti voi!

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