16. Letto

760 35 3
                                    

Draco correva a perdifiato per i corridoi della scuola, le scale cambiavano ma a lui non interessava. Doveva solo scappare più velocemente possibile. Il cuore sembrava volergli squarciare il petto e il suo fiato formava piccole nuvolette di fumo a causa del freddo glaciale che aveva colpito Hogwarts. Tutto era così scuro, tenebroso e le sue speranze di salvarsi si facevano man mano minori. La figura alle sue spalle non se lo sarebbe lasciato sfuggire così facilmente, non dopo che aveva fallito nel compito che gli avevano affidato. Se l'avesse preso, l'avrebbe sicuramente ucciso senza remore. Voldemort era così, senza scrupoli. Sentiva il fiato del Signore Oscuro sempre più vicino al suo orecchio e un brivido percorse la sua schiena madida di sudore. La consapevolezza della propria imminente morte aveva preso il sopravvento su Draco, fino a quando non notò una porta comparire dal nulla. Ci si fiondò dentro velocemente e si girò giusto in tempo per vedere la figura di Voldemort rimanere chiusa dall'altra parte e sparire. Si volse verso quello che sembrava un accogliente salottino munito di divanetto, due poltrone, un tavolinetto e un camino accesso, che riuscì a riportare la temperatura del corpo freddo di Draco a un valore normale. Rimase totalmente stupido quando si accorse del letto a baldacchino alla destra del salottino. Come aveva fatto a non notarlo? Era veramente enorme. 

"Allora Malfoy, che ne dici? Ti va di passare la notte con me su quel letto?". Draco rimase pietrificato per un attimo, girò lentamente il viso e quello che si trovò davanti gli fece vorticare la testa per diversi secondi. Hermione, vestita solo di un succinto completino intimo nero. Il reggiseno di pizzo e le mutandine di seta e pizzo erano ricoperte da una vestaglia nera trasparente che lasciava poco all'immaginazione. "Herm-Hermione.." riuscì a balbettare il ragazzo. "Cosa hai Malfoy? Hai perso la lingua? Di solito parli tanto." lo prese in giro la ragazza con voce calda e suadente mentre si avviava verso il letto. Draco la seguì con lo sguardo, scoprendo che la ragazza aveva un fondoschiena da urlo. A quella visione, quella che inizialmente era il principio di un'erezione, diventò qualcosa di molto fastidioso che spingeva con insistenza contro la lampo dei suoi pantaloni. Nel frattempo la ragazza si era svestita anche della vestaglia  e si era comodamente sdraiata sul letto, in una posa che spinse Draco a raggiungerla come ipnotizzato. Salì sul letto dal fondo e a gattoni raggiunse la ragazza, fino a che i loro occhi si incontrarono e i loro nasi si sfiorarono. Hermione abbassò lo sguardo e iniziò a sbottonare la camicia di Draco con una lentezza esasperante. Con altrettanta calma gliela sfilò di dosso e il Serpeverde la aiutò, gettandola ai piedi del letto. Hermione capovolse la situazione per sfilargli i pantaloni e dopo avergli lasciato diversi baci sul petto e sull'addome, glieli tolse con decisione. Draco si lasciò sfuggire un gemito di piacere e sollievo quando finalmente la sua erezione fu in parte liberata. "Malfoy ancora non ti ho nemmeno sfiorato.". Ma prima che lui potesse rispondere, lei gli aveva già fatto sparire le mutande e aveva iniziato a sfiorare la sua lunghezza. Tutto ciò che Draco avrebbe voluto dirle morì sulla sua bocca, in un gemito strozzato. Lei lo stava torturando e lui non ne poteva più, il suo corpo continuava a contrarsi senza pace. Voleva di più. "Herm-Hermione, ti prego.". "Dimmi Malfoy." disse lei in tono provocatorio, smettendola anche di accarezzarlo. "Ti prego." sussurrò di nuovo il Serpeverde. A quella supplica disperata la ragazza iniziò ad avvicinare sempre di più il viso alla sua erezione e la percorse tutta con la lingua. Draco non potè trattenere un urlo di piacere e le prese i capelli tra le mani, cercando di spingere la bocca di lei sopra la sua eccitazione. Ma lei continuava a giocherellarci, a sfiorarlo con la lingua, senza mai arrivare al sodo. Quando sentì il ragazzo supplicarla per l'ennesima volta, si calò lentamente su tutto il suo pene con la bocca, accogliendolo interamente. Un gemito più forte degli altri risuonò nella stanza.

TOC TOC TOC

"Draco ti muovi? Ho fame!" esclamò Blaise al di là della porta della stanza da letto di Draco.

Dramione. ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora