13. Bacio

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Solo dopo alcuni secondi Hermione si accorse di ciò che stava succedendo. Malfoy la stava baciando con trasporto e passione e lei era praticamente immersa in quel gesto. Il suo cervello si era spento non appena le labbra candide e morbide del ragazzo si erano unite alle sue con forza. Non riusciva a crederci. Piano piano Draco stava cercando di farsi spazio tra le sue labbra con la lingua che iniziò a leccarle maliziosamente. Lei sentiva la lingua di lui vogliosa, cercare l'accesso per la sua bocca e non riuscì a dire di no. Cosa le stava succedendo? Il bacio di Draco aveva annullato completamente il funzionamento dei suoi neuroni, sempre all'opera. Hermione aprì lentamente le labbra e si sentì travolgere dal sapore di lui. Sapore di menta fresca e di pulito. Le loro lingue continuarono a danzare avvinghiate l'una all'altra ad un ritmo alternato, più lento e più spinto. Nel frattempo, le mani del ragazzo si erano avventurate sul corpo della bella Grifondoro. La strinse per i fianchi e cercò di avvicinarla il più possibile al suo corpo. Aveva bisogno di quel corpo, e l'erezione che spingeva sulla lampo dei suoi pantaloni, non poteva che confermare i suoi pensieri. Il biondo era catturato, era totalmente preso e inebriato. Il sapore di ciliegia che aveva percepito quando aveva approfondito il bacio lo aveva fatto impazzire.

"Infine un forte profumo di ciliegia lo immobilizzò, cercò di respirare più profondamente per coglierlo ancora e ancora.."

Draco si bloccò di colpo. Hermione lo guardò stupita. "Cosa significa?" chiese con un misto di paura e sorpresa nella voce. "Non lo so Granger, ma mi piace." e detto questo prese il viso di lei tra le mani e continuò a baciarla. Lei rimase stupita per qualche secondo ma subito dopo si lasciò travolgere dalle emozioni del momento e non seppe resistere dal baciarlo con altrettanta foga. Hermione non avrebbe mai pensato che un bacio avrebbe potuto sconvolgerla in quel modo. Aveva perso la cognizione del tempo e dello spazio. Probabilmente anche per questo non si era accorta che, nel frattempo, le mani del ragazzo si erano posate sul suo sedere e lo stavano palpando vogliosamente. Non appena ebbe riacquistato un minimo di dignità e lucidità, la ragazza sussultò e si tirò indietro. "Malfoy cosa stai facendo?!" esclamò. "Dai Granger sciogliti un pochino. Sei così tesa, sempre sull'attenti." le sussurrò lui provocante. "Ma per chi mi hai preso? Non sono Pansy e nemmeno una delle tue tante conquiste!" sbottò la Grifondoro. "Mezzosangue, calmati per favore!" rispose la serpe, infastidito. Non gli era mai capitato di essere rifiutato in questo modo quando si arrivava a questi momenti. Lui otteneva sempre ciò che desiderava e le ragazze erano ben felici di aiutarlo. Era sempre stato così facile. "Non provare a chiamarmi così, stronzo!" e detto questo corse via fuori dal bagno, più veloce che poteva. Quando si ritrovò finalmente nel suo dormitorio, si ritrovò in lacrime. Trattenne a stento i singhiozzi, non voleva svegliare le sue compagne. Tantomeno Ginny, che l'avrebbe tempestata di domande. Cosa aveva pensato di fare? Baciare il Re delle Serpi e poi passare una seratina romantica a chiacchierare? Che stupida che era stata. Ma poi perché voleva passare del tempo con lui? I dubbi si fecero man mano spazio nella sua mente. Le lacrime continuavano a scorrere copiosamente sul suo viso e una domanda iniziò a torturarla. Cosa provava per lui? Aveva baciato già dei ragazzi, ma nessuno era paragonabile a quello di stasera. Le tornò alla mente Viktor, durante il quarto anno, la sera del Ballo del Ceppo. Lui era stato un perfetto galantuomo e quando arrivò il momento della buonanotte, il ragazzo di Durmstrang le aveva lasciato un bacio dolce e casto sulle labbra. Il suo stomaco si era attorcigliato e il suo cuore aveva battuto più forte per quei pochi secondi. Niente in confronto al turbinio di emozioni e sensazioni che l'aveva colta pochi minuti prima. Aveva anche baciato due ragazzi babbani. Uno proprio quell'estate, quando aveva passato due settimane in campeggio con i suoi genitori. Lì aveva conosciuto Robert, un ragazzo inglese più grande di lei, con il quale aveva scambiato qualche messaggio nel periodo successivo e niente di più. Si erano parlati molto la prima settimana, lui le era sembrato affascinante, pieno di interessi. In particolare era stata colpita dalla sua passione per la letteratura inglese. Avevano parlato per ore di Jane Austen, di Oscar Wilde, di Dickens e di Joyce, ed un pomeriggio mentre passeggiavano per un boschetto nelle vicinanze del camping, lui l'aveva fermata, l'aveva presa per mano e aveva iniziato a baciarla, mentre con le dita, immersa tra i suoi ricci, le teneva il viso. Dovette ammettere che era stato bello, romantico e dolce, ma nuovamente constatò che non poteva essere confrontato, nemmeno per un attimo, con il bacio di quella viscida serpe.

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