17. Desideri

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Draco si sedette di scatto all'udire la voce dell'amico. Aprì gli occhi lentamente e si accorse con rammarico che un'imponente erezione alzava visibilmente i pantaloni del suo pigiama. Blaise continuava impaziente a bussare alla sua porta, ma Draco non riusciva a muoversi. Rimase ancora qualche secondo a fissare il vuoto, stordito, prima di riuscire a rispondere all'amico. "Zabini tu sali, io ti raggiungo!" cercò di urlare cortesemente all'amico. "Dra, tutto bene?" chiese il moro. "Si si, non ti preoccupare, arrivo." gli rispose la serpe. "Se lo dici tu, a dopo." e detto questo, se ne andò sconsolato a fare colazione in Sala Grande. Pensò che il suo amico era parecchio strano ultimamente e che la sera stessa gli avrebbe parlato. Draco nel frattempo si infilò velocemente sotto la doccia, aprendo il rubinetto verso destra. Pensò che una bella doccia fredda avrebbe potuto evitare di farlo diventare cieco. Uscito dal bagno, si infilò velocemente la divisa, si sistemò i capelli e uscì dal suo dormitorio. Quando arrivò al tavolo dei Serpeverde si sedette vicino a Blaise e cercò di mangiare qualcosa prima delle lezioni. Suo malgrado ogni cosa che si portò nel piatto, rimase lì. Il ricordo di ciò che aveva sognato la notte precedente gli stringeva lo stomaco in una morsa. Alzò lo sguardo in cerca dell'oggetto dei suoi desideri e i suoi occhi si fermarono non appena uno sguardo colore del caramello, si posò sul suo di ghiaccio. Hermione per poco non soffocò alla vista del biondo che la fissava così intensamente. Si maledisse interiormente per aver dovuto distogliere lo sguardo per bere qualcosa, prima di morire soffocata. Quando alzò gli occhi dal bicchiere e dopo aver rassicurato Harry e Ron, cercò di nuovo il contatto visivo perso poco fa. Non dovette faticare a lungo, poiché Malfoy non aveva distolto lo sguardo da lei nemmeno per un solo secondo. Hermione arrossì violentemente al pensiero che lui era rimasto a fissarla mentre lei soffocava a causa dell'imbarazzo, provocatole da quella vista. Che quella notte avesse esagerato a scappare via in quel modo? Dopotutto non stava succedendo niente di male. Lei aveva solo baciato il Re delle Serpi ed era stato fantastico. Dovette interrompere il flusso dei propri pensieri, che le stavano annebbiando la mente e cercò di finire la sua colazione senza uccidersi. "Hermione ci sei? Ti ricordo che stamattina abbiamo due ore di Pozioni, con quella serpe di Piton." la scosse Harry. "Già vedo i nostri punti scendere vorticosamente. Siamo con Serpeverde." piagnucolò Ron. Hermione semplicemente non rispose, fece un cenno con la testa e seguì i suoi amici nell'aula di Pozioni. "Herm sicura che vada tutto bene? Sei così silenziosa." la implorò il moro. "Oh si Harry, non preoccuparti, sto bene." gli rispose tranquilla la ragazza. "Se lo dici tu." sospirò sconsolato l'amico. Cercò disperatamente di apparire calma davanti ai due amici ma l'idea di passare due ore di lezione con quella serpe non la tranquillizzava affatto. Concentrarsi le sarebbe risultato impossibile. Il professor Piton li aspettava già davanti alla cattedra e non appena furono tutti, iniziò a parlare con la sua voce cupa: "Silente vuole creare un maggiore affiatamento tra le case della scuola ed è per questo che almeno tre volte in un anno, dovrete svolgere compiti in coppia. Le coppie saranno composte da studenti di diverse case. In questo caso un Serpeverde e un Grifondoro. Avrete modo di lavorare durante le ore di lezione, ma per alcuni compiti vi sarà utile vedervi al di fuori della classe. Vi chiedo solo di evitare di scagliarvi Maledizioni Senza Perdono durante le mie ore. Mentre lavorate sul compito in biblioteca o in qualunque altro luogo, fate come volete." concluse apatico. A giudicare dalle espressioni che avevano assunto gli studenti, in classe non aleggiava sicuramente un grande entusiasmo per l'idea del preside. "Le coppie sono già formate e si trovano su questo foglio. Venite qui a vedere con chi siete e posizionatevi insieme vicino ai calderoni.". Il cuore di Hermione batteva all'impazzata mentre si avvicinava lentamente al foglio che Piton aveva lasciato sulla cattedra. Prima che la ragazza potesse leggere il nome del suo compagno, Harry, che l'aveva preceduta, si girò verso di lei, il viso cupo: "Herm sei con Malfoy." e rimase a fissarla dispiaciuto. Il cuore della ragazza si fermò per diversi secondi, non era possibile. Sarebbe sicuramente andata a finire male. O bene? 


SPAZIO AUTRICE

Salve lettori! Spero che la storia continui a piacervi e ad appassionarvi. Se avete qualche consiglio commentate pure. :)

Sto partecipando ad un concorso con la mia OneShot "Odi et amo". Se vi va, leggetela e mettetemi una stellina. Grazie, a presto bellezze! Baci.

Dramione. ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora