Charlotte

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La cosa più bella della scuola?
Il momento in cui esci e sai che domani non tornerai.
"Che ne dici se sta sera ci vediamo?solo noi due"chiedo a Jes,che non la smette di messaggiare con Tod"Allora?"gli tolgo il cellulare dalle mani,
"No,ti prego ridammelo"mi supplica allungandosi verso le mie braccia,
Ne approfitto per leggere cosa si scrivono"Ricordati di portare la coda da coniglietta"leggo ad alta voce"Non vedo l'ora di morderti tutta"spalanco gli occhi stupita,
"Ognuno ha un suo modo per divertirti"si giustifica togliendomi il telefono dalle mani,
"Wow"scoppio a ridere,mi tocca reggermi per un palo,
"Non ci trovo niente da ridere"mostra la lingua,
"Si invece"mi asciugo le lacrime"Certo che ne avete di fantasia tu e Tod"
"Questo non è niente"borbotta,
"Hahaha"un pensiero sorvola la mia mente,e se Tod fosse il vero Christian Grey?
Poso lo sguardo sulle mie scarpe, mi abbasso per allacciarle,
"Comunque per.."
Nel momento in cui sto per tirarmi su, sento qualcuno premere sulla mia spalla,
"Ops"ansima una voce femminile "Scusa"borbotta,
"Colpa mia"alzo gli occhi su di lei,
"Katrine?"mi guarda stupita
"Si"annuisco e cerco di ricordare il suo nome"C-a-r"sciocco le dita,
"Charlotte"mi corregge,
Cazzo,penso, ora mi chiederà di Alexander,mi sono completamente dimenticata.
"Non ho più ricevuto tue notizie"afferma sorridente,
"Eh si"cerco una scusa abbastanza convincente"Ho perso il foglio con il tuo numero"
"Non fa niente,lascia perdere"bofonchia"Ho acquistato il mio coraggio"ammette con un sorriso da un orecchio all'altro,
Solo ora mi accordo della sua altezza,mi supera di almeno dieci centimetri.
"No,aspetta"inizio a sentirmi in colpa"Che ne dici di fargli le domande di persona?sta sera"indico il locale al nostro fianco"Dico ad Alexander di venire"
"Alexander?"chiede confusa,
"Si,il mio fidanzato"annuisco,
"Certo"corruga la fronte"È solo che..niente,grazie mille comunque"
"Alle otto"dico cortese,
"Certo"mi bacia e va via,
Mi pulisco con le mani,una scia di rossetto bordò impregna la mia guancia,
"Katrine"Jes mi richiama,
"Dimmi"continuiamo a camminare,
"Chi è quella?"domanda,
"Una ragazza,mi aveva chiesto se potevo fare delle domande ad Alex per il suo esame,si vuole laureare in biologia"spiego,
"E tu le hai dato un'appuntamento con il tuo fidanzato?"chiede scettica,
"Non ho voglia di passare il sabato sera tra animali,biomolecole e vegetali"alzo gli occhi al cielo"Per questo lo passi con me"mi acciglio,
"Non lo so,quella non mi convince"si morde il labbro"Hai visto com'era vestita?"
"No,com'era vestita?"continuo,
"Massì,il mini abito,i tacchi"spiega,
"Allora?"inarco il sopracciglio,
"Allora?!quella è una gatta morta,fidati di una che se ne intende"afferma,
"L'abito non fa il monaco"dico,
"Si ma fa la puttana,e poi io sta sera non posso"scuote la testa,
"Forse dovrei venire a dare un'occhiata"tendo le labbra,
"Ecco!"conferma,
"Un'occhiata a casa di Tod! Ho paura di trovarci la stanza rossa"scoppio a ridere.

Mi ci è voluta una parola per essere persuasa da Jes,lascerei uscire veramente Alex solo il sabato sera? Con tutti i pericoli che ci sono in questo mondo?! Le macchine,gli ubriachi, i pervertiti..
Ma sopratutto le pervertite.

"Alexander vuoi essere picchiato a morte?"busso pesantemente,
"Eccomi"spalanca la porta e per poco non mi casca la mascella,
Fa pochi passi lasciando una scia di profumo e acqua di colonia che entrano rapidamente nelle mie narici creandomi una stato di nausea e estasi allo stesso tempo.

I capelli ingellati e i denti bianchi riflettono le luci di casa quasi come uno specchio, la camicia aperta sul petto non nasconde la sua muscolatura possente che mio malgrado tutte notano.
Si mette le mani in tasca,in stile modello americano e si avvicina a me con fare misterioso e affascinante,
"La bava"mi chiude la bocca che non avevo notato fosse rimasta aperta,
Mi schiarisco la voce e torno nel pianeta delle fidanzate iperprotettive "Dove credi di andare così?"inarco un sopracciglio,
"A cena?"chiede ironico,
"Vatti subito a cambiare"lo sgrido,
"Cosa c'è che non va?"si guarda allo specchio,
"Primo la camicia è bianca,lo sai che il bianco attira le ragazze,secondo, i pantaloni, Alexander i pantaloni,sono neri,non puoi mettere i pantaloni neri,terzo perché hai il gel ai capelli,non stai mica andando a rimorchiare"concludo"E poi questa camicia"gli chiudo i bottoni,
"Mi sono fatto bello per te"si giustifica con gli occhi dolci,
"Ma per me sei sempre bello"dico"Però lo sai che mi disturba il fatto che le altre ti guardano,nessuna ti può guardare"
"Gelosa?"chiede sorridente,
"Un tantino"indico il pollice e l'indice"E smettila di sorridere,oppure ingiallisciti i denti"
"Altro?"mi stringe la vita"Vuoi che mi rompa un naso?"
"No"scuoto la testa divertita"A quello ci penso io se osi guardare la ragazza che incontreremo sta sera"
"Quindi mentre mi parla cosa dovrei fare?"inarca le sopracciglia,
"Guarda me"sorrido compiaciuta.
Inizia a ridere"Non ci trovo niente di divertente"incrocio le braccia,
"Io si"con una mano mi accarezza il viso,con l'altra mi attrae a se,"Hai paura che faccia questo?"sussurra e si spinge su di me,indietreggio fino a sbattere contro la parete,sposto il palmo sui suoi addominali per mantenere l'equilibrio, chiudo gli occhi e mi lascio travolgere dalla passione che controlla i nostri corpi"O questo"morde il mio labbro inferiore con foga,e si ferma all'improvviso, spalanco gli occhi"Allora?"rimango con la bocca tesa verso la sua e lo stomaco in subbuglio,
"Dovresti vederti,sembra che non aspettavi altro da una vita"dice con arroganza e mi lascia un bacio sulla fronte,
"Andiamo?"prende la giacca e le chiavi,
"Si"alzo gli occhi in segno di arresa,non vincerò mai con lui,è inutile.

"Diamo il via al sabato peggiore della storia"sgancio la cintura,
"Potevi non venire sai"dice,
"E lasciarti solo con quella?nemmeno se mi paghi"mostro la lingua,
"Scommetto che sarà più innocente di un'uccellino"afferma,
"Io invece scommetto che sarà alla ricerca di un'uccellino"apro la portiera,
"Meglio marchiare il territorio"mi raggiunge prendendomi le mani,
"Giusto"gli lecco il collo"Io lo sto facendo"sussurro sotto la sua risata,"E ora possiamo andare"concludo trascinandolo dentro il locale, dove una musica anni ottanta fa come sfondo a un'ambientazione country,
"Senti,hanno messo le canzoni dei tuoi anni"abbozzo un sorriso,
"Ha ha"mi pizzica la vita,
Mi alzo in punta di piedi per cercare la ragazza maledetta,
"Vuoi una scala?"prova a prendermi in braccio,
"Lasciami subito!"gli mordo la mano"Eccola"indico una chioma mora muoversi davanti a un tavolino,
"Hey"scuote la mano nella nostra direzione,
"Vi do cinque minuti,dopo andiamo a divertirci da qualche parte"lo avverto,lui tiene gli occhi spalancati come un gufo,annuisce.

Cammino verso Charlotte mentre Alexander mi segue silenzioso.

"Ciao"mi siedo senza esitazione, fissando il suo volto che in pochi secondi si incupisce"Tutto bene?"
"Si"scuote la testa"Charlotte"porge la mano al ragazzo al mio fianco,che la stringe con un po di esitazione,
"Vieni"invito Alex a sedersi vicino a me,
Mi tolgo il cappotto e arrotolo le maniche della maglietta"Dovete parlare"dico ironica,
"Certo"comincia Charlotte guardando il blocco di fogli nel tavolo"Questa è la mia tesina,ero indecisa se fare o no un'approfondimento sugli animali che vivono nelle coste dell.."
"Vado a prendere qualcosa da bere"mi allontano verso il bar.

Riesco ad accaparrare una Coca-Cola light,mentre mi incammino verso gli intelletuali,noto un filo di tensione tra i due, tutto questo nascosto sotto due visi sconvolti,
Scruto entrambi e mi soffermo sulla mano di Alexander stretta al braccio di Charlotte con forza.

Perdo un respiro,poi un'altro e un'altro ancora.

Il bicchiere mi scivola dalle mani rotolando sul pavimento, gli sguardi dell'intero locale sono puntati su di me,
Tutti tranne due.

La musica prende ritmo e io aspetto sperando di non rivivere i momenti più brutti della mia vita.

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