Giallo.
Era tutto giallo.
La camera del bambino che sarebbe arrivato era gialla,come tutti i suoi vestiti,i giocattoli,i biberon,persino il passeggino."Non vi sembra di esagerare?"arrivò Jes,un po meno entusiasta.
"Per cosa?"Katrine si sedette vicino a lei,ormai mancava poco al parto e camminava come se avesse un camion parcheggiato davanti,
"Forse,ma dico forse é tutto un po troppo"cercò la parola adatta"Giallo"
"Ma va" scosse la testa"Finché non sapremo il sesso non voglio confondere mio figlio o mia figlia"
"E non ti è nemmeno passato per la testa di chiederlo all'ostetrica?"domandò,
"Voglio che sia una sorpresa"confermò,
"E per il nome?"continuò la sua amica,
"Anche quello sarà una sorpresa"sorrise,
"Ah"si sistemò meglio nel divano,
"Dov'è Alexander?"chiese jes,
Katrine guardò l'orologio"Eccolo qui"lo sentirono entrare,
"Buonasera"enunciò lui,era contento come una pasqua,corse a baciare sua moglie che lo accolse a braccia aperte,
"E io?"Jessica fece una smorfia,
"Buonasera anche a te"la salutò con un cenno,
"Solo perché porti in grembo suo figlio"mostrò la lingua a Katrine,
"E anche perché la amo"aggiunse lui"Come stai?"
"Il bambino scalcia un po troppo ma per il resto bene"si tenne la pancia,
"Alexander dov'è Tod?"si intromise Jessy,
"Sta per arrivare"rispose senza nemmeno guardarla,
"Ok"incrociò le braccia offesa.Quando suonarono alla porta saltò in piedi e corse a salutare suo marito,
"Dov'è?"sussurrò,
"Eccolo"mostrò il passeggino blu,
"Rosa,ti avevo detto rosa"strillò, Alex e Katrine sentirono.I due rientrarono in casa,
"Il nostro regalo per vostro figlio"disse Jessica trascinando il passeggino,
"Figlio?"kat spalancò gli occhi e con un po di difficoltà si alzò"È bellissimo,ma se nasce femmina?"
"Sicuramente nascerà femmina"fulminò Tod,che roteò gli occhi"In tal caso lo cambiamo"spiegò"Vi piace?"
"Certo é stupendo"Alexander li raggiunse,
"No"gridò Katrine,sentì un dolore lacerante alla pancia,
"Come no?"domandò Tod,
"Noo"urlò talmente forte che si spaventarono,strizzò gli occhi e si tenne per il passeggino,si sentì bagnata e appena aprì gli occhi vide che aveva bagnato il pavimento,sembravano tutti imbambolati,la guardavano come se fosse una cosa strana"Portatemi in ospedale cazzo,sto per partoriree"tuonò,
"Ma è presto"sibilò jes,
"Glielo vuoi dire tu??"domandò Kat stringendosi la pancia,
"Ok vado a prendere la macchina"uscì svelta,Katrine la seguì più lentamente,prima di uscire si voltò verso Alexander e Tod immobili"Se volete che questo bambino arrivi vivo all'ospedale deve guidare qualcun altro"commentò,
"Arriviamo"rispose Tod"Alexander"lo chiamò"Ci sei?"scosse le mani davanti alla sua faccia,
"Sta per nascere"realizzò scosso,
"Si"gli prese il viso tra le mani con violenza"Svegliati,stai per diventare papà ed è proprio questo il momento in cui devi dimostrare di essere forte"
"Sono forte"cercò di convincere se stesso,
"Bravo e ora vai ad aiutare tua moglie"lo spinse via"Vai!".In meno di mezz'ora erano già all'ospedale,i medici circondarono Katrine e dissero che da li a poco avrebbe partorito.
Pochi minuti dopo arrivarono anche i genitori di Katrine e la mamma di Alexander.
La famiglia era riunita per celebrare la nascita di quel bambino o quella bambina.
"Sta per nascere"gridavano per i corridoi,Alexander girava come un vagabondo, nove mesi e ancora non era abbastanza, non si sentiva pronto.
"È femmina sicuramente"affermò Jes,
"Ti ho detto di no"replicò Tod,
"Scommetto cinquanta sterline che nasce maschio"si aggregò il signor Felt.Per ingannare l'attesa Alexander era sdraiato a pancia in su e cantava qualche canzone,
"Tesoro"gli si affiancò sua madre"Sei pronto per entrare?"
"No"negò lui"E se poi comincia a piangere e non vuole che lo prenda in braccio?"
"Oh Alex"mormorò Jasmine"I bambini sono creature semplici e pure,non ti fare problemi"
"Ho paura di essere come mio padre"confessò"Ho tanta paura mamma"appoggiò la testa nelle sue cosce,
"Sarai un padre perfetto"gli accarezzò il viso"Per quel bambino e per tutti quelli che verrano"lo rassicurò."Alexander"gridò una dottoressa, lui ebbe un sussultò e subito dopo balzò in piedi,tutta la famiglia lo guardava.
"La sua compagna si rifiuta di partorire senza di te"si giustificò facendogli indossare un grembiule di plastica,
"Sii forte"gridò sua madre.Alexander varcò la soglia,sentiva sua moglie lamentarsi e ansimare,
"Alexander"tuonò ancora una volta Katrine prima di prendergli la mano e stringerla forte"Sto per morire"
"Stai per mettere al mondo nostro figlio amore,quante volevo l'abbiamo sognato?"sussurrò tremando lui,
"Tante"ansimò lei"Esci da questa maledetta pancia"
"Ok Katrine,sei pronta,respira e poi spingi più forte che puoi"la incitò un dottore"Brava,continua così"
"Esci porca puttana"spinse così forte che la testa uscì subito,suo marito stava per perdere i sensi,non dava più segnali di vita,era più sudato di lei,
"Spingi Katrine,spingi"continuò il dottore pronto a prendere il bambino tra le mani,lei gemette e finalmente la creatura uscì e cominciò a piangere.Il dottore tagliò il cordone ombelicale prima di sollevarlo e mostrare ai genitori il suo sesso,
"È un maschietto"urlò Katrine e cominciò a piangere,
"È un maschietto"ripeté Alexander recuperando la vista,il tatto e l'udito.Quando i familiari sentirono il pianto del bambino entrarono senza esitazione,
"È femmina?"domandò jes,
"È maschio"Alexander sorrise tornando a stringere la madre di suo figlio."Eccolo qui"comparve un'infermiera con un neonato tra le braccia,ora che era pulito potevano osservarlo meglio,
Katrine lo strinse al petto e finalmente le sue grida si affievolivano,aveva i capelli così neri che i dottori pensavano non fosse figlio della donna che l'aveva partorito,
"Alexander,sei tu da piccolo"commentò Jasmine asciugandosi una lacrima,
"È vero tesoro,è uguale a te"Kat sorrise ma Alexander era troppo innamorato per parlare,accarezzava quel bambino come se fosse oro.
Aveva un viso paffuto e dolce,gli occhi blu ed era rosso e piccolo,piccolissimo, pensò Alex.Katrine piangeva e nel momento in cui riuscì a calmarsi lasciò che il bambino venisse accarezzato da tutti,era così calmo a contatto con tutte quelle persone,ci volle poco perché la famiglia si rendesse conto che non aveva preso niente dalla madre,forse solo la capacità di addolcire con il suo sguardo innocuo.
La camera dell'ospedale cominciò a svuotarsi e rimasero solo in tre,Katrine teneva il figlio tra le braccia e Alexander cingendo entrambi toccava la pelle morbida e calda del bambino"Guarda che piedi piccoli,kat"ansimava,
"Si"baciò entrambi,con gli occhi pieni di emozione,
"È la ricompensa per tutto quello che abbiamo passato"realizzò Alex,
"Si amore,è la nostra vittoria,è il nostro bambino"sospirò,
"Come lo chiamiamo?"chiese poi lui,
Katrine si schiarì la voce"Ti presento Nicholas Clark"prese la mano del marito e lo sentì tremare,si baciarono a lungo mentre il figlio sorrideva sdentato,a lui piaceva il nome."Benvenuto al mondo Nicholas"disse suo papà.
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Assetata di te
RomanceKatrine e Alexander si erano incontrati un'anno prima,quando l'amore sembrava così semplice e li guidava anche nella città più affollata e frenetica, Londra. Ora,un'anno dopo,mentre Alexander cerca ancora di dimenticarsi di lei,Katrine torna, con un...