Riposo,soldato

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Le stagioni d'inverno e quelle d'estate erano ormai passate,il raccolto era avvenuto e la vendemmia pure,la neve era caduta e il sole aveva abbronzato le pelli più fortunate e in tutto questo Alexander e Katrine erano ancora vivi e in quel giorno di agosto festeggiavano il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio.

La casa che avevano comprato,in una piccola città lontana da Londra era piena di vita e di allegria portata dai loro nipoti.
C'erano Richard,Thomas e Adrian,i figli di colui che sognava di diventare calciatore ma aveva aperto un'agenzia di viaggi insieme a sua moglie Valerie,una dolce ragazza francese.
C'erano anche Ludovica e Sebastian, i gemellini partoriti dalla principessa o meglio conosciuta come Abbie,alla fine non aveva sposato nessun principe azzurro ma era fidanzata con uno dei tanti cattivi ragazzi che aveva frequentato durante la sua adolescenza,nonché padre dei suoi figli.

In quella giornata felice il suo cattivo ragazzo però non era presente e Abbie era completamente disperata,piangeva abbracciata alla sua mamma,
"Coraggio piccola"Katrine le accarezzò la spalle come aveva fatto sua madre tempo prima,molto tempo prima"Se ti ama ti cercherà"
"È proprio questo il problema"si spostò"Prima viene e poi se ne va,può essere amore questo?"
"Dovresti averlo imparato ormai che il cuore non segue ragioni"le scostò i capelli dietro l'orecchio,
"Si ma mamma"scosse la testa"Io mi sempre chiedo come avete fatto tu e papà a rimanere uniti,senza problemi o indecisione"

Katrine rise,se solo sapessi almeno metà della nostra storia e di quello che abbiamo dovuto affrontare,pensò.
Ma lei non poteva,nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

"Si"continuò"Siete così felici"
"Non sarai mai felice se cercherai di vivere una vita senza problemi,lo sarai soltanto quando i problemi li supererai aggrappandoti a qualcosa che riuscirà a sostenerti "sussurrò,Abbie non capì molto ma quello che aveva detto sua madre suonava così giusto.

Poco prima del pranzo Alexander stava ancora giocando a Poker con i figli di Nicholas,dopo aver mostrato le carte quasi nessuno aveva raggiunto combinazioni particolari.

"Un tris e una coppia"Richard lasciò le carte sul tavolo con sguardo vittorioso,i suoi ricci marroni danzavano sulla sua fronte,mossi dall'aria fresca che proveniva dal ventilatore,
Alexander sorrise,i suoi denti erano ancora bianchi e la sua espressione provocatoria"Scala reale"bisbigliò,
I suoi nipoti rimasero a bocca aperta"Hai barato"Sebastian incrociò le braccia,
"Non sono vostra nonna"commentò lui scrutando la moglie che portava i vassoi sul tavolo,schivando i piccoli di Abbie che correvano per tutta la casa.
"Scala reale immagino"disse lei,
"Immagini bene"borbottò Nicholas"Ma ora vediamo se riesci a farla franca anche con me"si strofinò i palmi,
"Figlio mio,dimentiche che sono stato io a crearti"mormorò,
"L'allievo batte il maestro"serrò la mascella,
"Dobbiamo pranzare"interloquì Valerie,
"Lascia stare"sottolineò Abbie"Quando si sfidano non c'è più verso di fargli cambiare idea".

Il campanello suonò e Valerie aprì la porta facendo entrare il fidanzato della cognata,
"Cosa ci fai qui?"gridò Abbie,
Jonas aveva un orecchino e quell'aria di trasgressore della regole che faceva impazzire ogni ragazza,anche Katrine aveva conosciuto un cattivo ragazzo,ma ora era soltanto un lontano ricordo.

"Ho guidato tutta la notte per venire da te"rispose lui con il fiatone"E dannazione,voglio sposarti"
La casa ebbe un sussulto e Abbie cominciò a piangere trattenendo i singhiozzi con la mano"Si"annuì baciandolo.
Alexander accarezzò la schiena di sua moglie sorridendo,dopotutto loro non erano stati poi così tanto originali.

Katrine chiuse gli occhi,erano ancora giovani e distesi su una sabbia bianca di un lontana città chiamata Palermo,tempo prima,anni prima.

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