Non temere mai

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Lunedì pomeriggio,un giorno come tanti altri.
Katrine avrebbe avuto l'ultimo orale martedì,in meno di ventiquattro ore lei sarebbe stata laureata.

In casa c'era molta tensione,lei e suo marito non parlavano più,nonostante Alexander avesse cercato di creare un ponte con lei,Kat non voleva averlo fra i piedi e la sera precedente aveva dormito nella camera degli ospiti.

Katrine guardò l'orologio,tra pochi minuti sarebbe arrivato Alexander e insieme a lui le urla.

Prese il libro e si spostò in cucina,non usciva di casa da giorni,afferrò una mela e continuò a ripetere ad alta voce.
Pochi minuti dopo sentì la porta aprirsi,senza alzare lo sguardo riprese a studiare.

Alexander la guardò,aveva una maglia larga e delle occhiaie che arrivavano fino al pavimento"Sei più calma?"domandò sottovoce,
Lei non ripose"Ti prego"supplicò"Vai a farti un giro"
"No"affermò"Non sono il tuo cane,cara,sono tuo marito"
"Non mi interessa"sibilò"Ti prego"
"Dobbiamo parlare di quello che è successo ieri"bofonchiò Alex,
Lei non sapeva di quello che stava parlando"Si,scusa"disse,sicuramente aveva detto qualcosa di troppo.
"Scusa?"ripeté"Mi hai ricattato dicendomi che saresti tornata dai tuoi,Katrine hai la minima idea di quello che esce dalla tua bocca?"
"No"negò lei"Non voglio più parlare"
"Il mondo non gira intorno a te"imprecò"Non puoi trattarmi come se fossi un pupazzo e poi ricattarmi,io verso di te ho dei doveri e anche tu"
"L'unico cazzo di dovere che ho io"sibilò"È presentarmi all'esame domani e finire quest'università"
"Io ho cercato di capirti,te lo giuro,ci ho provato Katrine,ma da un bel po di tempo a questa parte non sei più la stessa"spiegò,
"Non è colpa mia se non riusciamo a parlare"strillò"Dillo che non ti interesso più"
"Tu sei pazza"rispose"Io ho promesso di amarti e lo sto facendo"

Le loro urla amare avvolsero la casa,consumando piano piano tutto quello che avevano costruito con il sudore della fronte.

"Non voglio il tuo amore"borbottò Katrine"Voglio solo essere lasciata in pace"
"Non avrai mai pace se ti comporti così"si avvicinò a lei"Finché indosserai quella fede e vivrai sotto il mio stesso tetto non ti permetterò di mancarmi di rispetto"
"Non l'ho mai fatto"negò lei,
"E tutte quelle minacce?"chiese esasperato"Tu puoi tornare quando vuoi a vivere dai tuoi genitori,non devi stare con me per pena"
"Non sto con te per pena"replicò,
"Allora cosa ti impedisce di uscire da quella porta?non dirmi che è l'amore che provi verso di me"scosse la testa,
"Basta"colpì il tavolo con i palmi"Devo studiare"
"Devi sempre studiare"camminò verso la sua camera e si chiuse dentro per l'intero pomeriggio.

Alexander rifletté su tutto,lei non era mai stata così lontana,più la cercava e più la vedeva allontanarsi e non poteva essere solo per colpa dello stress per gli esami,Katrine stava esagerando e lui sapeva che c'era qualcosa che non andava ma lei continuava a respingerlo,dieci anni di amore rischiavano di andare perduti,insieme a una parte di lui.

Katrine si sentiva privata della forza,apatica,non riusciva ad aprirsi e sapeva che era colpa sua,aveva soltanto bisogno di uno stimolo,un'ultimatum.
Questo glielo diede Jessica,erano le sette di sera quando piombò davanti alla sua porta,sbatteva entrambi i pugni,voleva entrare ad ogni costo.

Katrine abbandonò i libri e corse ad aprirle la porta"Che problemi hai!"disse tornando dentro,
"Io?"enfatizzò,indossava un paio di jeans e una maglietta rossa al contrario"A me sembra che sei tu quella fuori di testa,è da giorni che ti chiamo"strillò,
"Studiavo"sibilò,
"Studiavi?"spalancò gli occhi come una iena impazzita,Kat iniziò ad avere paura"Ho lasciato mia figlia e mio marito per correre da te e sapere che cazzo ti passa per la testa"
"Potevi non venire"si appoggiò alla sedia"Sto facendo il possibile ma nessuno di voi mi aiuta,volete parlarli e parlarmi senza provare a capirmi"
"E dimmi,come facciamo a capirti se sei così dannatamente stronza"affermò"E se proprio vuoi saperlo tutti abbiamo passato momenti difficili ma allontanare coloro che ti vogliono bene non ti aiuterà"
"Io non ho allontanato nessuno"
"Ah no?allora dov'è Alexander?io non lo vedo"confermò,
"È in camera,e io come ho già detto sto studiando per l'esame di domani"spiegò,
"Fanculo l'esame"tuonò"Alexander si è laureato,potrebbe benissimo aiutarti se solo tu glielo permettessi,lo sai che per te si butterebbe dal quarto piano e penso che in questi dieci anni te l'abbia dimostrato"

Alexander le raggiunse,scrutò prima jes e poi Katrine,la guardò come se non fosse più niente.
Uscì di casa senza dire niente,
"Vai a prenderlo"sibilò Jessica"Cerca un po di amore in quel cuore perso che ti è rimasto,trova un po di amore e vai a prendere tuo marito"
Katrine sentì un nodo allo stomaco,le veniva da vomitare.
"Glielo devi"continuò.

Lei per un momento provò schifo verso se stessa e pensò a quello che aveva combinato,voleva piangere ma non ci riusciva.
Mosse le gambe verso la porta poi si guardò indietro"Jes io.."
"Con me hai una vita per scusarti,muoviti"borbottò.

Corse verso l'uscita,Alexander stava fumando una sigaretta sul ciglio della strada,per fortuna,pensò.

Appena lui la vide arrivare,si sentì sollevato e allo stesso tempo demoralizzato,non sapeva bene quello che avrebbe detto,anzi non lo sapeva affatto.

La pioggia cominciò a scendere e Katrine si sedette vicino a suo marito,cerco la sua mano e la sua pelle ma lui non gliela concedette,erano più freddi di una roccia ma più la pioggia li inondava più si sentivano leggeri,al sicuro.

"Parliamo"disse lei,
"Ora si eh?"bofonchiò"Hai incontrato un'altro?"si sentiva lacerato dentro,e aveva paura della sua risposta,in quel momento voleva solo scomparire dalla faccia della terra.
"Oh no,cosa te lo fa pensare?"chiese,
"Non essere ipocrita,lo so che non provi più verso di me quello che ci ha fatti unire"commentò,
Ogni goccia che cadeva cominciava a pesare.
"Guardami in faccia"prese il viso del marito"Guardami in faccia tesoro mio,non riesci a vedere l'amore che io provo per te"
"Non più"avrebbe voluto essere cieco,il suo cuore sanguinante e livido perdeva colpi ogni volta che lei lo toccava"Ma io posso perdonarti,ti perdono anche se sei stata a letto con un'altro,anche tu mi hai perdonato"avrebbe detto qualsiasi cosa in quel momento,

"Non dire stronzate, non sono stata a letto con nessuno,come potrei,sapendo che a casa ci sei tu che mi aspetti?"domandò,
"Allora cosa c'è?"la tenne per le braccia disperato"Perché non riesco più a vedere la verità in nulla?"
"Scusami,ti prego,scusami"mormorò lei cominciando a piangere,la pioggia li stava purificando come se avessero peccato per tutta vita"Perdonami se non sono stata una moglie perfetta,ti chiedo scusa"
"Cosa ti é successo,amore"l'accarezzava lavandola via da tutti i suoi errori,come lei aveva fatto con lui anni prima.

"Sono stata ingiusta con te Alexander, ho usato una maschera di indifferenza perché volevo proteggerti da quello che stavo provando,lo studio era soltanto una scusa,dentro di me c'era il caos più totale,ti chiedo scusa,colpiscimi ti prego"lo supplicò in lacrime,
"Non dire questo"le tastò il cuore,bollente"Apriti con me,dimmi cosa ti tormenta".

Katrine singhiozzò e sotto lo sguardo attento del marito disse:"Sono incinta".
Lui sbatté le palpebre,non poteva credere alle sue parole"Ripetilo"
"Sono incinta,Alexander"tremava come una foglia"Stai per diventare papà".
Lui per un momento si sentì svenire,era vero?

Voleva che qualcuno gli desse uno schiaffo in viso per dimostrargli che non stava sognando,cominciò a piangere e lei non se ne accorse,si piegò,si inginocchiò davanti a sua moglie e sollevandole la maglietta le baciò il ventre,colorando di rosa e di blu ogni suo pensiero e ogni sua speranza.

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Giovanotti e giovanotte❤️
Suona bene no?
Devo smetterla di commentare con stupidaggini dopo capitoli seri.
E finalmente è incinta,con un po di difficoltà,ma non poteva essere altrimenti dato che scrivo io.
Voglio TANTI TANTI commenti,
Peace and love💪
Vostra marghe❤️

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