Un profumo mi inebriò le narici, nuovo ma familiare, buono ma non troppo dolce e nel frattempo sfregai gli occhi con una mano chiusa a pugno e li aprii uno alla volta gradualmente, cercando di abituarmi alla luce del sole mattutino che entrava dalla finestra spalancata, segno che mia madre era passata per svegliarmi ed io non l'avevo calcolata nemmeno di striscio.
La sveglia segnava le 10:37 ma dalle urla e dalla musica sparata a mille che proveniva dal salotto mi sembrava di essere in una discoteca alle undici di sera.
Scostai il lenzuolo dal mio corpo e notai la felpa rossa leggermente rialzata sui miei soliti pantaloncini neri del pigiama, abbassai il viso inclinando il capo ed avvicinai la punta del naso alla spalla così da inspirare e percepire nuovamente quel buon profumo con il quale mi ero svegliata. Cameron.
Mi spostai a piedi scalzi verso la porta della mia stanza aprendola e facendo una smorfia nel percepire il volume della musica ancora più alto di prima.
Scesi le scale tenendo le orecchie tappate e lo sguardo che, puntato davanti a me, di tanto in tanto si spostava sugli scalini.
Svoltai nel soggiorno — da dove proveniva la musica — e vidi prima di tutto mio fratello in piedi sul divano che saltava e gridava con un microfono del canta-tu in mano ed un cappello di paglia in testa, decisamente troppo grande per lui, poi vidi Cameron che teneva in mano il telecomando — adibito a microfono, penso —, puntato verso la bocca ed una cravatta legata attorno alla fronte con un nodo.
Mi fermai ed osservai la scena mentre a squarciagola cantavano la sigla del cartone 'L'ape Maya' con molta convinzione, al che non potei fare a meno di ridere dopo qualche istante, quando Cameron prese in spalla mio fratello ed iniziò a farlo girare. In quel momento si accorsero di me e si fermarono.
O meglio, Cameron si fermò, di mio fratello vedevo solo la fac- ehm, il fondo schiena.
Ci si può confondere, chiedo venia.Lo fece scendere nuovamente a terra e poi mi guardò imbarazzato mentre mio fratello lo fulminava con lo sguardo.
«Vuoi unirti a noi?»
«Ma che scherzi? È una cosa tra uomini, lei non capisce niente»
Rispose mio fratello per me, mentre io ancora sorridevo divertita.Mi avvicinai a loro e per prima cosa posai una mano sul capo di mio fratello per sfregare il palmo sui suoi capelli e scompigliarli, sentendolo lamentarsi e cercare di togliersi dalla presa.
Nel frattempo sorrisi a Cameron mormorando 'Buongiorno' e ricevendo la stessa risposta, solo con un sorriso più bello ed un 'A te, Amanda' subito dopo il 'Buongiorno'.
«Ecco, lo sapevo io che eri una guasta feste, io me ne vado a fare colazione, voi fate come vi pare»
Sentii la vocina di mio fratello borbottare quelle parole mentre se ne andava verso la cucina sbattendo i piedi a terra.Non ci facemmo però molto caso, continuammo a guardarci e a parlare.
«Ti sei divertito?»
Mormorai, indicando con un gesto del capo la televisione ancora accesa ma messa in silenzioso accanto a noi.«Oh, devo dire di sì, ti abbiamo svegliata per lo meno»
«Era quello l'intento?»
«Sembra quasi una cattiveria.. Ma lo è davvero»
Mormorò infine, ironico, concludendo il tutto con una risata mentre io gli lasciavo una pacca sulla spalla e sbuffavo.«Basta, dopo questa direi che me ne vado a fare colazione o quel nanerottolo si finisce tutto il cacao»
Dissi indicando la cucina ed indietreggiando, afferrando però una mano di Cameron per portarlo con me e girarmi poi, per camminare in avanti e vedere dove stavo andando.Arrivata in cucina mi avvicinai ai fornelli per prendere il latte nel pentolino che mio fratello aveva preso l'iniziativa di accendere, vedendolo fumare allora spensi e tolsi la pentolina dal gas per portarla al tavolo e versare il latte nella mia tazza e in quella di mio fratello, chiedendo a Cameron se lo volesse anche lui per poi versarglielo una volta sentito il suo 'Sì'.
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One
Fiksi Remaja"per quanto inventivo possa essere il diavolo, lo schema quotidiano non variava mai" Voleva un'estate entusiasmante, voleva dare una svolta alla sua vita. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, Amanda Miller rimpiangerà i bei vecchi tempi in cui er...