«Ed ora dovrei isolare la y, giusto?»
Annuii per l'ennesima volta e sbuffai, ripetevamo gli stessi esercizi da due ore ma Matt non ne voleva sapere di capirli, così Cameron se ne stava seduto sul bancone della cucina a studiare storia, mentre io rimasi incastrata negli esercizi di matematica con Matthew.«È semplice in fin dei conti, non capisco perché la vedano come una disgrazia»
Disse Matt, ricevendo una fulminata da parte mia mentre Cameron se la rideva tra se e se.«Io una mezza idea ce l'avrei»
Mormorai nella disperazione del momento prima di accasciarmi sul tavolo e lasciar cadere il capo tra le braccia incrociate.Il campanello salvò la momentanea esasperazione e mi riportò alla realtà, così andai ad aprire ringraziando il cielo e sperando che qualcuno fosse venuto a salvarmi, e così si può dire che successe.
«Tanya, oh, Tanya, grazie a dio»
Piegai lievemente le ginocchia ed arrivai teatralmente a circondarle la vita con le braccia per stringerla in un piccolo abbraccio e premere la fronte contro il suo ventre, fingendo piccoli borbottii di lamentele disperate.«Cos'è tutta questa felicità di avermi qui»
Rise, cercando di entrare in casa mentre io, lentamente, mi staccai dal suo corpo per farla entrare.Richiusi la porta e la guidai in cucina con un sorriso, ridendo nel sentire il suo commento alla vista di Matthew.
«Oh, ora capisco»
«Ciao, Tanya»
«Matthew»
Si salutarono così, ed il gelo scese nella stanza.«Direi che possiamo continuare in camera mia, Matt?»
Cameron ed io ci guardammo e sgranammo gli occhi, così assecondai la sua decisione ed annuii, richiudendo i libri e lasciando che Matt li riprendesse prima di volatilizzarsi in camera di Cameron.«Che orrore»
Commentò Tanya, servendosi con un bicchiere di succo per poi scolarselo tutto in meno di un batter d'occhio.«Non la smetterete mai voi due, vero?»
«Se la smettesse lui, forse lo farei anche io»
«Ti faccio notare che hai iniziato tu, ora»
Restò in silenzio, poi alzò le spalle e si girò, posando il bicchiere nel lavandino.Ignorò il mio commento, sapendo che avevo ragione, e risi per questa sua reazione, così ci avviammo verso camera mia, salendo le scale.
«Vado un attimo in bagno»
«Ti aspetto in camera, boss»
Mormorai in risposta, sorridendole mentre io entravo in camera mia, chiudendo la porta e lei si fece strada verso il bagno.Nemmeno il tempo di sedermi sul bordo del letto che Tanya si mise a sbraitare parole indecenti, allora, veloce, mi sporsi dalla porta della mia stanza e notai che dall'altro lato Cameron fece lo stesso, così che entrambi ci godemmo la scena di Matthew e Tanya che si urlavano addosso mentre noi ridevamo, dalle nostre rispettive stanze.
«Ti sembra il caso di entrare in bagno senza bussare?»
«Oh andiamo, lo sanno tutti che ce l'hai piccolo, di che ti preoccupi ormai»
«Certo, tu lo sai molto bene, ne hai di esempi con cui fare paragoni»
«Mi stai dando della puttana per caso?»
«L'hai detto tu»
«Potresti imparare ad usare le chiavi, nella tua casa di marzapane non le usi?»
«Come mi chiudo a chiave in un bagno che la chiave non ce l'ha? Bussare ti avrebbe rovinato le unghie?»
Mi pare inutile dire che ogni tentativo di intromissione da parte mia o di Cameron era inutile, tanto che ad una certa sentii Tanya dire "Amanda scusa ma non ce la faccio, ci vediamo domani" e Matthew dire poi "Ah non provarci, me ne vado io, ciao Cameron, ci vediamo domani" e poi entrambi scendere contemporaneamente le scale, prendendosi a spintoni ed urlandosi addosso fino a quando la porta d'ingresso non venne sbattuta brutalmente.«Ti va un film?»
«Andata»
La proposta di Cameron venne soddisfatta poco dopo quando, indifferenti dell'accaduto, scendemmo le scale mettendoci a sedere sul divano.
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One
Teen Fiction"per quanto inventivo possa essere il diavolo, lo schema quotidiano non variava mai" Voleva un'estate entusiasmante, voleva dare una svolta alla sua vita. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, Amanda Miller rimpiangerà i bei vecchi tempi in cui er...