[CAPITOLO 15]

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16:17
Sono in stanza e sto ascoltando la musica con le cuffie, oggi non so priorio cosa fare, in realtà dovrei fare i compiti ma no, non mi va, al massimo li faccio domani mattina in classe.
Sento il mio stomaco brontolare, oggi non ho pranzato perché quando sono arrivata a casa da scuola mi sono addormentata subito.
È appena iniziata e già mi sta stressando.

Decido di andare in cucina alla ricerca di qualcosa di buono da mettere in bocca.
Apro il frigo, e prendo fuori la Nutella e i toast.
Perfetto.

Sento dei passi provenire dal salone

<<hai fame?>> mi chiede papà.

<<abbastanza>> dico pittecchiando le dita su sul tavolo, aspettando che il mio toast si riscaldi.

<<scusami ma oggi sei crollata appena tornata e non volevo svegliarti per il pranzo>>

<<hai fatto benissimo>>

Il mio toast salta su dal tostapane, caldo e croccante come piace me.

Prendo la Nutella e la spalmo sul panino divertendomi a creare forme strane.

<<stasera che fai?>> mi chiede.

<<non so, credo che resterò a casa, devo ancora iniziare a fare i compiti>> dico mettendo in bocca un pezzo del mio toast.

<<perché?>> aggiungo

<<perché io e Anne avevamo intenzione di cenare fuori>>

<<solo voi due?>> chiedo.

<<si, una sorta di cena romantica>> risponde.

<<ohw bello, mi fa piacere>> sorrido, anche se avevo paura di avere un dente nero a causa della Nutella.

<<solo che mi dispiace lasciarti da sola>>

<<papi ma stai tranquillo, non mi annoierò.
Sicuramente mangerò  qualche schifezza, farò compiti e mi addormenterò guardando un film, come sempre>>

<<sicura?>>

<<sicurissima>>

<<spero che Dane stasera non esca, così magari, ti fa compagnia lui>>

<<già>> rispondo ingoiando il pezzo che avevo in bocca.

<<vabbe amore, allora io vado okay? Se hai bisogno di qualcosa, chiamami!>>  si avvicina per darmi un bacio sulla guancia 

<<certo, rilassati>>

Mio padre  è sempre stato un uomo ansioso ed io, sfortunatamente, ho preso da lui.

<<ah, e vai in bagno a lavarti i denti e la faccia  prima che arrivi qualcuno per parlarti, sei tutta sporca di Nutella>> ridacchia ed esce dalla cucina.

Come non detto, che figura di merda.

Pulisco la cucina velocemente  e mi avvio verso il bagno sperando di non incontrare Dane.
Arrivo in bagno, prendo le salviette strumenti e mi stucco.
Poi mi lavo velocemente la faccia e i denti.
Vado in camera e decido di mettermi qualcosa di più comodo.
Prendo dei pantaloncini della tuta neri, e la maglia dell'Adidas a maniche corte.
Non c'è nemmeno bisogno di farmi la coda siccome mi sono tagliata i capelli.
Ho sempre tenuto i capelli lunghi ed ogni estate morivo di caldo e mi toccava farmi ogni giorno la coda; era abbastanza brutto avere ogni giorno la stessa orribile pettinatura.

Scendo giù con i libri pronta per fare i compiti per domani, mi metto bella comoda sul diario ed apro il mio "bellissimo" libro di Francese.
Sento un peso sul divano e mi giro di scatto.

<<sembri un fantasma, non ti sento mai arrivare>>  sbuffo.

<<o magari hai problemi di udito>>

<<ah-ah>> alzo gli occhi al cielo e ritorno sui miei esercizi di francese.

<<vuoi una mano?>> mi chiede.

<<non ne ho bisogno grazie>>

<<io li ho già fatti, vuoi copiarli?>>

<<mh  va bene>> 

<<ecco lo sapevo>> sorride e sale le scale per andare in camera sua, in meno di 2 minuti  è già giù.

<<hai fatto veloce>>

<<dovevo solo prendere un libro...>>

Sfoglia le pagine fino ad arrivare a quelle dell'esercizio

<<sei bravo in Francese?>>

<<certo>>

<<mi devo fidare?>>

<<credo di..si>> sembra più una domanda,  non era convinto, ma vabbe' non importa, basta che lo finisco in fretta.

<<stasera esci?>> chiedo, sperando che la sua riposta  sia 'no'

<<non credo, te?>>

<<sto a casa>>

<<pizza?>> chiede.

<<di nuovo? L'abbiamo mangiata pure ieri sera>> sbuffo.

<<non ci si stanca mai della pizza>>

Sospiro  <<eh va bene, pizza>>

<<se ne sono già andati?>>

<<a quanto pare si>>

<<che carini>>

<<chi?>>

<<Come chi?>> chiede.

<<ah papà e Anne? Si, sono carini>>

<< Dane.... >> dico

<<si?>>

<<ho voglia di uscire>>

<<stasera?>>

<<si?>>

<<andiamo a mangiare la pizza fuori?>> mi chiede.

<<per me va bene>>

<<vai a prepararti su>>

<<e se volessi uscire così?>>

<<Mega, ti conosco ormai>> ridacchia

<<okay vado a prepararmi>>

Vado in camera e apro l'armadio, di sera ho sempre freddino quindi cerco di mettermi qualcosa di più pesante, ma cosa?
Tiro fuori dei leggins neri ed una maglia  a maniche corte bianca abbastanza lunga, con sopra una giacchetta di jeans imbottita.
Mi faccio i capelli lisci e mi trucco un po' più pesantemente rispetto agli altri giorni.
Mi spruzzo un po' di profumo, prendo la borsa al volo e scendo giù velocemente, quasi cadeva  dalle scale.

<<stai attenta>> dice Dane ridendo per la scena di pochi secondi fa.

<<dai andiamo, muoviti>> gli do uno schiaffo sulla spalla e mi avvio verso la porta.

//spazio autrice

Scusate  se ieri non sono riuscita a pubblicare il capitolo ma stavo cercando disperatamente di prendere il Pass per incontrare Shawn a Milano.

Spero che questo capitolo vi piaccia♡

-Alessia

Brøkən Dreåm§ ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora