Chapter 5

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Chapter 5

La mattina seguente la luce che riusciva a penetrare dalla finestra aperta mi svegliò troppo presto. Riluttante aprii gli occhi guardandomi in giro. Un figura attirò la mia attenzione. Dopo essermi abituata alla luce del mattino vidi con chiarezza Liam seduto sulla sedia della mia scrivania, rivolto verso di me. Stropicciai gli occhi e mi stiracchiai. Lui si alzò ed esitante si avvicinò al letto. Mi chiese il permesso con lo sguardo e io annuii piano. Si sedette accanto a me sul letto.

<<Ciao.>> Disse con dolcezza.

<<Ciao.>>Risposi io con la voce ancora assonnata.

<<Signor Payne, mi stavi guardando dormire?>> Chiesi strappandogli un sorriso. Sembrava leggermente imbarazzato, colto sul più bello.

<<Aspettavo che ti svegliassi.>> Si rilassò appoggiando la testa contro la testata del letto.

<<Allora, com'è andata ieri sera?>> Chiese curioso.

<<Potrei farti la stessa domanda.>>

<<Touché.>> Alzò le mani e mi rivolse un sorriso da mozzare il fiato. Iniziavo a capire perché le ragazze si giravano verso di lui quando arrivava da qualche parte.

<<Prima tu, però.>> Mi incitò con la mano a raccontargli della sera prima. Il sorriso ebete mi ricomparve in volto.

<<Bhé, mi ha accompagnata a casa... Abbiamo parlato... Dice che io e te sembriamo molto vicini e che ci conosciamo da molto.>>

<<Avete parlato anche di me?>> Subito si fece orgoglioso, prendendomi in giro. Gli colpii scherzosamente un braccio. Rise, prese la mia mano tra le sue e mi guardò. Sembrò ricordarsi qualcosa e mi lasciò andare.

<<Poi?>> Arrossii alla sua domanda. Mi guardai le dita intrecciate.

<<Mi ha baciata...>> Aspettai un attimo prima di alzare lo sguardo e incontrare il suo.

<<Vedi, Amy? Te l'avevo detto che tu gli piacevi. Spero questo possa farti capire quanto sei carina e speciale.>> Mi sorrise, poi aprì le braccia e io mi buttai tra di esse. Mi strinse contro di lui, facendo scorrere una mano lunga la mia schiena.

<<Sono così felice per te, Amy.>>

<<La tua serata, invece?>> Gli chiesi un po' per cambiare argomento. Appoggiai il mento sul suo petto.

<<Bhé, io e la pazza abbiamo parlato, almeno lei parlava. Ci ha provato e finché c'eri tu sono stato con lei per tenerla lontana da voi, ma appena ve ne siete andati con una scusa me la sono filata.>> Conluse con una risata. Mi sorpresi a osservarlo ridere, gli si illuminava il volto ed era così... Aggettivi che non avrei dovuto pensare di lui si aggiravano per la mia mente.

<<Pensavo ti piacesse.>> Commentai distratta, non rendendomi conto di averlo detto ad alta voce.

<<Amy, a me non piacciono le ragazze come lei. Le trovo patetiche.>>

<<Oh. Allora qual'è il tuo tipo ideale?>> Soppesò le mie parole e sembrò rifletterci.

<<Mi piacciono le ragazze che sanno ridere, tener testa alle persone, che possono essere distratte o impacciate ogni tanto.>> Si fermò puntando gli occhi cioccolato nei miei, sorridendo timido. Qualcosa alla bocca del mio stomaco si mosse attorcigliandosi su se stesso, una strana, meravigliosa sensazione si diffuse dentro di me. Poco dopo, però il suo sguardo cambiò facendo comparire quella luce che iniziavo a conoscere bene.

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