Chapter 11
Era giovedì. Mi faceva piacere perché voleva dire che mancava un solo giorno al weekend. Arrivai a scuola in orario, questo mi permise di vedere Ryan in lontananza che salutava i suoi amici come il giorno prima. Quel giorno però si voltò nella mia direzione e un sorriso amaro comparve sul suo volto. Forse la teoria di Jess stava iniziando a dare i suoi frutti. Prima che potessi salutare Ryan anche con un semplice gesto della mano arrivò l'ideatrice del piano.
<<Sta funzionando! Vedi?>> Sorrise impettita tutta soddisfatta di se stessa. Scrollai le spalle e le diedi ragione. Entrammo in aula, Jess mi proibì di salutare Ryan.
<<Così facendo svanirebbero i pochi risultati che stai ottenendo! Aspetta ancora un attimo e sarà lui a venire da te, fidati.>> Sospirai sperando che le strane idee di Jess mi portassero dove lei aveva previsto. Quel giorno c'era la mia lezione preferita, dove ci permettevano di scrivere racconti. Avevo chiesto al professore se potevo portare la storia che avevo già cominciato a casa, più che altro sembrava sorpreso del fatto che scrivessi per conto mio quindi accettò la mia richiesta. Continuai la storia immergendomi completamente, non mi rendevo conto dei miei compagni attorno a me, ero nel mondo creato da me stessa, dove le regole e il finale lo decidevo io. Mi resi conto del fatto che la campanella fosse suonata dal grande rumore provocato dalle sedie degli altri studenti che strisciavano sul pavimento. Ero sempre l'ultima a uscire, salutai il professore e mi diressi verso il cortile della scuola. Non c'era già praticamente più nessuno, avevo fatto tardi.
<<Sapevo che saresti uscita per ultima.>> Disse una voce alle mie spalle. Mi voltai e vidi Ryan alle mie spalle, teneva le mani dietro alla schiena ed era appoggiato a un muro. Quella ragazza aveva ragione.
<<Ciao Ryan. Non c'è il rischio che i tuoi preziosi amici ti vedano in mia compagnia?>>
<<Che si fottano i miei amici, Amy. Non m'importa più di quello che loro pensano, di quello che potrebbero dire, della mia immagine e notorietà. Mi importa solo del fatto che tu mi sei mancata da morire in questi due giorni, so che ci stiamo solo vedendo, e che non ci conosciamo ancora molto, ma tu mi piaci Amy! Ti prego, perdonami, perdona la mia immaturità.>> Lo guardavo a bocca aperta, sembrava davvero cambiato. Speravo non fosse una facciata, ma rimasi comunque sulla difensiva.
<<Cosa vuoi Ryan?>>
<<Una seconda possibilità. So che non me la merito e che spesso non viene concessa, ma ti posso assicurare che sono pentito di ciò che ho fatto.>> Si mosse più avanti tirando fuori da dietro la schiena un mazzo di fiori e porgendomeli. Li guardai scioccata.
<<Ed mi ha fatto un discorso, mi ha fatto capire cosa mi stessi perdendo. Mi ha detto che quando si chiede scusa a una ragazza si portano dei fiori. Possiamo riprovarci?>> Ero ancora un po' titubante, ma in fondo era quello che volevo, no? Stare con Ryan, che lui tornasse. E l'aveva fatto. Forse meritava una seconda possibilità. Accettai i fiori, un mazzo di tulipani gialli e rossi.
<<Nel linguaggio dei fiori significano che c'è il sole nel tuo sorriso e che questa è una dichiarazione d'amore.>>
<<Mi sto mettendo in gioco per te, Ryan. Non spezzarmi il cuore.>>
<<Non lo farò. Prometto.>> Mi guardò timido e chiese il permesso di potermi baciare. Annuii piano e lui lentamente si avvicinò. Era un bacio dolce, leggero come l'aria attorno a me.
<<Ryan...>>
<<Si?>>
<<Sono felice che sei qui.>>
<<Anche io.>> Sorrise. Mi piaceva quando sorrideva, qualcosa in lui si accendeva, una luce negli occhi. Dovevo andare a casa, voltandomi mi parve di vedere un'ombra in lontananza, ma non vidi nessuno. Ryan mi accompagnò fino al cancello, lui doveva andare nella direzione opposta. Ci salutammo con un bacio. Camminando verso casa ripensai a quello appena accaduto e sospirai felice. Era come poter tornare a respirare. Vidi Liam poco più avanti di me sulla via, chiuse la chiamata che stava facendo. Si voltò nella mia direzione e fece un sorriso, lo stesso che aveva fatto a Cindy tutta la serata al Candy's e a me quando stavamo parlando di Ryan.
<<Cosa c'è?>> Gli chiesi dopo averlo salutato.
<<Perché?>>
<<Liam, hai fatto la stessa espressione che usi con Cindy...>> Fece uno sguardo colpevole.
<<Scusa. Ti ho vista con Ryan prima. Ero venuto a prenderti, ma ti ho trovata in compagnia...>> Era lui l'ombra che avevo visto, allora!
<<Sì, io e Ryan abbiamo parlato, si è scusato e abbiamo fatto pace. Mi dispiace, non ti avevo visto o sarei venuta con te. Perché il problema è questo, vero?>> Non mi guardava in faccia, fissava il sasso che prendeva a calci. Lo afferrai per un polso, costringendolo a voltarsi verso di me. Fissai il mio sguardo nel suo in attesa di una risposta.
<<Lui non mi piace, ok? Odio come ti ha trattata e non penso sia giusto per te.>> Confessò alla fine con un po' di tristezza nella voce.
<<Mi ha chiesto scusa, ha promesso che non si comporterà più in questo modo.>>
<<E se fossero solo parole?>> Rimasi senza parole. In fondo poteva aver ragione.
<<Io ci sarò, Amy. Sempre. Non voglio che tu soffra ancora a causa di quel idiota.>>
<<Non lo farò.>> Cercai di convincerlo. O forse cercavo più che altro di convincere me stessa. Neanche io volevo soffrire di nuovo per Ryan, ma lui aveva promesso di non spezzarmi il cuore e di lui mi fidavo, volevo fidarmi. Liam mi abbracciò teneramente e mi accompagnò a casa.
<<Sabato da Candy's con i tuoi amici, giusto?>>
Annuii.
<<Ci sarà anche lui?>>
<<Sì...>>
<<Me ne farò una ragione. A domani.>> Lo fermai.
<<Perché non torni, dopo?>>
<<Ho bisogno di stare un po' da solo, scusa. Sarei comunque una pessima compagnia questa sera. Ci vediamo domani, ok?>>
<<Ok...>> Mormorai poco convinta. Mi salutò lasciandomi con un bacio sulla guancia. Entrai in casa e raccontai a mia madre della pace con Ryan.
<<Ne sono felice tesoro. Però tu non lo sembri... Problemi?>>
<<Penso che sia la stanchezza.>> Aprendo la porta della camera vidi Liam l'orsetto. Lo presi e lo strinsi forte, mi addormentai abbracciandolo.
~
Ryan che si fa perdonare, siete contente o tifavate per una confessione di Liam? Spero vi sia piaciuto, votate e commentate!
C: Graziee!
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More Than This
FanfictionUna leggenda narra che da una storia incompiuta ne possano uscire i personaggi. Che sia vero? A Amy non importava. Quello le che importava davvero era...