Chapter 6

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Chapter 6

Non appena uscii di casa vidi Ryan sul vialetto. Lo salutai con un gesto della mano da lontano, ma non appena mi avvicinai lui mi prese tra le braccia e stampò un dolce bacio sulle mie labbra.

<<Ciao.>> sussurrò.

<<Ciao.>> risposi. Non ero ancora abituata alle sensazioni che si creavano dentro di me ogni qual volta che lui mi toccava. Sorrisi in leggero imbarazzo non abituata a quel genere di cose.

<<Dove si va?>> chiesi per rompere il silenzio. Lui sorrise e mi prese per mano.

<<Pensavo di prendere un gelato, ti va bene?>> Chiese affettuoso. Sorrisi annuendo, ero ancora distratta dal bacio e dal contatto così intimo che le nostre mani mi sembravano fare. Eppure... Scacciai dalla mia testa la fastidiosa vocina che si insidiava tra i miei pensieri. Cercai di riallacciarmi al discorso di Ryan con successo. La gelateria in cui mi portò era un po' fuori, non la conoscevo, come nessuno che veniva a scuola con noi. Nel tragitto avevamo parlato del più e del meno, senza troppo impegno, iniziando piano piano a conoscerci. Presi il mio gelato preferito: limone. Lo adoravo nelle giornate calde, perché rinfrescava e dissetava. Ryan mi accompagnò ad una panchina dove entrambi ci sedemmo per gustare con tranquillità il nostro cono.

<<Pensavo che il tuo amico fosse solo di passaggio, per quanto rimane?>> Chiese lui dopo un po'. Prima di rispondergli lo osservai, quella domanda sembrava avere un doppio fine.

<<Liam ha deciso di fermarsi per un po' non ha ancora deciso per quanto.>> Mentii, anche se solo parzialmente. Non sapevo neanche io quando se ne sarebbe andato, ma soprattutto come.

<<Perché? Qualcuno è geloso?>> Chiesi a Ryan ridendo e colpendogli scherzosamente il braccio. Lui si fece serio.

<<Un po'... È che siete così vicini. E...>>

<<E...?>> Lo incitai a parlare.

<<Ha uno sguardo che non mi piace quando ti vede o parla di te.>> La sua affermazione mi colpì in un modo che non avrei creduto. Qualcosa nel mio stomaco si attorcigliò. Sorrisi imbarazzata.

<<Sarà una tua impressione.>> Cercai di tagliar corto. Lui annuì non troppo convinto e cambiò discorso. Dopo il gelato ci incamminammo verso una meta non stabilita.

<<Se devo essere sincera mi piaci da tanto, Ryan.>> Gli dissi in un momento di sincerità senza pensarci troppo.

<<E tu mi piaci tanto, Amy.>> Disse lui fermandosi nel centro di questo grande campo incolto pieno di fiori. L'aria era leggera, il cielo un cerchio limpido sopra di noi. I fiori formavano una folla silenziosa nella quale non riuscivo a sentirmi sola con Ryan al mio fianco. Mi piaceva quel luogo. Osservai Ryan piegarsi e strappare dei fiorellini gialli dal prato fiorito. Ne prese uno più grande e aperto, bellissimo e si avvicinò piano a me. Mise il fiore tra i miei capelli dietro il mio orecchio.

<<Sei bellissima.>> Disse con semplicità. Si avvicinò ancora di più eliminando la poca distanza che c'era tra di noi. Nel centro di quel paradiso fiorito, dai mille colori e profumi mi baciò con dolcezza. Si staccò un poco e mi sorrise. Guardando il cielo ci accorgemmo che il sole era scomparso da sopra le nostre teste e che si stava facendo tardi. Ryan mi accompagnò a casa. Arrivati davanti alla porta sorrise e scese lungo il mio braccio per prendere la mia mano tra le sue.

<<Mi sono divertito molto questo pomeriggio. >>

<<Anche io.>> Non riuscivo a trovare le parole adatte, mentre a lui uscivano queste frasi perfette, quasi da copione.

<<Non volare via, mio piccolo fiore.>> Sussurrò lasciandomi con un bacio soffice sulle labbra. Lo guardai allontanarsi prima di entrare in casa. Mi fiondai nel mio mondo, nella mia stanza, dove trovai Liam ad aspettarmi. Entrai come in sogno, un sorriso ebete sul viso e un'espressione da perfetta imbecille.

<<Allora?>> Chiese Liam ridendo mentre mi osservava curioso e divertito.

<<È stato... Perfetto.>> Sospirai buttandomi sul letto.

<<Racconta.>> E così feci. Dissi a Liam del gelato, della passeggiata, arrossii mentre gli descrivevo la parte in mezzo al prato fiorito. L'unica parte che tralasciai fu la discussione sull'amicizia tra me e Liam. Si era steso accanto a me sul letto. Mi osservava attento mentre parlavo, senza perdersi una sola parola o espressione. Alla fine mi abbracciò.

<<Mi sembri felice.>> Disse con un tono quasi amaro.

<<Lo sono.>> Lo rassicurai con dolcezza. Non mi capacitavo di avere quella fortuna. Cosa posso volere più di così? Pensai felice.

<<Allora io lo sono per te.>> Mi sussurrò stringendo mi leggermente più forte. Mi sentivo così al sicuro. Si allontanò un po' in modo da guardarmi negli occhi.

<<Dovresti chiamare Jess.>> Depositò un bacio sulla mia guancia ed uscì dalla stanza lasciandomi sola. Seguii il suo consiglio e composi il numero di Jess. Non riuscivo però a togliermi dalla testa tutte le emozioni provate durante quel giorno. Un gridolino dall'altra parte della cornetta mi fece tornare alla realtà. Jess iniziò a fare domande a raffica, mentre il suo istinto da giornalista si faceva sempre più evidente. Era una reporter da prima linea, io l'avevo sempre detto. Raccontai anche a Jess la storia del mio appuntamento e lei sembrava più felice di me. Sorrisi pensando alla mia amica.

<<Potremo fare delle uscite a quattro adesso!>> La sentii proporre super eccitata dopo un po'. Risi piano. In fondo sarebbe anche potuta essere una bella idea.

<<Ti va un film questa sera?>> Mi propose. Ero meravigliata. Era da troppo tempo che non passavamo una serata solo lei ed io. Niente Will, niente Ryan. Sorrisi e accettai. Informai mia madre dei miei piani e anche lei ne sembrava felice.

<<Era ora che passaste del tempo assieme. Divertiti tesoro.>> Disse lasciandomi per andare chissà dove. Uscii nuovamente di casa per raggiungere la mia migliore amica. Ringraziai che quel weekend non dovevo studiare molto, mi sarebbe bastata la mattina seguente. Uscendo mi scontrai contro qualcuno.

<<Stavi scappando?>> Mi chiese Liam con una strana espressione che non riuscivo a decifrare.

<<No, sto andando da Jess per un film.>> Lo guardai con affetto.

<<È un problema se ti accompagno?>> Chiese guardandomi con una faccia dolce. Scrollai la testa sorridendo. Ci incamminammo, dopo un po' sospirai, presi coraggio e parlai.

<<Liam stai bene? Da quando sono tornata sembri... Strano.>> Lui mi guardò sorpreso, soppesò le mie parole e infine mi mise un braccio attorno alle spalle stringendomi più vicino.

<<Forse mi stavo abituando all'idea di averti solo per me.>> Rispose alzando le spalle.

<<E poi lui non mi convince.>> Prima che potessi replicare in qualsiasi modo arrivammo davanti a casa di Jess. Lui si fermò, mi guardò per un attimo negli occhi poi mi abbracciò. Mi strinse forte, come se non ci fosse stato un domani. Inalai il suo dolce profumo. Gli lasciai un bacio sulla guancia e mi avviai verso la casa di Jess.

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