Chapter 18
Mi svegliai urlando nel cuore della notte. Ero sola nel mio letto, un incubo mi aveva perseguitata. Con il cuore che batteva forte nel petto mi misi a sedere. Liam comparve accanto a me.
<<Perché non eri qui?>> Bisbigliai ancora terrorizzata dal sogno.
<<Non riuscivo ad addormentarmi, continuo a pensare che se solo...>>
<<No. Non pensare ai "se solo". Rovinano la vita, fidati. Tu hai fatto tutto, tu c'eri, ci sei sempre.>> Lo vidi tranquillizzarsi un po'.
<<Poi non volevo disturbarti.>> Aggiunse piano. Aggrottai le sopracciglia in cerca di una spiegazione.
<<Ho un sonno molto agitato, spesso dovuto a degli incubi terribili.>> Era ancora seduto sulla sedia della scrivania accanto al mio letto.
<<Anche io ho fatto un incubo.>> Mormorai. Si sentì subito in colpa.
<<Perché non eri qui? Con te non faccio incubi.>> Si morse un labbro e mi guardò colpevole.
<<Scusami Amy.>> Gli sorrisi, non era colpa sua, ma sentirlo accanto a me mi tranquillizzava.
<<Da quando non dormi una notte tranquilla?>> Gli chiesi questa volta io preoccupata. Sembrò rifletterci un po'.
<<Adesso che mi ci fai pensare, quando ho dormito con te non ho fatto neanche un incubo.>> Sorrisi e lo feci accomodare accanto a me sul letto.
<<Di cosa trattano i tuoi incubi?>> Gli chiesi in un sussurro. Sapevo che era una domanda difficile, ma speravo che parlarne gli avrebbe fatto bene. Si tese, mi strinse più forte come era abituato a fare e inspirò profondamente.
<<Nella maggior parte ho la possibilità di poter rivedere mia madre, lei è lì davanti a me e io sto per raggiungerla, ma lei si allontana sempre di più fino a scomparire. Quando arrivo nel punto in cui era trovo un mucchio di cenere. Ma adesso...>> Alzai lo sguardo per osservarlo, mi sembrò quasi imbarazzato.
<<Adesso?>> Seguì un breve silenzio.
<<Ho iniziato a sognare di perderti. Che una forza oscura ti porti via da me. La mattina mi sveglio in preda al panico ed è come se non avessi dormito per niente.>> Ringraziai l'oscurità, perché assieme al mio cuore che aveva preso a battere sempre più forte le guance si erano tinte di un rosa marcato. Mi allungai fino ad arrivare al suo viso. Lo baciai sulla guancia e lui sospirò a fondo per poi girarsi a guardarmi negli occhi.
<<Il tuo incubo, invece, era su...>> Annuii, avevo sognato Ryan, nel sogno non ero riuscita a sfuggirgli. Mi strinsi più forte a lui, come se fosse la mia ancora di salvezza, cosa che in realtà era. Fu così, inspirando il suo profumo, che mi addormentai senza più fare incubi.
***
La settimana seguente fu terribile. Cercai di evitare il più possibile Ryan a scuola, anche solo sentir parlare di lui mi provocava dei brividi di paura. Venerdì era arrivato Liam a prendermi a scuola, come eravamo abituati, ma c'era qualcosa che non andava. Aveva lo sguardo colpevole e pieno di incertezza. Gli chiesi cosa fosse successo.
<<Dobbiamo parlare.>> Aveva risposto lui. Tornai a pensare a quanto odiavo quelle due parole. Mi accompagnò fino alla panchina del parco in cui eravamo andati assieme un paio di settimane prima.
<<Di cosa si tratta?>> Chiesi un po' agitata. Si morse il labbro e ci mise un po' a rispondermi.
<<Ryan.>> Brividi di terrore attraversarono la mia schiena.
<<Cosa è successo?>> Riuscii a mormorare con la voce strozzata. Liam faticava a parlare, non capivo cosa fosse successo.
<<Ho scoperto che sabato voleva soprattutto avere la certezza di poterti avere perché tu non sapevi ancora del...>> Fece una pausa. Lo incitai a continuare.
<<Del fatto che lui e Rachel l'hanno fatto. Sabato scorso, dopo che tu sei uscita e io sono venuto da te.>> Subito un'altra conversazione, fatta prima di entrare in casa sua mi venne in mente. Ryan mi aveva chiesto "Te la fai con quello adesso?". Una collera iniziò a invadermi, lui aveva accusato me di essere stata con Liam, quando lui, dopo avermi lasciata sola, si era scopato quella? Mi alzai dalla panchina, volevo solo andare a casa. Liam cercò di seguirmi, ma lo fermai.
<<No! Lasciami sola!>> Urlai con rabbia nella voce. Aprì la bocca, ma la richiuse subito. Si girò e se ne andò. Corsi a casa e non appena toccai il letto scoppiai in un pianto liberatorio. Mi sentivo in colpa, non avrei dovuto trattare Liam in quel modo. Lo chiamai, ma non rispose. Uscii di nuovo, avevo bisogno di camminare. Prima di aprire la porta di casa gettai un'occhiata in salotto e vidi Liam seduto sul divano. Mia madre era appena sparita dietro l'angolo che portava in cucina.
<<So che avevi detto di voler stare sola, ma dovevo controllare che tu stessi bene...>> Si era alzato e continuava a farneticare scuse, ma io non lo ascoltai più. Corsi nella sua direzione e mi buttai tra le sue braccia. Lui dopo un momento di sorpresa mi strinse.
<<Scusa.>> Mormorai. Non sapevo che altro dire.
<<Io quando l'ho saputo ho tirato la prima cosa che ho trovato quasi colpendo l'amico che me lo aveva detto, Rachel si era confidata con lui. Sapevo che ti avrebbe fatto star male, ma dovevo dirtelo, scusa.>> Non avevamo ancora sciolto l'abbraccio, mormoravano l'uno all'orecchio dell'altra.
<<Hai fatto la cosa giusta. Sei l'unico sincero. Grazie.>> Sciolsi l'abbraccio e uscii a camminare con Liam. Ritornammo al parchetto. Mi fece ridere, dondolammo piano sulle altalene, cercò di farmi dimenticare Ryan con successo. Dopo aver passato l'intero pomeriggio assieme lo guardai.
<<Voglio provare una cosa.>> Lo trascinai fino a casa mia, avevo notato che era venuto con la stessa auto su cui ero salita sabato. Lui prima guardò l'auto poi me.
<<Sicura?>> Annuii. Avvisai mia madre che sarei stata fuori a cena e dopo un respiro profondo salii sulla vettura. Liam si affrettò a raggiungere il posto accanto a me e accese l'auto. Mi prese una mano come la volta prima e quel gesto mi tranquillizzò un po'. Continuai a stringere la stoffa del sedile mentre lui guidava piano, facendosi spesso suonare dietro da altre persone con più fretta di noi. Ordinammo da un take away e ci allontanammo dal centro per andare a vedere il tramonto. Senza rendermene conto avevo lasciato la stoffa del sedile, ma non la mano di Liam e parlavo tranquillamente con lui. Quando me ne accorsi lui sorrise sempre guardando la strada. Ci fermammo in uno spiazzo fuori città e osservammo il sole lasciare il ruolo principale alla luna e alle stelle. Altra magia attorno a me, come sempre quando ero con lui. Mi addormentai sul sedile della sua auto durante il viaggio di ritorno.
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Li trovo assolutamente teneri loro due assieme. Chissà se ora che Ryan si è fatto da parte accadrà qualcosa. Voi che pensate? Che pensate di quello che ha fatto Ryan? Io lo trovo uno stronzo. lol
Fatemi sapere, votate e commentate.
Grazie mille a tutti!
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More Than This
FanfictionUna leggenda narra che da una storia incompiuta ne possano uscire i personaggi. Che sia vero? A Amy non importava. Quello le che importava davvero era...