Chapter 19
Sentii Liam posteggiare nel vialetto di casa. Ero ancora appisolata sul sedile del passeggero della sua auto, e non mi andava di aprire gli occhi. Quando mi prese tra le braccia non mi opposi. Era tutto un po' confuso, ero in uno stato di dormiveglia. Mi portò in camera mia. Era silenzioso come un gatto. Mi adagiò sul letto, scivolando si ritrovò a quasi cadere su di me. Io continuavo a tenere gli occhi chiusi, ogni tanto cadevo nel sonno per poco, confondendo tutti i ricordi di quella serata. Ringraziai i suoi riflessi pronti che gli permisero di mettere una mano accanto alla mia testa per sorreggersi. Sentii il materasso abbassarsi quasi impercettibilmente. Il suo respiro mi accarezzava il viso. Con l'altra mano scostò delicatamente una ciocca di capelli dal mio viso. Un brivido leggero mi pervase, diverso da quello che provavo quando sentivo parlare di Ryan. Quel brivido era piacevole, tanto da volerne sentire ancora. La mia richiesta inespressa si avverò quando Liam sfiorò una mia guancia accarezzandola con la mano. Sentivo il suo respiro vicino come non era mai stato, non volevo aprire gli occhi, quindi tutti gli altri sensi erano all'erta. Percepivo la sua mano ancora accanto alla mia testa, udivo il suono dei suoi respiri, li sentivo sulla pelle, inspiravo il suo odore. Infine lo assaporai. Il bacio che non sapevo di aspettare. Le sue labbra sulle mie erano qualcosa di indescrivibile, i brividi provati poco prima si moltiplicarono all'infinito. Non riuscii a non rispondere a quelle sensazione e al bacio. Per un momento sembrò sorpreso di non trovarmi addormentata, ma questo non gli impedì di non lasciarmi. Quando si staccò i nostri occhi si incontrarono. Lui sorrise in quel modo, poi se ne andò senza dire una parola. Mi svegliai di soprassalto, un sorriso ebete era comparso sulle mie labbra. Era stato solo un sogno? Ero confusa, durante la notte mi ero svegliata e addormentata più volte, dopo un po' era anche comparso un drago a tre teste nella mia camera. Quello doveva essere un sogno. Mi guardai in giro, il sole penetrava dalle finestre giocando con le tende. Ero ancora in una fase troppo poco sveglia per poter capire. Quando rincontrai Liam avrei voluto chiedergli con un grande imbarazzo se quello che era successo era soltanto un sogno, sorvolando sul fatto che se lo fosse stato sarebbe diventato il sogno più bello che avessi mai fatto, ma ne sarei rimasta un po'... Delusa? Sì, delusa, penso. Purtroppo o per fortuna non riuscii a chiederglielo, lui si comportava normalmente e passammo una bella mattina. Il pomeriggio uscii con Jess, avevo bisogno di stare un po' sola con lei, cosa che ultimamente succedeva sempre con meno frequenza. Decisi di non parlarle del mio dubbio, altrimenti lei avrebbe capito anche tutta la parte legata ai miei sentimenti che non volevo analizzare in quel momento.
***
Quella settimana passò lentamente, continuavo ad evitare Ryan, ma stavo iniziando a tenere sotto controllo i brividi di terrore causati solo dal suo nome. Avevo raccontato a Jess quello che era successo e lei aveva iniziato a informarsi su Ryan. Non tornai mai sull'argomento bacio con Liam, perché anche se fosse successo realmente a lui non sembrava importare, forse preferiva tenere le cose come stavano. Non rovinare un'amicizia in quel modo.
Durante il weekend avevo deciso di fare una passeggiata da sola, mi avviai verso un parco e una volta la mi sedetti su una panchina a osservare il paesaggio nei dintorni. Una coppia di ragazze si avvicinò a me.
<<Sei tu Jess?>> Mi chiese una delle due. Annuii, osservandole. Non eravamo molto differenti, stesso colore di capelli e occhi, circa stessa corporatura.
<<Io sono Lily.>> Si presentò la prima, un po' più alta di me.
<<E io Amelie.>> Fece eco la seconda che sembrava più sicura di sé. Le osservai con curiosità, stavo per chiedere loro cosa volessero da me, e soprattutto perché conoscessero il mio nome quando Amelie mi precedette.
<<Siamo venute a parlarti di Ryan.>> Un brivido involontario percorse la mia schiena.
<<Voi siete...>> Mi uscì dalla bocca una vocetta acuta.
<<Sue ex, sì.>> Concluse Lily. Decidemmo di andare a parlarne davanti a una tazza di caffè fumante.
<<Devi sapere che oltre all'aspetto fisico, come avrai notato, altre cose ci accomunano.>> Esordì Amelie una volta che fummo sedute.
<<Ryan ha una specie di modus operandi. Praticamente si comporta con tutte le ragazze allo stesso modo.>> Continuò Lily, aveva uno sguardo intelligente, pensai che doveva trovarsi in un brutto periodo per capitare con Ryan, anche se poteva abbindolarti con facilità.
<<Ti si è avvicinato dicendo che con Cindy era finita immagino.>> Disse Amelie. Annuii.
<<Loro non sono mai stati una coppia, è una voce che gira e che non hanno mai smentito. Girano assieme, si, ma niente di più. È per immagine, capisci?>> Annuii, non riuscivo a proferire parola.
<<Ti ha raccontato che stava cercando una ragazza diversa, vero?>> In quel momento capii. Annuii.
<<Al primo appuntamento mi ha portata in un campo pieno di fiori.>> Mormorai appena.
<<Classico. Ed è uscito di scena con la battuta "Non volare via mio piccolo fiore." Come da copione.>> Non avrei potuto trovare un'espressione migliore. Ryan seguiva un copione, ecco perché le sue battute erano così perfette. Scrollai la testa sconsolata.
<<Quindi era tutto finto?>> Lily posò una mano sulla mia spalla mentre Amelie parlava.
<<Sì, mi dispiace Amy. Ci siamo passate anche noi.>> Mi dissero che il fatto di ufficializzare in pubblico era una novità, perché probabilmente aveva paura che tutto finisse prima di "divertirsi" e che aveva faticato tanto per nulla. Tutte le battute, tutto quello che aveva detto lo rifilava alla prima che capitava. Ero stata la prima a opporsi al fatto di tenere nascosta la relazione. Le altre avevano accettato, dopotutto era Ryan. Anche l'ultima occasione in cui ci eravamo visti era una montatura. I fiori, presi dalla madre che ne riceveva in quantità esorbitanti essendo ancora giovane, bellissima, ma soprattutto ricca, li usava sempre per portarsi le ragazze a letto. La telefonata ricevuta era un'altra ragazza che pensava che io fossi una nuova copertura e che loro erano qualcosa di "speciale". La testa iniziò a girarmi. Le ragazze mi consolarono un po' e dopo mi abbracciarono e se ne andarono. Mi alzai lasciando che i miei piedi mi portassero dove preferivano. Non avevo più il controllo di me stessa.
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Il primo bacio tra Liam e Amy! Ma era reale o era solo un sogno di Amy?
Alla fine si è scoperta la vera natura di Ryan, cioè un vero stronzo.
Se doveste fare una ship tra Liam e Amy come la chiamereste?
Fatemi sapere se vi piace, votate e commentate. C:
Grazie a tutti!
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More Than This
FanfictionUna leggenda narra che da una storia incompiuta ne possano uscire i personaggi. Che sia vero? A Amy non importava. Quello le che importava davvero era...