Chapter 22
Le settimane passavano e io stavo ancora male. Avevo imparato a tenere il dolore sotto controllo mentre ero in pubblico, ma nel privato della mia camera i muri avevano assistito a una quantità di dolore sufficiente a uccidere una persona. Io mi sentivo morire dentro, era successo un'altra volta. La mia vita sembrava essersi risollevata quando un colpo più forte si era abbattuto su di me. Pensai che quella volta non ce l'avrei fatta a rialzarmi. Sarei rimasta a terra, e allora cosa sarebbe successo? Mangiavo poco e dormivo ancora meno. Tutto mi ricordava lui. Vedevo Jess ogni giorno più preoccupata per me.
Un giorno venne a casa mia, avevo perso il conto delle settimane passate dalla scomparsa di Liam.
<<Amy, dobbiamo parlare.>> Quelle due parole. Immaginai che avrebbe iniziato a farmi il discorso di incoraggiamento, quando si sedette e mi scrutò con aria colpevole.
<<Devi scusarmi, ma ricordati che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per te.>> Non capii, cosa intendeva? Aveva detto tutto a mia madre? Ero quasi sicura che anche lei l'avesse già capito da un pezzo, ormai. Non mangiavo, avevo un'espressione triste e mi trascinavo da una parte all'altra come un fantasma. Il fantasma della ragazza felice quando era con Liam. Mia madre lo vedeva tutti i giorni, praticamente. Liam mi accompagnava a casa, un paio di volte era rimasto anche a cena. Mia madre lo adorava. Sembrava soffrire anche lei, forse perché vedeva su figlia ridotta in quello stato. Magari Jess aveva chiamato uno strizzacervelli, non so quanto mi sarei arrabbiata, avevo iniziato a pensare anche io che ne avevo bisogno. Oppure chissà... Per scoprirlo avrei solo dovuto ascoltarla. Mi osservava preoccupata, non mi aveva mai vista così. L'avevo conosciuta dopo la morte di mio padre.
<<Amy... Io sapevo di Liam.>> Aggrottai le sopracciglia, non capivo. Ero confusa. Jess sospirò e iniziò a raccontare.
<<Sapevo già che Liam era uscito dalla tua storia, sapevo che era arrivato da te quel mercoledì, sapevo che non era un tuo amico d'infanzia.>>
<<Come?>> La voce uscì in un sussurro acuto.
<<Sì, lo sapevo.>> Jess si tormentava le mani, era agitata.
<<Sono stata io a ideare la storia.>> Il mio cuore perse un battito.
<<Cosa?>> Avevo riacquistato un po' di forza, grazie a quelle parole.
<<Liam è reale.>> Gli occhi mi si inumidirono. Ero sorpresa, non sapevo distinguere nessun'altra emozione. Non dissi una parola e ascoltai Jess che mi spiegava.
<<Un paio di mesi fa sono andata ad una festa, ti avevo invitata, ma tu non volevi uscire. Era così da troppo tempo, ormai. Lì ho incontrato un ragazzo, avevamo entrambi bevuto un po', quindi eravamo nella fase "siamo sinceri". Mi ero lamentata del fatto che tu non uscivi mai. Anche lui aveva un amico nella stessa situazione, non usciva, non sorrideva, non viveva, ma sopravviveva. Liam. Per ridere disse che avremmo dovuto farvi incontrare, ma io gli risposi che per far si che tu lo incontrassi doveva cadere nella tua vita, uscire da una delle tue storie in cui ti eri rifugiata. L'idea è venuta così. Era perfetto, non appena vidi Liam mi resi conto dell'enorme somiglianza tra lui e il personaggio della storia che mi avevi fatto leggere, aveva anche il nome simile. Sapevo che non l'avevi mai conclusa, mi è tornata in mente la trama di un libro che mi avevi raccontato. Il ragazzo della festa ne ha parlato con Liam, non so per quale ragione abbia accettato, se lo chiedi a lui magari te lo sa spiegare. All'inizio il piano funzionava, ma poi... Avete iniziato a guardarvi in quel modo, le vostre emozioni vi si leggevano in faccia. È per questo che Ryan si era tanto arrabbiato e Liam era sparito per un giorno. Doveva capire. Ha portato Rachel per cercare di non pensare a te, Amy. Ma non ha funzionato.>>
<<Ma mi ha lasciata. Perché?>> Riuscii solo a mormorare. La storia mi aveva colpita.
<<Questo non lo so. Nessuno lo sa, neanche i suoi amici.>> Fissai il vuoto cercando di metabolizzare il tutto.
<<Amy...>> Cercò di richiamarmi Jess.
<<Come ti sei permessa di giocare con la mia vita?>> Non stavo neanche urlando, non ne avevo le forze.
<<Non solo perché tu sei felice puoi giocare a fare la fata madrina. Ci sono cose che vanno al di là di quello che vedi.>> L'avevo ferita.
<<Non sorridevi neanche più, Amy!>> Mi rispose lei.
<<Non volevo giocare con la tua vita, volevo riavere indietro la mia migliore amica. Eri sull'orlo di un precipizio, ma non volevi accettare la mia mano. Così ho mandato Liam a tenderti la sua.>> Sospirò, ma il fiato le si ruppe in gola e iniziò a piangere.
<<Credi che sia stato facile per me? Sapevo di non poter far nulla e tu accettavi l'aiuto di uno sconosciuto.>> Urlò tra le lacrime Jess. Altre lacrime, che pensavo di aver prosciugato per sempre, rigarono il mio volto.
<<Oh, Jess.>> Corsi da lei, l'abbracciai. Essere la mia migliore amica doveva essere stato un incubo nell'ultimo periodo.
<<Mi dispiace, Amy. La situazione mi è sfuggita di mano, ma io lo volevo fare per te.>> Singhiozzavamo l'una tra le braccia dell'altra.
<<È colpa mia, Jess. Non pensavo che tu soffrissi così. Non mi ero resa conto che c'erano ancora persone a cui importava di me, prima del suo arrivo.>> Faticavo a dire ancora il suo nome. Rimanemmo abbracciate a lungo, scusandoci per cose passate. Fu uno dei momenti Jess-Amy che mi mancavano tanto. Dopo un tempo che mi parve interminabile mi chiese:
<<Amy, hai intenzione di andare a trovarlo, vero? Di dirgli tutto?>> Deglutii.
<<Non lo so...>> Jess si tirò su a sedere.
<<Ma tu devi! Amy, tutto quello che hai passato nelle ultime settimane non ti ha fatto capire?>>
<<Capire cosa?>> Jess sembrava esasperata, tanto che urlò la frase seguente.
<<I tuoi sentimenti per lui!>> Abbassai lo sguardo. Non sapevo come rispondere.
<<Vorrei solo sapere perché se n'è andato.>> Mormorai. Jess mi aiutò ad alzarmi e mi mise a posto i capelli, trucco e trovò dei vestiti decenti. Mi infilò in mano un bigliettino e mi salutò con un bacio sulla guancia augurandomi in bocca al lupo.
<<Crepi.>> Mormorai. Aprii il bigliettino. C'era scritto l'indirizzo di una scuola.
~
Liam è reale! Ora sta a Amy decidere se rintracciarlo o no, ha l'indirizzo della sua scuola, ma la domanda è: ci andrà? Farà si che non finisca così? Oppure vorrà dimenticarlo e voltare pagina?
Spero vi piaccia, votate e commentate.
Grazie a tutti! C:
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More Than This
FanfictionUna leggenda narra che da una storia incompiuta ne possano uscire i personaggi. Che sia vero? A Amy non importava. Quello le che importava davvero era...