2-My life

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Mi alzai di scatto con la voce di mia mamma che mi urlava contro.

-KAT PORCA MISERIA É TARDI! ALLE 6 E 30 DEVI PRENDERE LA CORRIERA! VELOCE! TI DEVO PORTARE SU IN PIAZZA!-
sbadigliai sotto la voce di mia mamma e la guardai estrefatta.
Che voleva quella donna da me.
-Alzo bandiera bianca Hitler!-
Mi avviai a passo lento verso il mio bagno, fissando la tizia che stava nello specchio.
Magra, alta, capelli scuri lunghi ed arruffati, no non sembravano così chiari come al solito. Sul mio viso spuntavano due bellissime profonde occhiaie.
"Ma che bello! Sono la copia di Jeff!" ironizzai nei miei pensieri.
Creepypasta.
Inizia a lavarmi la faccia e a togliermi il pigiama.
Adoravo le creepypasta, le ho scoperte da relativamente poco, ma per una che adora l'horror é stato come per Colombo scoprire l'America.
Iniziai a spargermi il fondotinta ovunque, prima sui brufoli che spuntavano qua e là e poi sotto le occhiaie.
Quanto odiavo il mio viso, la mia voce acuta, i miei stupidi occhi.
Forse le uniche cose che davvero apprezzavo erano le lentiggini da solo una parte del volto(anche se sembravo sporca) e le mie grosse labbra rosee, quasi rosse.
Sospirai e uscii dal bagno, infilandomi jeans attillati chiari e una maglietta bianca larga. Si ero strana, adoravo il bianco, ma adoravo anche il nero, era come una contrapposizione. Bianco e nero, Ying e Yang. Quanto adoravo quel concetto. Era dentro di me.
Diciamo che avevo davvero moltissimo tempo per pensare e riflettevo moltissimo, bellissimo, per una tipa come me abbastanza spirituale. Filosofia, psicologia, tutte materie che mi attiravano. Ero una bravissima studentessa e avevo 16 anni, andavo in terza superiore al Liceo Delle scienze umane a indirizzo economico sociale (LES) .
Mi pettinai i capelli alla buona e meglio e corsi fuori dalla camera con lo zaino fra le mani, agganciando in tre secondi una pastina che divorai.
-Non ti siedi?-
la voce di mia mamma era leggermente alterata.
-no, andiamo che é tardi e rischio di perdere la corriera.-
Caricai lo zaino sulle spalle e uscii di casa, accompagnata da mia mamma.
Arrivati in piazza mi scaricò e io aspettai l'arrivo dell 916 che passava per il mio paesino.
Tutte le mattina la stessa solfa, per arrivare alla mia scuola, un'ora di distanza dal mio paesino.
Durante il viaggio facevo molte cose, come ascoltare la musica.
Salii e timbrai il biglietto, sistemandomi in un posto da sola e facendo cenno a qualche mia amica li intorno.
Ero una tipa solitaria.
Presi fuori le cuffiette bianche con ricami neri e le misi alle orecchie, attaccando la musica.
Non ero solita ad ascoltare le musiche che terrebbero altre ragazze, io ero tutt'altro. L'ho detto che sono strana.
Ascoltavo canzoni basate sul gioco di fnaf, minecraft, canzoni di anime o vocaloid, canzoni horror e ecc.
Insomma, ero una tipa che adorava quelle cose. Soprattutto i videogiochi.
Si, ero una gamer accallita per qualunque tipo di console, anche se prelidigevo il computer. Forse era un modo per fuggire dal mondo. Appartenevo ad un altro mondo. Oh si.
Ero una specie di genietto in tutto, ma anche al computer me la cavavo in tutto.
'Hacker' mi chiamavano.
Si forse si, lo ero. Dopotutto una che va a modificare le cartelle di sistema, mette apposto sempre la LIM in classe e si scarica tutti i giochi esistenti gratis é un hacker....giusto?
Tralasciando questi piccoli dettagli, iniziai a guardare fuori.
Ancora tutto buio.
Adoravo quel paesaggio, mi metteva in testa tante idee, tantissimi sogni e meraviglia.
Si, occhi pieni di meraviglia per tutto erano i miei.
I miei occhi da bambina, che adorava il freddo e l'horror, i videogiochi, studiare, giocare, sognare. Si, ero provabilmente pazza.
Ma adoravo esserlo.
Una iperattiva 16enne.
Pian piano mi addormentai con la musica di lavandonia di sottofondo.
Mi risvegliai un Oretta dopo, vicino alla fermata.
Scesi e mi avviai verso la scuola, salutando le mie amiche più care.
Non eravamo in tanti in classe, perché in prima erano stati bocciati in 16 su 28.
Per fortuna che ero una secchiona, se no mai me la sarei cavata!
Posai le cuffie e il cellulare, prima lezione: francese.
Oramai erano 11 anni che lo facevo, ne avevo abbastanza, soprattutto perché ne sapevo molto di più dei miei compagni.
-Katy?-
Iliana stava sussurrando.
-Mi passi un foglio da disegno?-
Sapeva che adoravo disegnare. Si forse anche al livello dello scrivere e leggere.
Abbassai lo sguardo sulla cartella, non notandone nessuno.
"cazzo" pensai "me li sono dimenticati...."
Guardai iliana per fare poi segno di non avercene. Lei si girò sussurrando un lieve -grazie lo stesso-.
La giornata passò lentamente, fin troppo , nonostante fossero solo 5 ore di lezione.
Uscii dalla classe accompagnata da Milena e Federica.
Salutai le mie due migliori amiche per poi correre verso la fermata, per non perdere la corriera, che passava solo a quell'ora.
Salii finalmente sul gigantesco mezzo blu e nero e mi infilai sempre da sola in due posti, uno si occupò poco più tardi da un'anziana signora.
Arrivai a casa verso le due e un quarto.
Mangiai frettolosamente e mi misi a fare i compiti, fino alle 6 di sera.
A quel punto avevo tutto il tempo per me.
Mi cacciai a mo' di fulmine verso la scrivania e mi misi i cuffioni con il microfono accendendo l'aggeggio.
Sul mio volto era dipinto il sorriso di una bambina che non vedeva l'ora di aprire un gioco nuovo.

Era ora di giocare.

#myspace
Ciao a tutti!
Eccomi qui, un libro su ben drowned?! Si. Esattamente.
Non potrei mai scrivere fanfiction su toby e clock che non siano ticciwork, cosi l'altro che amo é ben.
Spero Vi piaccia
Katy

Game Over ||Ben Drowned~ [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora