meeting or better, clash

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Margó era sdraiata sul sedile anteriore della macchina di sua madre, con i finestrini abbassati e una mano fuori dalla vettura. La ragazza sperava che tenendo la mano nel vento caldo potesse cambiare qualcosa, ma dopo dieci minuti decise di lasciar perdere, chiudendo gli occhi e maledicendo il clima assurdamente troppo caldo di quell'estate.
Margó era una ragazza particolarmente insofferente, il freddo? Lo odiava. Il caldo? Lo odiava. Eppure ogni estate sperava in un po' di freddo ed ogni inverno in un minimo di calore.
Perché infondo vogliamo sempre ciò che non abbiamo no? A questo pensava mentre la macchina frenò bruscamente.

-Eccoci arrivati tesoro.- le disse sua madre.
-Mi raccomando Margó, testa sulle spalle.-

La ragazza gli diede un bacio sulla guancia e con una sbuffo scese dalla vettura, chiudendosi la portiera alle spalle e avviandosi verso il citofono. Suonò più e più volte, quando finalmente la sua amiche le rispose.

-Chi è?- Chiese la ragazza dall'altro capo del citofono.

-Indovina?.- chiese sarcastica Margó, alzando gli occhi al cielo e sventolandosi il viso con le mani.

In quel momento il rumore stridulo del cancello che si apriva le sembrò il suono più bello che avesse mai udito. Si fiondò all'interno dell'atrio e tirò un respiro di sollievo sentendo l'aria condizionata inondarla.
Salì velocemente le scale che l'avrebbero portata al piccolo ma accogliente appartamento dove la sua migliore amica viveva da sola.

-Ce l'hai fatta Margó.- disse Milena aprendo la porta , spostandosi di lato per farla entrare.

La ragazza indossava solamente un asciugamano attorno al corpo ed i sottili capelli neri ancora bagnati le solleticavano il collo.

-Dio mio Milena, non sai il caldo che fa fuori.- disse Margó, abbracciando il pinguino che sprigionava aria fredda in tutta la casa.

-Ti ammalerai Margó. Levati da lì.- la ammonì la ragazza, facendole segno di seguirla in camera sua.

-Non mi dire che ti stai già preparando. La festa inizia tra due ore.- disse buttandosi sul letto di Milena.

-Si, inizia tra due ore, quindi vuol dire che siamo già in ritardo.-

-Meglio.- sibilò Margó, mettendo la testa sul cuscino freddo.

Erano poche le cose che mandavano fuori di testa Margó, i risvoltini troppo alti, i sandali con i calzini ed arrivare in orario.
Tutto nacque quando, da piccola, arrivò ad una festa in anticipo e fu costretta ad aiutare il clown ed il festeggiato a gonfiare tutti i palloncini.

-Non essere scorbutica ragazza, ti divertirai questa sera, e non penserai più a quel bastardo del tuo ex.-

-Grazie Milena. Grazie per avermelo ricordato dato che non ci stavo pensando.- disse la ragazza lanciandole il cuscino in faccia.

Margó non è mai stata una ragazza da grandi amori, ma quello che ha provato con Alessandro l'ha provato con ben pochi ragazzi. Stavano insieme da un anno, precisamente un anno e tre mesi quando, in quel fatidico ultimo giorno di scuola lo trovò nel bagno delle ragazze con una primina, intento a fare cose che non si dovrebbero fare a scuola nel bagno delle ragazze. Fu orribile, ogni giorno peggiore del precedente, credeva di amarlo e di essere riamata allo stesso modo, evidentemente si sbagliava. Da allora con l'amore aveva chiuso, ormai era passato un mese ma il ricordo dei suoi occhi bruciava ancora.

-Okay, ora andiamo a questa festa, ci ubriachiamo e cerchiamo di divertirci okay?- disse Milena sedendosi accanto a Margó, tenendosi l'asciugamano attorno al corpo.

Give me love - Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora