2 mesi prima
Il primo giorno nella nuova scuola fu abbastanza disastroso: ovviamente ero in ritardo (soprattutto perché trovare i vestiti per prepararmi tra gli scatoloni del trasloco era un'impresa non da poco!) e quando entrai nell'atrio dell'istituto, neanche farlo apposta, sbattei la porta contro Ricky (diminutivo di Riccardo), ovvero colui che sarebbe diventato il ragazzo di cui mi sarei fidata di più. Aveva un anno in più di me, aveva i capelli castani e degli enormi occhi scuri. Quel giorno, dopo essere diventata paonazza dall'imbarazzo, si presentò e gentilmente mi accompagnò in classe in modo da arrivare in tempo, nonostante fosse in un corso diverso dal mio. Nel breve tragitto mi parlò un po' di sé e scoprii che abitava nella grande casa con un' enorme giardino davanti al mio appartamento. Probabilmente avevo preso il bus assieme a lui, ma non ci avevo badato. Come già detto, di lui mi fidavo tanto e lo consideravo un vero amico: forse quel giorno sono stata fortunata ad arrivare in ritardo!
La classe era di un colore giallastro, con una lavagna piuttosto vecchia e i bamchi erano quasi tutti rovinati; era tutto il contrario della mia vecchia e moderna scuola di Milano ma, ad essere sinceri, non la rimpiangevo per niente.
Mi sedetti in prima fila perché sfortunatamente gli altri posti erano occupati; quelli che dovevano essere i miei compagni erano tutti abbastanza elettrizzati ed erano ognuno diverso dall'altro. Per me era abbastanza strano, visto che ero abituata a vedere delle copie. Facevano baccano, si raccontavano le loro vacanze estive e mi lanciavano anche qualche sguardo curioso, finché non entrò la professoressa Stevin, una donna bionda sulla cinquantina, abbastanza aperta e comprensiva. Ci parlò del nuovo programma e ci chiese qualcosa sulle vacanze appena passate; su di me disse solo che ero una nuova compagna. Probabilmente si era accorta che non volevo andare a presentarmi in mezzo a tutti, non mi piace stare al centro dell'attenzione visto che sono una tipa alquanto timida. Mi ero risparmiata una figuraccia almeno, visto che quando dovevo parlare non riuscivo mai a dire quello che volevo, o non lo facevo intendere!
al termine delle lezioni, Ricky passò a prendermi e andammo verso la fermata del bus (e da quel giorno cominciò ad aspettarmi fuori dalla classe ogni giorno). La mia prima giornata fu abbastanza normale, a parte questo bell'incontro. Ma ne feci uno ancora più bello, di nome Lucas. Da quanto avevo capito era il ragazzo più bello dell'istituto: alto, biondo, muscoloso, di origine spagnola.. Il ragazzo che tutte avrebbero voluto ma che ha solo Stephanie, la ragazza più bella del liceo, naturalmente, e la più popolare.
Lucas era quel genere di ragazzo che tutto ciò che indossa gli sta bene, soprattutto le t-shirt attillate che evidenziavano i suoi bei addominali. Era nella stessa classe di Ricky e i due erano anche buoni amici! Desideravo tanto almeno parlare con Lucas, era così bello... E aveva un sorriso mozzafiato! Ma avrei rovinato tutto con i miei discorsi inutili e noiosi quindi meglio così..
STAI LEGGENDO
Un Mare In Burrasca (#Wattys 2017)
Teen FictionJenny si è da poco trasferita a Venezia ed è piena di aspettative, pur di scordare il suo passato. Fortunatamente conosce Ricky, il ragazzo di cui si fiderà più di tutti, ma conoscerà anche un ragazzo che le farà girare la testa! Ma non tutto è rose...