Capitolo 3

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Continuando a descrivere la mia giornata, stavo dicendo che ero in autobus ad ascoltare musica e a guardare fuori dal finestrino immersa nei miei pensieri, e Ricky stava facendo lo stesso, seduto di fianco a me. Dal primo giorno di scuola, quelli erano i Nostri posti e ci aveva inciso i nostri nomi.
Arrivammo a scuola e alla porta c'erano Stephanie e Lucas che si sbaciucchiavano.. Quanto avrei pagato per essere al posto di Stephanie! Lucas era uno di quei ragazzi che stava bene anche con addosso un sacchetto della spazzatura, uno di quei ragazzi che ti basta un suo sorriso per andare in tilt. E Stephanie provocava lo stesso effetto, ma ai ragazzi, perché alle ragazze provocava solo invidia!
-Hey, ci sei?- mi chiese Ricky; lui ovviamente non sapeva nulla della sottospecie di cotta che avevo Lucas, nonostante mi fidassi di lui. E poi avrei fatto solamente una figuraccia a dirglielo visto che erano amici e Lucas non mi avrebbe mai rivolto uno sguardo; e poi era fidanzato con la ragazza più bella! Quindi la mia "cotta" era supersegreta. Ed impossibile.
Ci avvicinammo all'entrata e Lucas salutò con una stretta di mano Ricky e i due cominciarono a parlare. Stavo arrossendo come un pomodoro, senza motivo, e in quel momento avrei solo voluto sotterrarmi.
Oddio, Jenny, stai già facendo la figura della stupida davanti al ragazzo più bello della scuola!
Perché mi stava guardando? Mi stava sorridendo? Ehi, stava allungando la mano verso di me, che voleva fare?
-Ehi, ciao, io sono Lucas. Tu devi essere la ragazza nuova giusto? Perché non ti ho mai vista a scuola-. Oddio, i suoi occhi mi stavano guardando, stavo per andare in ebollizione!
Su, Jenny, rispondi, come ti chiami!
Oh, non mi ricordavo più il mio nome!
Non stare a fissarli, altrimenti sembrerai pazza! qualcosa!
-Ehm.. Ehm..-
-Jenny, che c'è?- disse Ricky preoccupato. Non capivo più nulla.
Parlò allora Stephanie:-Forse, essendo straniera, non sa la nostra lingua e la stiamo solo mettendo a disagio..-
-Mi chiamo Jenny!- dissi tutto d'un fiato.
La conoscevo poco quella ragazza, era nella mie stessa classe, ma non mi stava poi così simpatica, e non parlo solo per il fatto che Lucas era il suo ragazzo, ma perché era una che se la tirava abbastanza anche se sapeva di essere stupida.
-Oh, allora sai parlare!- disse col suo tono da smorfiosetta -Scusami, è solo che in classe non parli quasi mai e allora.. Non sapevo nemmeno il tuo nome.-.
Fortunatamente la campanella suonò e andammo tutti e quattro verso la classe mia e di Stephanie: i due piccioncini si scambiarono qualche effusione e Ricky mi disse che sarebbe venuto da me a ricreazione e come al solito mi fece l'occhiolino prima di andarsene. Ricambiai ed entrai in classe. Quello era una specie di nostro "saluto". Ricky era così simpatico e dolce! Mi meravigliavo che un ragazzo come lui che aveva tutto quello che una ragazza potesse desiderare fosse ancora single.

Un Mare In Burrasca (#Wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora