Capitolo 22

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Il tempo passò in fretta e arrivò la viglia di Natale; un altro mese era volato via.
Le cose tra me e Lucas andavano benissimo, ogni giorno era un'avventura! Stavamo insieme ogni sabato e domenica e anche qualche pomeriggio della settimana se non aveva allenamenti o cose da studiare; andavamo in centro, stavamo a casa a guardare film o al cinema o al ristorante. Mi viziava! Ogni settimana mi regalava qualcosa: dei fiori, dei cioccolatini, bigliettini, peluche.. O mi faceva delle sorprese. Mi sentivo coccolata! Non sapevo perchè lo facesse, tutte le volte diceva che lo voleva fare di sua spontanea volontà e mi sentivo un po' in colpa perchè non volevo che spendesse tutti quei soldi per me, ma mi faceva comunque piacere ricevere dei pensierini. Mi riempiva di attenzioni e, soprattutto, di baci; ogni volta che ci incontravamo sembrava che non ci vedessimo da una vita. Mi presentava ai suoi amici, non mi escludeva; era davvero un bravo ragazzo ed era dolce, come avevo sempre desiderato.
Non so se era l'effetto dell'amore, ma ogni giorno diventava sempre più bello! Ormai tutti sapevano che stavamo insieme e varie ragazze mi invidiavano! Soprattutto Stephanie, che continuava a tirarmi sguardi omicidi e a farmi qualche dispettuccio a cui non facevo molto caso. Facevo la matura, al contrario di lei, così un giorno si sarebbe stancata e mi avrebbe lasciata in pace.
Nel frattempo mi ero ambientata molto di più col resto della classe anche se, ovviamente, c'erano i gruppetti di chi era più legato con alcuni, quindi qualche volta rimanevo sola, ma apprezzavo comunque il fatto che cercavano di inserirmi tra loro. Dopotutto era giusto così.
Le cose non andavano altrettanto bene con Ricky; ci eravamo staccati. A ricreazione, per esempio, quando eravamo tutti e tre insieme, era come se fosse assente: non parlava, rimaneva a fissare a terra finchè fumava la sua sigaretta e si limitava ad annuire qualche volta. A volte se ne stava con altri suoi amici e non mi dava fastidio questa cosa, ma sembrava strano visto che eravamo sempre stati assieme. Forse si sentiva il terzo incomodo, ma cercavamo comunque di inserirlo nelle conversazioni. Non uscivamo nemmeno piu insieme, eravamo quasi diventati estranei. E questo, mi faceva male. Non volevo perderlo, visto che ormai faceva parte della mia vita e ci tenevo a lui. Non volevo perdere il mio migliore amico.

Erano le quattro del pomeriggio quando mi ritrovai davanti al cancello della casa di Ricky. In mano tenevo un pacchettino con all'interno un portachiavi con una moto da cross appesa in argento; sapevo quanto ne era appassionato e volevo che, nonostante stessimo attraversando un periodo difficile, non mi dimenticasse.
Qualche secondo dopo aver suonato, uscì quella che doveva essere sua madre: era giovane e snella con dei corti capelli neri e la pelle chiara. Non avevo ancora conosciuto i genitori di Ricky, sebbene fossi stata a casa sua molteplici volte, perchè erano a lavoro, anche se non sapevo quale fosse la loro professione.
-Ehi, ciao! Tu devi essere Jenny!
-Salve! Sì, sono io.
-Io sono la madre di Ricky, Rebecca.. Piacere di conoscerti- disse avvicinandomi la mano, che strinsi.
-Vuoi entrare?
-No, grazie signora, molto gentile, ma volevo solo dare questo a Ricky- dissi, mostrandole il pacchetto.
-Mi dispiace, ma non è in casa.. Se vuoi glielo posso dare io.-. Rimasi delusa di non poterlo vedere, ma forse era giusto così.
-Vabene, grazie! Per favore, potrebbe anche dirgli che tra qualche ora parto per Milano e non tornerò prima del 29? Vorrei che lo sapesse..-. In realtà, non sapevo perché glielo volessi dire, forse perchè non eravamo mai stati una settimana senza vederci.
-Ma certo!
-Grazie! Ora vado che devo finire di preparare le valigie. Buon Natale Rebecca, a lei e a tutta la sua famiglia! È stato un piacere conoscerla! E grazie ancora!
-Figurati, piacere mio! Auguri a te e anche ai tuoi genitori!
-Sarà fatto, arrivederci!- e così rientrai in casa mia.
Alle quattro e mezzo, sentii un clacson fuori da casa mia: era Lucas. Era venuto a salutarmi prima che partissi per tornare dai miei parenti a Milano. Lo feci salire. Entrò e salutò i miei genitori e cominciarono a parlare; alla fine si decisero ad andarsene in camera loro per finire di preparare le valigie, in modo da lasciarci soli nel salotto, così ci sedemmo sul divano.
-Ti hi portato una cosa- disse. Non avevo visto nulla tra le sue mani quando lo avevo fatto entrare, ma che dire, era un ragazzo pieno di sorprese! Tirò fuori dalla tasca della felpa un pacchettino verde, il mio colore preferito.
-Lucas.. Non dovevi..
-È il minimo per te!- mi disse, stampandomi un bel bacio sulla guancia.
- anche io ho una cosa per te!- dissi alzandomi per andare in camera mia a prendergli il regalo che gli avevo fatto.
-Anche tu non dovevi però!- disse, quando tornai da lui.
-Sì, ma tu mi vizi! Mi riempi sempre di re regali senza un motivo! Su, apri!-. Prese il pacchetto e lo aprì: all'interno c'era una confezione con un bracciale in cuoio e acciaio.
-Wow, è bellissimo! Davvero! Grazie!- e mi baciò. Adoravo quando mi baciava!
-Su, ora tocca a te!-. Obbedii ed aprii il regali. Trovai all'interno una scatolina nera, quindi l'aprii: trovai una collana in argento con un piccolo cuore al centro pieno di brillanti. Era stupendo.
-Lucas! È troppo!
-Ti piace?
-Se mi piace? È magnifica!-. Me la agganciò nel collo e proprio lì cominciò a baciarmi. Una scossa di brividi mi percorse lungo il corpo.. Era cosi piacevole.. Continuava e si alzava man mano, fino ad incontrare la mia bocca. Cominciò a baciarmi più appassionatamente e mi teneva stretta a sè. Che sensazione! Poi cominciò ad avvicinare la mano verso i mie seni , ma io ma io lo responsi: c'erano i miei di là ! Mi guardò stranito, ma poi disse che se ne doveva andare.
-Ma puoi rimanere ancora un po', tanto parto tra due ore!
-Non voglio che fai le cose di fretta, okay?- e si avvicinò alla porta.
-Mi mancherai tesoro, buone vacanze!- mi baciò e se ne andò. Non ero nemmeno riuscita a fargli gli auguri.

Un Mare In Burrasca (#Wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora