Prologo

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Io ero un mare in burrasca, che non conosceva la sicurezza e la tranquillità, o, forse, le aveva soltanto dimenticate.
Odiavo me stessa, quindi come potevo pretendere che gli altri mi apprezzassero? Ero una di quelle ragazze che diceva tutto quello che le passava per la testa, e forse è anche per questo che mi avevano fatta isolare. Il mio cervello era il mio peggior nemico perchè, sì, a scuola funzionava, ma nel resto del tempo non andava come volevo io, soprattutto nelle relazioni con gli altri: mi faceva immergere sempre nei pensieri più brutti e bui, mi faceva sempre pensare in negativo e non riuscivo mai a vivermi veramente i bei momenti.
La notte era il momento peggiore della giornata; sembrava che tutte le mie frustrazioni si accumulassero durante il giorno per poi uscire non appena me ne andavo a letto. Forse ero depressa, forse era solo un "periodo". Non vedevo l'ora di addormentarmi , perchè dormire è il miglior rimedio per non pensare. Forse sono una pazza, ma tutto questo ed il mio passato mi hanno portata a non conoscere più me stessa, le mie passioni, le mie paure, i miei pregi, i miei difetti.. Beh, a dir la verità io ero tutta un difetto! L'unico posto in cui i pensieri sembravano non riuscire ad arrivare era il mare: un posto magico, la cosa più bella per i miei occhi. Soprattutto d'inverno, quando la spiaggia è deserta e ci sei solo tu a goderti quello spettacolo.
Quando ero lì o lo vedevo in qualche immagine, mi sentivo felice e leggera, senza motivi particolari. Il mare è un po' come la vita: non è mai uguale, perchè ogni singola piccola onda cambia in ogni istante; il mare cambia in continuazione, come noi. E io mi sentivo rappresentata dal mare, dalle sue onde, che si infrangono forti contro la riva e gli scogli, per poi ritirarsi più calme.
Il brutto era che vivevo a Milano e il mare lo avevo visto solo un paio di volte in vacanza. Avevo sempre desiderato vivere in un posto vicino alla spiaggia; perfino da piccola sognavo di essere una sirenetta e vivere tra gli abissi.
Forse è una cosa stupida, ma mi sono sempre portata questo piccolo desiderio dentro.

Un Mare In Burrasca (#Wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora