14. Mia

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Tre settimane dopo...

"Passate molto tempo insieme" disse mia sorella sorridendomi.

"Si, a volte usciamo insieme" risposi.

"A volte?! Voi uscite tutte le sere!" Affermò continuando a cercare oggetti per la nuova casa di Camilla e Paolo.

"Ha ragione Sam!" Disse Camy uscendo da non so dove "sembra che siate tornati insieme"

"Noi non stiamo insieme" affermai "se siamo usciti qualche volta..." E abbiamo anche fatto l'amore per tre volte, aggiunse il mio subconscio "non vuol dire che siamo tornati insieme.

Devo cercare di non ricordarmi quegli avvenimenti.

"Beh, lui ci ha raccontato anche altro" disse Camilla facendo l occhiolino a Sam.

"Che cosa?" Domandai.

"Quel genere di cose" continuò Sam.

"Dio! Non può essere vero!" Mi misi le mani in faccia mentre quelle che se la ridevano "non vi aveva detto niente, vero?" Domandai.

"No" dissero all'unisono mentre continuavano a ridere "ma ci sei cascata in pieno e ce l'hai detto tu" continuò Camilla.

"Hai conosciuto suo... Marcello?" Mi domandò mia sorella.

"No. Sinceramente, quando mi diceva che Clara avrebbe dovuto portare a casa sua Marcello, trovavo una scusa e me ne andavo" risposi.

Andai in un'altra corsia, presi in cellulare che mi era appena vibrato: Simone.

Colazione insieme domani mattina? ;-)

Io: sorry, domani mattina devo andare a prendere Jason dall'aeroporto

Simo: e quando arriverà lui mi eviterai, vero?

Io: certo ;-) e quando arriveranno Giacomo, Andrea e le loro ragazze ti eviterò il quintuplo

Simo: VENGONO ANDREA E GIACOMO?! SCOMMETTO CHE ERO L'UNICO A NON SAPERLO! QUANDO AVEVATE INTENZIONE DI DIRMELO?!?

Io: si, ma keep calm, non urlare. Non sapevo che non lo sapevi

Simo: ti perdono ;-)

Simo: dato che hai rifiutato il mio invito a colazione domani mattina, che ne dici di una cena stasera?

Io: ma non sei con il tuo amato figlio?!

Simo: shh... Questo è un piccolo dettaglio

Io: dopodomani, cena con tutti

Simo: tutti chi?

Io: i due sposini, Sam con Jack, tu, io e Jason (non so quando arrivano Giacomo e Andrea)

Simo: non riesco a leggere la parola dopo la 'e'

Io: idiota

Simo: ti amo anch'io

...

"Quindi siete tornati insieme?" Mi domandò Jason.

Eravamo da poco arrivati a casa e durante il viaggio gli avevo raccontato ciò che era successo.

"No, non siamo tornati insieme" dissi per la milionesima volta, stendendomi affianco a lui sul mio letto.

"Da quello che fate sembra di sì" disse mettendosi su un fianco e appoggiando la testa sulla mano.

"E invece no" risposi "domani sera, ti va una cena con i miei amici?" Cambiai discorso.

"Uhm... Incontrare e conoscere i tuoi amici, anche il tuo amato Simone, che non fai altro che dire che è uno strafigo..." Fece finta di pensarci.

"E smettila! Non ho mai detto che è uno strafigo!" Dissi dandogli una pacca sul braccio.

"Infatti, l'ho detto io al posto tuo" affermò ridendo.

"Idiota!" Dissi "allora?" Domandai.

"Allora... Prepariamoci all'inferno" disse, prolungando l'ultima vocale.

Iniziammo a ridere come degli idioti, perché è proprio questo quello che eravamo insieme: idioti.

Quando usciamo facciamo certe figuracce, che ridiamo proprio per le facce che fa la gente.

Gli presi il viso fra le mani e gli diedi un bacio sulla guancia.

"Ti voglio bene" dissi.

"Anch'io ti voglio bene, ranocchia" disse abbracciandomi.

"Devi ancora spiegarmi il motivo per cui mi chiami ranocchia" dissi ricambiando l'abbraccio.

"Secret, ranocchia" rispose ridendo.

Credevo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora