Continuavo a guardare quei tre corpi morti, che avevano appena messo sulle barelle.
Le sue braccia circondavano ancora la mia vita, le nostre dita sono intrecciate e non avevo la minima intenzione di farle staccare.
Chissà come mai, ogni volta che ho bisogno, lui c'è... C'è sempre, e la sua presenza mi fa stare bene.
Certo, quello che aveva detto mi aveva ferita molto, ma non riesco ad odiarlo, o comunque, non riesco a stargli lontano.
"Ti accompagno a casa" disse una voce famigliare, distraendomi dai miei pensieri.
"No, ho la macchina la" risposi dopo qualche secondo di silenzio.
"La mia non era una domanda, ti accompagno a casa" continuò lui, staccandosi dal mio corpo.
"No..." Sussurrai.
Non volevo che mi portasse a casa. Sinceramente, non volevo nessuno in quel momento.
Mi voltai verso di lui, incrociando i suoi occhi verdi. Dio, quegli occhi dovrebbero essere illegali.
Quegli occhi verdi con qualche sfumatura gialla, quel verde accesso, ma che non si nota molto se non stai lì a fissarli. E io li avevo fissati parecchio, ritrovandomeli anche nei sogni, durante la mia vacanza a Sydney."Mia, ascolta..." Iniziò a parlare ma lo interruppi subito.
"No, Simone. Non voglio che tu o qualcun altro mi porti a casa" detto questo, mi allontanai da lui.
Andai da Jack e mia sorella, che si era leggermente ripresa.
"Sam, vai a casa. Domani arriva Lory e... Dobbiamo" presi un respiro profondo "...preparare il funerale..."
Lei annuì e mi abbracciò.
"Perché... È... Dovuto succedere... A loro?" Domandò a fatica, mentre io ricambiavo l'abbraccio.
"Non lo so, sorellina. Non lo so" risposi.
Le lasciai un bacio sulla guancia, e ci staccammo dal nostro abbraccio.
"Tienila d'occhio" dissi a Jack.
"Di sicuro non la lascio" disse sorridendo tristemente.
Andarono verso la macchina, e in poco tempo non li vidi più.
"Mia?" Mi voltai verso la voce "andiamo?" Domandò Jason.
Annuii.
Mi voltai verso quella figura scura che fumava, Simone.
"Voi andate alla macchina, vi raggiungo subito" dissi senza guardarli, e mi avviai verso Simone.
Arrivata di fronte a lui, mentre mi guardava con aria interrogativa, gli presi la sigaretta dalla bocca, gliela buttai a terra e gliela pestai. Iniziai ad avviarmi verso la macchina, dove mi aspettavano Jason e Luca.
Mi voltai indietro per vedere se continuava a stare la o meno, e invece continuava a stare la.
"Allora? Non te ne torni a casa?" Domandai.
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SPAZIO AUTRICE
Hey, scusate per il capitolo corto.
Provo a non farlo più accadere negli ultimi capitoli.
Siamo quasi alla fine, non so quanti capitoli mancano, ma non molti.
Baci baci
~Ale