10. Mostri

9K 490 19
                                    

P.O.V. Spencer

Capivo perfettamente perché Mark avesse deciso di abbandonarci per un po'. La riabilitazione di Niall stava diventando monotona e noiosa sia per noi che per lui.

Però adesso anche il personal trainer aveva fatto sì che potessimo bearci di nuovo della sua presenza.
Dopotutto Niall aveva iniziato a camminare da solo, usava la cyclette e aveva iniziato anche con qualche attrezzo, come la pressa orizzontale. Con un peso minimo ovviamente, ma era già qualcosa. E anche Mark poteva quindi partecipare al nostro lavoro.

Sinceramente era strano per me vedere Niall senza stampelle. In quasi due mesi che lo conoscevo le aveva sempre avute e mi veniva difficile immaginare quale fosse la sua reale camminata, dato che ancora zoppicava e si muoveva in modo un po' traballante.

E lui odiava quel particolare, tanto da cercare sempre di camminare correttamente soffrendo più del dovuto.

"È un attrezzo piuttosto strano, ma davvero efficace. Appena uscito sul mercato". Continuavo ad ascoltare la voce di Mark che mi stava spiegando come funzionasse quella nuova apparecchiatura che avevano ideato alcuni americani.

"E dici che è affidabile?" chiesi, mentre gettavo un occhio su Niall.

Gli avevo fatto vedere l'esercizio che doveva fare sulle meduse e nonostante avesse sul viso una smorfia di dolore lo stava facendo abbastanza bene, senza lamentarsi di nulla.

"Raddrizza il ginocchio destro Niall. So che stai cercando di compensare con quello, ma domani ti farà male, se non lo aggiusti" gli dissi, cercando di eliminare l'unica pecca.

"Verso l'esterno?" mi chiese sollevando lo sguardo su di me.

"Sì" annuii e lui cercò di eseguire.

"Va bene così?" mi chiese con gli occhi quasi spaventati.

"Sì, mostro. Perfetto" dissi sorridendogli e cercando di rassicurarlo.

Anche oggi Niall aveva uno strano atteggiamento. Sembrava quasi abbattuto e non capivo il perché.
Iniziai a chiedermi se il problema fossi io.

Tornai a guardare Mark, che riprese a parlare: "Io penso di sì, sinceramente. Sembra fatto molto bene, quindi perché non dovrebbe essere affid...".

La sua voce si interruppe un istante dopo che io avevo visto quel movimento di Niall con la coda dell'occhio. Si era sbilanciato troppo sulle meduse e stava cadendo in avanti. La paura che potesse farsi male mi fece agire subito. Ero decisamente vicina a lui da poterlo fare, quindi allungai il braccio e lo passai intorno alla sua vita, facendo leva e tirandolo indietro, prima che cadesse.

Toc. Mossa sbagliata, Spencer.

"Oddio" aveva detto Niall semplicemente, dopo essersela vista brutta.

Gemetti di dolore senza che potessi farne a meno, attirando l'attenzione dei due uomini.

"Spencer, stai bene?" mi chiese Mark, mentre Niall si allontanava da me e mi guardava con occhi spalancati.

Dio, che male. Non avevo neanche pensato, ingenuamente, a quale braccio usare prima di fare una cosa del genere.

Il mio respiro era già accelerato, quando risposi: "No. Mark devi aiutarmi".

Mark si avvicinò immediatamente a me, mentre io stringevo i denti e dicevo. "Devi sbloccarla".

"Si è bloccata?" mi chiese, guardandomi preoccupato.

Io annuii soltanto.

"Ma non te l'ho mai sbloccata io" disse, mentre la paura gli attraversava lo sguardo.

Avrò Cura Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora