"Ho davvero bisogno di te"

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Le chiamate perse furono un colpo basso per me, e per un attimo pensaii che Dylan avesse scoperto tutto. Ma chi gliel'avrebbe potuto dire? E se Caroline gli avesse confessato ciò che prova per lui? Non potevo permettere di continuare ad assillarmi con questi dubbi e con questi problemi, perciò richiamai il mio migliore amico.

<<Lucy...>> rispose sussurrando, e capii subito quello che era successo e perché mi aveva chiamata così tante volte.

Capitava raramente di vedere Dylan piangere, solo perché ogni volta che lo faceva c'ero io accanto a lui che cercavo di consolarlo. Fin da piccoli, ogni volta che qualcosa andava storto, io c'ero per lui. Ero pronta a fare qualsiasi cosa pur di vedere quelle lacrime lontane dal suo volto, perché lui non meritava in alcun modo di soffrire per nessuna ragione.

Ecco, in quel momento, mi sentii una tale schifezza...

Non potevo crederci! Per colpa mia, il mio migliore amico stava piangendo. Stava male. Solo per la mia stupida gelosia. E cosa avrei potuto fare per rimediare? Cosa avrei potuto anche solo dirgli per fargli passare la tristezza? Solo la verità.

<<Dylan, cos'hai?>>feci finta di nulla.

<<Non è che...potresti passare da me? So che è tardi, ma ho davvero bisogno di te>>

La mia risposta era più che ovvia. Erano le nove e mezza, fuori era buio e la città era poco sicura, ma avrei fatto qualunque cosa per andare da Dylan. Avrei fatto qualunque cosa per consolarlo e soprattutto per dirgli la verità. Ero davvero convinta di riuscire a trovare il modo per dirgli che in realtà ciò che prova Caroline per lui è qualcosa di più profondo di una semplice amicizia e non mi sarei tirata indietro, anche sapendo che dicendogli la verità la situazione sarebbe tornata esattamente come prima e lui non avrebbe sicuramente perso tempo. Gia, perché era proprio questione di tempo prima che Dylan e Caroline cominciassero la loro storia d'amore.

<<Arrivo>>dissi prima di chiudere la chiamata.

Costrinsi il mio carissimo fratellino Ricky a darsi una mossa ad entrare in casa e mandai a quel paese la responsabilità che avevo su di lui. Dicevo sul serio quando dicevo che sarei stata disposta a fare qualsiasi cosa per Dylan, anche abbandonare mio fratello da solo a casa con la paura costante che potesse uscire per andare dai suoi cari amici.

La sola idea di mia madre che mi rimproverava mi faceva venire i brividi, ma la realtà è che non mi importava.

Scappai via dopo aver scongiurato mio fratello di starsene in casa e di non mettermi nei guai, e corsi per arrivare  a casa di Dylan il prima possibile. Ciò che gli avevo detto doveva avergli fatto tanto male.

Capivo benissimo come poteva sentirsi il mio migliore amico dopo aver saputo che la ragazzina che ammirava così tanto dalle elementari non provava nulla per lui. Si sentiva esattamente come me ogni volta che dalla sua bocca uscivano le parole 'Sei la mia migliore amica'.

Bussai quando arrivai davanti a casa sua e quando Dylan mi aprì la porta, notai subito i suoi occhi scuri e il suo volto pieno di lacrime. I suoi capelli erano scomposti e il suo petto continuava a muoversi rapidamente, come se stesse cercando di mascherare tutte le emozioni che sentiva dentro di sè.

Lo abbracciai senza dire una parola. Ero sicura che avrebbe aiutato molto più di una qualsiasi frase pronunciata da me.

Le sue braccia avvicinarono il mio corpo al suo e in quel momento mi sentii protetta e al sicuro. Era una sensazione che avevo provato solo con lui.

I STILL LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora