I STILL LOVE YOU

Bastava veramente l'amore per mettere in secondo piano anni di amicizia?

"ANCORA CINQUE MINUTI DI CORSA. " gridò Clarisse per farsi sentire da tutto il gruppo di cheereladers. Non era di certo uno dei miei modi preferiti per concludere una giornata, anzi. Odiavo dover passare i pomeriggi a scuola solo per fare esercizio fisico e per sentire la voce acuta di Clarisse. L'unica cosa che mi spingeva ad andare avanti, era il fatto che non mancasse poi così tanto a fine scuola e che presto tutto sarebbe finito.

"... quindi dobbiamo anche assolutamente trovarci due ore prima della festa per prepararci per bene! Si tratta pur sempre dell'ultima festa in casa di Clarisse, quindi ci saranno anche più persone del solito. Dobbiamo essere perfette. Tu per Daniel, io per qualche ragazzo dell'ultimo anno, devo far colpo su qualcuno per far ingelosire Tyler. " Beth stava già organizzando tutto nei minimi dettagli. Certo, non era una novità, ma quella volta riusciva a mettere più ansia del solito.

Avrei dovuto passare la serata con Daniel, e non mi dispiaceva per nulla. Il giorno prima avevamo passato un pomeriggio davvero tranquillo insieme. Dopo la nostra passeggiata insieme, Daniel aveva deciso di portarmi a casa sua per mangiare insieme una pizza. Non avevo per niente il coraggio di andare subito a casa di mia madre, sapevo bene che probabilmente avrebbe fatto domande su dove fossi stata per tutta la giornata. Ricky si era inventato la scusa che sarebbe rimasto a dormire a casa di un amico quella sera, quando invece era papà. Daniel, mi aveva riaccompagnata a casa solo alle due del mattino, quando mia mamma stava ormai dormendo.

La mattina per andare a scuola avevo usato la stessa identica tattica : mi ero svegliata presto per uscire di casa senza doverle parlare. Mi aveva lasciato un paio di messaggi e qualche chiamata, ma non avevo il coraggio di risponderle. Sapevo che prima o poi l'avrei dovuta affrontare, ma non doveva essere quel giorno.

"O pensi solo a conoscere qualcuno che possa trattarmi meglio di quanto possa mai fare Tyler..." consigliai alla mia migliore amica. Tyler l'aveva più e più volte ferita. Perché mai doveva addirittura cercare di farlo ingelosire quando poteva benissimo concentrarsi su altri ragazzi?

Beth spostò lo sguardo sui ragazzi che stavano concludendo il loro allenamento in mezzo al campo esterno, e proprio in quel momento notai Tyler togliersi la maglietta e fare un'occhiolino nella nostra direzione, o meglio, alla mia migliore amica... Ed ecco come lei ricadeva sempre nella trappola di quel ragazzo.

"Lo odio, è stronzo, mi tratta male. Ma non ce la faccio a toglierlo dalla testa, soprattutto quando si comporta in quel modo..." spiegò Beth con il viso rosso per l'imbarazzo. "... cambiamo argomento, ti va?"

Avrei cambiato volentieri argomento, se solo il mio sguardo non si fosse posato su Daniel... Stavo cominciando a guardarlo con occhi diversi. Era come se, dopo la passeggiata in riva al mare del giorno precedente, i miei sentimenti fossero cambiati per lui. Si stavano intensificando, così tanto che qualche volta riuscivano anche ad oscurare quelli che provavo per Dylan.

Il mio migliore amico non sapeva nulla. Avevo provato a chiamarlo e mi aveva risposto solo dopo la terza chiamata, cominciando a raccontarmi del suo pomeriggio perfetto con Caroline : i suoi sguardi, la sua dolce voce e tante altre cose che al solo ricordo mi fece salire il nervoso.  Quando avevo provato ad aprire bocca per parlare, ha chiuso la chiamata dicendomi che doveva salutarmi perché Caroline lo stava chiamando in quel momento. Bastava veramente l'amore per mettere in secondo piano anni di amicizia?

"PER OGGI BASTA. POTETE ANDARE" disse finalmente Clarisse.

Il mio sguardo era ancora puntato su Daniel, e lui se ne accorse... Lo capii dal modo in cui sorrise e si passò la mano tra i capelli ricci. Cominciò a dirigersi nella mia direzione, mentre io prendevo respiri profondi per recuperare fiato dopo la corsa. Si dirigeva verso di me con quegli occhi verdi che squadravano ogni singola parte del mio corpo, e sentivo il mio cuore andare a mille, ma inizialmente pensai che fosse semplicemente colpa dello sforzo fatto qualche minuto prima.