Non l'aveva nemmeno salutata...

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Come avevo già previsto, Dylan aveva scelto un film davvero interessante... Il problema? Non riuscivo per niente a seguirlo. Avevo troppi pensieri per la testa. Pensieri che non riuscivo a controllare in alcun modo. Da una parte c'era l'incontro con mio padre e i ricordi che tornavano a farsi spazio nella mia testa quasi come se li stessi rivivendo. Dall'altra parte c'era Dylan che per tutta la serata non aveva fatto altro che ignorare Caroline per poter passare un po' di tempo con me. Non l'aveva nemmeno salutata. Aveva preferito stringermi la mano e rubare il posto di Daniel accanto a me per vedere il film. Si leggeva chiaramente nei suoi occhi che era turbato quanto me, ma perché?

Perché non si rendeva conto del fatto che il suo comportamento nei miei confronti non faceva altro che mandarmi in confusione? Perché non riusciva a capire che quella che lui considerava una semplice stretta di mano, per me aveva un significato più profondo?

In sala tornarono le luci e sul grande schermo comparve la scritta 'Pausa. Il film ricomincerà tra cinque minuti'. Sentii la necessità di alzarmi e di andarmene via da quel posto perché cominciavo a sentirmi mancare l'aria.

"Dove vai?"domandò Dylan stringendomi la mano per evitare di allontanarmi da lui.

"Vado in bagno... Torno subito"forzai un sorriso per fargli capire che va tutto bene.

Riuscii ad uscire dalla gigantesca sala del cinema dopo essermi fatta un po' di coda e presi un respiro profondo per cercare di fermare le lacrime che minacciavano di rigare il mio volto.

Quasi gridai quando sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla.

"Ehi, Dylan mi ha detto che stavi andando in bagno..." sorrise Caroline.

Se c'era una persona che non volevo assolutamente vedere in quel momento, era proprio lei. Non mi aveva fatto niente, certo, ma non la volevo attorno.

"...mi ha chiesto di starti accanto... ha detto che non stai molto bene"confessò sfoggiando un sorriso compassionevole.

Non stavo bene, per niente. E non sarebbe di certo stata Caroline a farmi stare meglio in quella giornataccia. 'Che diavolo ha in testa Dylan?' pensai tra me e me mentre andavo dritta verso il bagno, con Caroline che ovviamente mi seguiva quasi come se fosse una specie di bodyguard. Mi avvicinai al lavandino e mi bagnai il volto con l'acqua fresca.

"Hai bisogno di qualche medicina? Ho qualcosa che potrebbe aiutarti per il mal di testa..." disse Caroline cominciando a cercare chissà cosa dentro la sua gigantesca borsa nera.

"No, non ne ho bisogno. Avevo solo bisogno di prendere una boccata d'aria"risposi appoggiandomi al muro freddo del bagno e chiudendo gli occhi per qualche secondo.

Stare in silenzio era tutto ciò che volevo e avrei dato qualsiasi cosa pur di essere in qualsiasi altro posto della terra. Volevo mettermi sotto le coperte e chiudere gli occhi con la speranza di non risvegliarmi mai più e di poter passare il resto della mia vita in quei sogni in cui tutto sembra andare sempre per il verso giusto.

"Posso farti una domanda?"chiese Caroline appoggiandosi sul muro accanto a me.

"Certo"

"Pensi davvero che io possa avere qualche possibilità con Dylan?" non era la prima volta che sentivo quella domanda e non era la prima volta che non sapevo cosa risponderle.

"Sai... Sono confusa. Alcune volte mi sembra di essere corrisposta. Mi chiama, mi fa complimenti, mi chiede di uscire, mi fissa quando siamo a scuola... Altre volte invece penso che non sia assolutamente così."confessò.

Sembrava assurdo, eppure riuscivo a capire perfettamente quello che stava passando. Odiavo ammetterlo, ma io e Caroline eravamo molto simili. La differenza era che Dylan provava qualcosa per lei, qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia. Avrei voluto dirglielo, ma ero troppo egoista per farlo.

I STILL LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora