La forchetta strisciò facendo un rumore davvero fastidioso sul piatto quando il mio professore di matematica afferrò con attenzione uno dei bocconcini di pollo che mia madre aveva accuratamente preparato per quella specialissima cena. L'obiettivo che mamma voleva raggiungere era quello di presentarci il suo nuovo compagno, anche se nuovo non era esattamente la parola più giusta da usare dato che si frequentavano da davvero tantissimo tempo! La loro risaliva a poco tempo dopo che mio padre aveva deciso di abbandonarci senza alcun motivo. Ma questo suo intento fallì miseramente.
Nessuno riusciva a spiccicare parola. Ogni tanto Ricky tossiva per far cessare per qualche istante il silenzio fastidioso, ma invano. Io non avevo voglia di aprire bocca, era davvero troppo strano e imbarazzante parlare con il mio professore come se fosse una persona normale e come se in tutti questi anni di liceo non mi avesse torturata con le sue prediche. A Ricky invece, semplicemente non importava. Gli bastava solo sapere che era un uomo con la testa sulle spalle e che era in grado di badare a nostra madre, nonostante lei se la sapesse già cavare benissimo.
"Allora? Che ne dite? Passiamo al dolce?"domandò mia madre, interrompendo il silenzio imbarazzante.
"Certo" rispose il mio professore con entusiasmo. Troppo entusiasmo per i miei gusti.
Quando il campanello alla porta suonò, schizzai subito in piedi attirando l'attenzione di tutti. Sì, anche io ci avevo messo troppo entusiasmo, ma non mi importava. Sapevo bene che la persona dietro a quella porta sarebbe stata la mia salvezza, mi avrebbe trattenuta per una buona parte della serata in camera mia. Certo, mi avrebbe fatto compagnia anche la matematica, ma non mi importava. Finché non c'era il mio professore nei paraggi, mi poteva andare bene qualsiasi cosa, anche passare la serata a risolvere strane equazioni.
"Dovrebbe essere Dylan per fare matematica insieme! Mi dispiace, mi toccherà saltare il dolce"mentii. Non mi dispiaceva per niente, anzi, mi rendeva la ragazza più felice della terra.
"Oh, non ti preoccupare tesoro. Porterò una fetta di torta sia a te sia a Dylan tra poco, così partirete carichi con lo studio"sorrise mia madre e giuro che l'avrei anche abbracciata in quel momento, solo che sarebbe sembrato troppo strano.
Uscii dalla cucina e feci i salti di gioia mentalmente. Mi ero liberata di quella noiosissima cena e mi aspettava una bella serata con Dylan.
Mi ero promessa di fare qualcosa riguardo ai miei sentimenti nei suoi confronti, e infatti le cose da quella sera sarebbero dovute cambiare . Da quella sera, Dylan per me sarebbe stato un amico, un amico che quella sera mi avrebbe dato una mano in matematica. Sì, ero davvero decisa. Non mi era mai successo prima di quel momento. Avevo una forza interiore che stavo spaventando me stessa.
Aprii la porta di casa e me lo ritrovai davanti con quel suo solito bellissimo sorriso. Spostai lo sguardo da un'altra parte, e finii sui suoi occhi scuri. 'Lucy, smettila. Prendi un respiro profondo e pensa che il ragazzo che hai davanti è tipo Tyler o qualcuno dei tuoi amici di scuola'i incoraggiai, e ce la feci.
D'un tratto, riuscii a reprimere qualsiasi sentimento che non fosse legato all'amicizia. Davanti a me, c'era solo Dylan, l'amico.
"Sono in ritardo?"domandò.
"No, sei arrivato al momento giusto. Mi hai salvata da una cena noiosa"risposi facendogli segno di entrare.
"Ah sì, giusto. La famosa cena..." ridacchiò avvicinandosi alla cucina per passare a salutare.
Passo dopo passo continuai a ripetere a me stessa 'amico. Amicizia, che non devi rovinare Lucy.'. Dovevo ricordarmi che lui era un ragazzo come tutti gli altri, che non aveva alcun legame speciale con me e che soprattutto, non l'avrebbe mai avuto. A lui piaceva Caroline, io volevo dare un'altra possibilità a Daniel. Secondo i miei piani e secondo la mia immaginazione, tutto sarebbe andato avanti bene.
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I STILL LOVE YOU
Fanfiction"Vi è mai capitato di innamorarvi così tanto di una persona in modo da poter sentire i brividi ad ogni suo singolo tocco,da passare le notti a pensare a come potrebbero andare le cose se solo sapesse la verità,a non veder l'ora di incrociare il suo...